«Tu sei all’inizio del mio cammino filosofico-teologico»

del cardinale Joseph Ratzinger

Il professor Läpple mostra la traduzione della Quaestio disputata di san Tommaso sulla carità, realizzata da Joseph Ratzinger nel 1946

23 giugno 1995
Città del Vaticano

Caro Alfred,
tu mi hai aperto lo sguardo sulla filosofia, più di quanto sia riuscito ai nostri maestri accademici. Grazie a te ho imparato a conoscere le grandi figure del pensiero occidentale nella loro perenne attualità e così ho potuto iniziare a pensare insieme a loro. Dandomi poi l’incarico di tradurre la Quaestio disputata di san Tommaso d’Aquino sull’amore, mi hai anche introdotto al mondo delle fonti, mi hai insegnato a produrre di prima mano e ad andare a scuola direttamente dai maestri. Così tu stai all’inizio del mio cammino filosofico-teologico. E quello che mi hai dato è una parte essenziale di questo cammino. Grazie alla tua inesauribile forza di lavoro e alla tua creatività hai prodotto una fioritura di pubblicazioni di cui non si può più tenere il conto, con le quali tu hai potuto aiutare molte persone a orientarsi nello smarrimento dei tempi. Non hai mai rinunciato all’apertura e alla vastità del pensiero che nel ’46 ci impressionò così tanto. Allo stesso tempo con tutta la tua opera hai mostrato che apertura e fede, libertà del pensiero e fedeltà alla Chiesa non sono in contrasto, come oggi si crede da molte parti; quando invece appare sempre più evidente che proprio lo smarrimento del rapporto vivo con la Chiesa fa diventare sterile anche il pensiero. Per tutto questo oggi voglio ringraziarti di cuore, e non è una frase fatta se aggiungo a questo ringraziamento l’augurio che tu possa arricchirci ancora a lungo con i doni del tuo spirito. Così ti saluto in unione di cuore e con gratitudine. Con la mia più sentita benedizione,