Profilo di Jim Towey
Jim, l’avvocato di Madre Teresa
di Giovanni Cubeddu

Jim Towey davanti alla Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma
Alle due lauree conquistate all’Università Statale della Florida da onesto studente, Towey ne ha aggiunte altre, honoris causa, a titolo di riconoscenza per il lavoro svolto in difesa delle persone socialmente più deboli. Nel suo profilo pubblicato sul sito della Casa Bianca c’è in evidenza che il fatto più importante della vita di Towey è stata l’amicizia con Madre Teresa di Calcutta, incontrata nel 1985 e aiutata per dodici anni come consigliere legale. Towey l’ha seguita spesso nei suoi viaggi, e ha anche vissuto per un anno in una missione di Madre Teresa in Messico e un altro anno intero lo ha dedicato alla Casa delle Missionarie della carità di Washington, dove si rifugiano i senza casa e i moribondi per Aids. Ai cinque figli e alla moglie Mary non può che far sorridere il fatto che sulla sua biografia ufficiale c’è scritto che il fine dichiarato della sua carriera è “guadagnare il Paradiso”, perché loro lo sanno già. «Ho stima del mio amico Jim Towey» ha detto Bush ai delegati nell’Hilton Washington, «e ogni volta che parlo di lui dico sempre la stessa vecchia storia, ma la potrei ripetere ancora una volta. E dunque… Lui è stato consigliere legale di Madre Teresa, e io mi meraviglio sempre di una società nella quale anche Madre Teresa aveva bisogno dell’avvocato… ma ne ha preso uno bravo, Towey». Ed è così. Quando Towey parla dei poveri e di Madre Teresa, in sala si fa silenzio.
Alla platea tutta americana che il 9 marzo affollava il secondo raduno nazionale dell’Fbci, Towey ha raccontato qualcosa su ciò che solo Dio può fare e sull’errata pretesa di credere che l’impegno possa dare la salvezza. «Sul finire della sua giornata terrena chiesero a Madre Teresa se dopo cinquant’anni trascorsi ad aiutare i più poveri tra i poveri non fosse triste, perché per ogni povero che lei aveva raccolto altri dieci erano morti da soli in strada, e questo ogni anno e poi l’anno dopo e quello seguente ancora... “Non sei scoraggiata, Madre?” l’interrogarono. “No” rispose, “perché Dio non mi ha chiesto di avere successo. Mi ha chiesto di avere fede”».