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COPERTINA
tratto dal n. 05 - 2002

Il rettor maggiore dei Salesiani sull’amico cardinale Rodríguez

Attento alla Chiesa e ai poveri


Il rettor maggiore dei Salesiani sull’amico cardinale Rodríguez


di Gianni Cardinale


Il cardinale Rodríguez riceve il diploma 
di dottorato honoris causa dalle mani 
dal rettor maggiore dei Salesiani Chávez Villanueva, il 16 maggio del 2002

Il cardinale Rodríguez riceve il diploma di dottorato honoris causa dalle mani dal rettor maggiore dei Salesiani Chávez Villanueva, il 16 maggio del 2002

Il dottorato honoris causa concesso dall’Università Pontificia Salesiana al “confratello” cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, non è stato un gesto scontato. Non gli è stato concesso in virtù della porpora che indossa (altri cardinali salesiani non hanno ricevuto infatti questo onore…). E questo lo si è capito anche ascoltando gli interventi che hanno caratterizzato l’atto accademico del 16 maggio.
Nel corso della cerimonia, il rettore dell’Ups don Michele Pellerey ha illustrato la biografia del porporato latinoamericano, mentre il decano professor Eugenio Fizzotti ha esposto il voto della facoltà per la concessione del dottorato in Scienze dell’educazione. A tenere la laudatio, l’Ateneo salesiano ha chiamato il professor Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio.
Particolarmente sentito è stato il saluto che il rettor maggiore dei Salesiani, il messicano don Pascual Chávez Villanueva, ha rivolto al “neodottore”. «Sono lieto» ha esordito il religioso «che la mia presentazione all’Ups, in qualità di gran cancelliere dell’Università, coincida con il conferimento del dottorato honoris causa al cardinale Oscar Andrés Rodríguez Maradiaga, al quale mi unisce una grande amicizia, stima e ammirazione. Ascoltando il suo curriculum vitae e la laudatio che caldeggiano il conferimento di tale dottorato, è possibile evidenziare adeguatamente le sue prestazioni pastorali e sociali e il suo contributo nel campo dell’educazione e della promozione umana per il recupero della dignità della persona, specialmente la più povera e esclusa, e per la crescita della coscienza sociale nei Paesi dell’America Latina».
«Il cardinale Oscar Rodríguez» sono sempre le parole del rettor maggiore «ha spiccato sempre per la sua vasta cultura, per la sua notevole qualità umana, per la sua sensibilità sociale, per la sua identità salesiana, per il suo amore verso la Chiesa e i poveri, che lo hanno reso un buon pastore. La sua persona infatti richiama alla mente la figura eccezionale del cardinale Klemens August von Galen, “il Leone di Münster”, il cui motto pastorale era “Nec laudibus nec timore”. In circostanze e condizioni molto diverse, il cardinale Oscar non ha cercato lodi e non ha avuto paura».
«A nome della Congregazione salesiana» ha poi concluso don Chávez «e anche a nome particolarmente di tutta l’America Latina, sento il dovere di riconoscere, nel cardinale Oscar, il lavoro che la Chiesa e la Congregazione salesiana portano avanti per il bene dei ragazzi e dei giovani, oltre che delle popolazioni povere in America Latina, attraverso l’educazione, l’evangelizzazione e la promozione umana».


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