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Osservazioni in merito
alla pubblicazione del volumetto Dottrina Cristiana 1
CATECHISMO
tratto dal n. 12 - 2000
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Il parere dell’Ufficio catechistico nazionale
Osservazioni in merito alla pubblicazione del volumetto Dottrina Cristiana 1
1. Il volumetto si presenta con il
sottotitolo: Per la prima classe.
Questo catechismo è nato ed esprime la prassi catechistica della preparazione alla prima comunione con un formulario rigido senza una visione progettuale educativa di tutta l’età della fanciullezza cristiana, per entrare nella vita cristiana.
Nella vita ecclesiale odierna si cerca invece di “descolarizzare” la catechesi, si tende ad abilitare le comunità e gli educatori ad una programmazione differenziata, si indica un percorso o itinerario in più tappe, ove i sacramenti siano un momento costitutivo, ma non isolato.
2. Lo sviluppo dei contenuti della dottrina cristiana nel volumetto riflette un’impostazione manualistico-teologica, che non evidenzia la visione cristocentrica e l’esigenza di una gerarchia delle verità, come richiesto dalla Catechesi tradendae per la catechesi dopo il Concilio Vaticano II.
3. Nel volumetto le formulazioni mnemoniche sono riprese dal Catechismo di Pio X. Ora invece i Catechismi della Cei propongono formule rinnovate, in genere più attente al linguaggio biblico e a quello personalistico.
4. Infine sembra importante ricordare che il rinnovamento catechistico nel nostro Paese scaturisce da una precisa indicazione data dalla Santa Sede ai vescovi italiani: preparare un nuovo catechismo più corrispondente alle rinnovate esigenze pedagogiche per iniziare alla vita cristiana (si vedano le lettere della Congregazione del clero ai vescovi italiani nel 1967-1968).
Roma, 14 dicembre 2000
Questo catechismo è nato ed esprime la prassi catechistica della preparazione alla prima comunione con un formulario rigido senza una visione progettuale educativa di tutta l’età della fanciullezza cristiana, per entrare nella vita cristiana.
Nella vita ecclesiale odierna si cerca invece di “descolarizzare” la catechesi, si tende ad abilitare le comunità e gli educatori ad una programmazione differenziata, si indica un percorso o itinerario in più tappe, ove i sacramenti siano un momento costitutivo, ma non isolato.
2. Lo sviluppo dei contenuti della dottrina cristiana nel volumetto riflette un’impostazione manualistico-teologica, che non evidenzia la visione cristocentrica e l’esigenza di una gerarchia delle verità, come richiesto dalla Catechesi tradendae per la catechesi dopo il Concilio Vaticano II.
3. Nel volumetto le formulazioni mnemoniche sono riprese dal Catechismo di Pio X. Ora invece i Catechismi della Cei propongono formule rinnovate, in genere più attente al linguaggio biblico e a quello personalistico.
4. Infine sembra importante ricordare che il rinnovamento catechistico nel nostro Paese scaturisce da una precisa indicazione data dalla Santa Sede ai vescovi italiani: preparare un nuovo catechismo più corrispondente alle rinnovate esigenze pedagogiche per iniziare alla vita cristiana (si vedano le lettere della Congregazione del clero ai vescovi italiani nel 1967-1968).
Roma, 14 dicembre 2000
