Onde Cristo è romano
È in uscita un libro di 30Giorni sui luoghi della memoria cristiana a Roma. Pubblichiamo la presentazione del libro a firma del direttore della nostra rivista
La presentazione del libro O Roma felix di Giulio Andreotti
Nell’antivigilia e, con maggiore
intensità, alla vigilia del Grande Giubileo del 2000 sono apparse
molte pubblicazioni per ricostruire le analoghe scadenze del passato, a far
tempo dalla provvida iniziativa papale del secolo XIV che fissava
opportunità straordinarie di penitenza e di perdono. Ci inseriamo in
questa pubblicistica con l’intento preciso di aiutare i pellegrini a
non lasciarsi distrarre dalle folle che gremiranno Roma, da pur meritevoli
guide artistiche, da suggestive celebrazioni liturgiche che non debbono
però essere vissute solo esteticamente.
Di qui il tentativo di tracciare un percorso urbano che unisca alla preghiera – anzi che metta a base della preghiera – la rivisitazione, come oggi usa dirsi, dei luoghi impreziositi dalle testimonianze iniziali del cristianesimo.
La sontuosità delle basiliche non deve far passare con disattenzione nelle catacombe e in altri luoghi che sono reliquie originarie e memorie fondamentali della Chiesa.
Si è voluto anche mettere l’accento su angoli poco conosciuti della Roma storica e su pagine pur note,
ma richiedenti maggior approfondimento, della antica tradizione.
Obiettivo centrale è quello di aiutare i “romei” a trarre dalla visita ad Petri sedem non solo sollievo della propria anima ma conoscenza o ricognizione della vera storia per cui è letteralmente esatta l’immagine dantesca della «Roma onde Cristo è romano».
Di qui il tentativo di tracciare un percorso urbano che unisca alla preghiera – anzi che metta a base della preghiera – la rivisitazione, come oggi usa dirsi, dei luoghi impreziositi dalle testimonianze iniziali del cristianesimo.
La sontuosità delle basiliche non deve far passare con disattenzione nelle catacombe e in altri luoghi che sono reliquie originarie e memorie fondamentali della Chiesa.
Si è voluto anche mettere l’accento su angoli poco conosciuti della Roma storica e su pagine pur note,
ma richiedenti maggior approfondimento, della antica tradizione.
Obiettivo centrale è quello di aiutare i “romei” a trarre dalla visita ad Petri sedem non solo sollievo della propria anima ma conoscenza o ricognizione della vera storia per cui è letteralmente esatta l’immagine dantesca della «Roma onde Cristo è romano».