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STATI UNITI
tratto dal n. 02 - 1999

Il messaggio sullo stato dell’Unione


Un’analisi del discorso sulla situazione del Paese che il presidente americano ha pronunciato davanti al Congresso il 1 febbraio. Per capire dove va la prima potenza mondiale e che piani ha per la sua politica estera


di Maria Elena Andreotti


All’inizio di ogni sessione del Congresso degli Stati Uniti (quella corrente è la centosei), il presidente degli Stati Uniti pronuncia davanti ai membri del Congresso (Senato e Camera dei rappresentanti), riuniti in seduta congiunta, un discorso (State of the Union Address), nel quale propone un programma legislativo e al quale fa seguito quasi immediato la proposta di legge di bilancio consuntivo e preventivo1.
Nel messaggio del 1999, dedicato, come di abitudine, in larghissima parte agli affari interni, Clinton ha rivendicato il successo della politica fiscale ed economica della sua amministrazione e l’assoluto primato degli Stati Uniti a livello mondiale, sia dal punto di vista economico sia da quello politico.
Nel più lungo periodo di crescita economica goduto dal Paese in tempo di pace2 sono stati creati 18 milioni di nuovi posti di lavoro, gli stipendi sono aumentati più del doppio del tasso di inflazione, si sono raggiunti la più alta percentuale di tutti i tempi di abitazioni di proprietà, la più bassa in trent’anni di aventi diritto all’assistenza sociale come pure il minore tasso di disoccupazione dal 1957. Infine, per la prima volta in trenta anni, il bilancio ha raggiunto il pareggio: da un deficit di 290 miliardi di dollari nel 1992 si è passati a un attivo di 70 miliardi nel 1998 e si prevedono attivi per i prossimi 25 anni.
Su queste basi, Clinton propone una “agenda per il XXI secolo”, che offre soluzioni a lungo termine per i maggiori problemi sociali del presente e degli anni a venire, attraverso l’investimento degli attivi di bilancio e una politica di sgravi fiscali:
Fronteggiare l’invecchiamento della popolazione (il numero degli anziani raddoppierà per il 2030) usando l’attivo di bilancio per garantire settantacinque anni di solvibilità al Social Security Trust Fund3 e vent’anni al Medicare4 e per creare “conti di risparmio universali” per le pensioni integrative5, offrendo, inoltre, sgravi fiscali alle famiglie che assistono direttamente i propri anziani.
Migliorare e modernizzare la scuola, alzando il livello dell’insegnamento e rendendo le autorità pubbliche responsabili dei risultati6. Clinton propone di porre termine alla politica delle “promozioni sociali”7, di favorire l’adozione di appropriate legislazioni (statali e locali) sulla disciplina scolastica, di fornire ai genitori un’ampia possibilità di scelta di scuole e indirizzi educativi. A tale scopo, sono triplicati gli stanziamenti per i corsi di recupero, l’assunzione di professori qualificati, la ristrutturazione degli edifici scolastici e la modernizzazione (computerizzazione) delle attrezzature.
Rafforzare le famiglie e le comunità, alzando il salario minimo di un dollaro l’ora, assicurando la parità di retribuzione fra i sessi, fornendo agevolazioni fiscali e sussidi sia ai genitori lavoratori sia a quelli casalinghi, espandendo il diritto all’assenza dal lavoro, in caso di maternità o di assistenza a familiari malati, anche ai dipendenti di piccole aziende.
Estendere il benessere economico a tutte le zone degli Stati Uniti, attraverso sgravi fiscali e prestiti garantiti che incoraggino il settore privato a investire almeno 15 miliardi di dollari nelle zone sottosviluppate o degradate urbane e agricole.
Ampliare l’accesso alle cure mediche e migliorarne la qualità, attraverso l’approvazione di una legge sui diritti del paziente e il rafforzamento dei programmi federali di assistenza sanitaria.
Favorire la riqualificazione professionale, attraverso programmi di formazione individuale e di ri-alfabetizzazione, come pure progetti di pronto intervento per località danneggiate dalla chiusura di attività industriali8.
Combattere la criminalità e rendere le comunità più vivibili, aumentando di 30/50mila unità il numero dei poliziotti di quartiere e dotandoli dell’equipaggiamento e degli strumenti tecnici più avanzati9. Clinton propone, poi, misure legislative per un più accurato controllo sugli acquisti di armi, soprattutto da parte di minorenni, e per il rafforzamento delle misure contro la violenza nelle scuole. Prevede anche stanziamenti per il miglioramento dell’ambiente attraverso il mantenimento delle aree verdi, lo snellimento del traffico e il controllo dell’inquinamento idrico e atmosferico10.


A livello mondiale, gli Stati Uniti debbono mantenere il proprio status di superpotenza e rafforzare la propria forza militare.
Clinton afferma che occorre un cambio di tendenza perché, anche nel prossimo secolo, l’esercito americano possa continuare a garantire la libertà e il primato mondiale del Paese. Mentre le spese militari erano andate costantemente diminuendo a partire dal 1985, il bilancio attuale prevede per i prossimi sei anni un aumento reale dell’1%, destinato all’ammodernamento delle forze armate e al miglioramento delle condizioni economiche dei loro membri11.


Secondo Clinton, la situazione internazionale richiede che gli Stati Uniti agiscano “in modo deciso” sia in campo economico sia in campo politico12.
In quanto più forte economia mondiale e maggiore Paese esportatore, gli Stati Uniti hanno ogni interesse a risolvere la crisi internazionale e a ridisegnare l’architettura finanziaria globale, in modo da tenere sotto controllo le fluttuazioni di mercato che portano a improvvise crisi, come quella asiatica. L’America ha sostenuto il Fondo monetario internazionale negli interventi operati nell’attuale emergenza, ma a lungo termine occorre stabilire un sistema di maggiore trasparenza e di monitoraggio internazionale.
Ferma restando l’adesione del Paese al principio del libero mercato anche a livello internazionale, questo deve essere applicato in modo corretto nel rispetto della legislazione, internazionale ed interna. Le importazioni a bassissimo prezzo che invadono gli Stati Uniti, causando la crisi di un settore dell’industria americana, saranno fermate con ogni mezzo legale13. Da parte loro, le organizzazioni internazionali per il commercio debbono adottare procedure trasparenti e aperte al pubblico scrutinio; in sede di Organizzazione mondiale per il commercio, Clinton inviterà formalmente tutti i governi ad aprire un nuovo round di negoziati su questi problemi. Il presidente ha annunciato anche un’iniziativa mondiale, in collaborazione con l’Organizzazione internazionale del lavoro, per il miglioramento delle condizioni di lavoro e la proposta di un trattato per l’eliminazione del lavoro minorile.
Sul versante politico, deve essere motivo di orgoglio per tutta la nazione il fatto che gli Stati Uniti abbiano riaffermato la propria leadership mondiale, portando la pace nell’Irlanda del Nord e in Bosnia e obbligando, insieme con gli alleati della Nato, il governo serbo a porre fine alla brutale repressione nel Kosovo. Fra i successi ottenuti dall’amministrazione nel 1998, il presidente cita anche i negoziati fra israeliani e palestinesi e chiede al Congresso di stanziare rapidamente i fondi per la messa in atto dell’Accordo di Wye River. Quanto all’Iraq, Clinton sottolinea il pieno successo della recente campagna militare e ribadisce che gli Stati Uniti continueranno a tenere sotto controllo Saddam e a lavorare «perché quel Paese abbia un governo degno del suo popolo».
Clinton promette che il terrorismo sarà fermato ad ogni costo e saranno prese tutte le misure necessarie a sconfiggere ogni minaccia alla sicurezza nazionale (come è avvenuto con i bombardamenti in Sudan e Afghanistan contro la rete terroristica di Osama bin Laden), mentre sarà rafforzata la sicurezza delle sedi diplomatiche e consolari americane.
Bisogna, inoltre, colpire il terrorismo cibernetico e preparare la popolazione ad affrontare eventuali emergenze causate dalle armi biologiche e chimiche, lavorando, in particolare, su vaccini e cure.
Il Congresso è sollecitato a ratificare il Trattato per il bando totale dei test nucleari, in modo da non mettere a rischio i negoziati per lo Start III, il nuovo trattato che dovrebbe portare alla riduzione dell’80% delle testate.
Il presidente auspica infine che il Congresso approvi il pagamento dei debiti contratti con l’Onu, dato che questa organizzazione è necessaria per assolvere compiti di mantenimento della pace che gli Stati Uniti non potrebbero svolgere da soli.
Nelle varie regioni del mondo, bisogna: ampliare la Nato e ridefinirne la missione, salvaguardando le relazioni con Russia e Ucraina; mantenere salda l’alleanza con Giappone e Corea e coinvolgere la Cina; rafforzare la democrazia in Africa (istituendo Radio Democracy in Africa e approvando una legge per agevolare il commercio con quel continente) e rinsaldare i legami con America Latina e Caraibi, portando anche Cuba alla democrazia.


NOTE

1) Il bilancio per l’anno fiscale 2000, che inizia il 1 ottobre 1999, è stato inviato al Congresso lunedì 1 febbraio.
2) Gennaio 1999 era il novantaquattresimo mese consecutivo d’espansione.
3) È l’amministrazione federale che amministra i sussidi di disoccupazione e le pensioni d’anzianità e invalidità (istituita nell’agosto 1935) ed è finanziata dalla tassazione sia dei dipendenti sia dei datori di lavoro. Tutti i cittadini sopra i 65 anni ricevono una pensione sociale, anche se proseguono la loro attività lavorativa o hanno pensioni private. Il 62% dell’attivo di bilancio sarà trasferito al fondo nei prossimi 15 anni.
4) Medicare è il programma federale d’assicurazione sanitaria, che copre 39 milioni d’americani sopra i 65 anni o invalidi permanenti, e riceverà il 15% dell’attivo di bilancio.
5) Il 12% dell’attivo di bilancio sarà riservato per sgravi fiscali alle famiglie che apriranno questi conti.
6) Negli Stati Uniti il sistema educativo è responsabilità dei singoli Stati o delle amministrazioni locali, ma il governo federale può influenzarne politiche e rendimento attraverso la concessione o il rifiuto degli aiuti federali; il bilancio per l’anno 2000 prevede stanziamenti per circa 2.820 milioni di dollari e sgravi fiscali per la costruzione delle scuole.
7) Gli studenti, soprattutto provenienti da ceti disagiati o minoranze etniche, sono promossi automaticamente senza tenere conto dei risultati scolastici.
8) Per un totale di 965 milioni di dollari.
9) Per un totale di 1.300 milioni di dollari di aiuti federali alle amministrazioni locali, dalle quali dipendono le forze di polizia.
10) Quasi 40 miliardi di dollari per l’anno fiscale 2000.
11) Da 256 a 264 miliardi di dollari in questo anno, per raggiungere i 300 miliardi nel 2004. Nelle intenzioni del presidente agli aumenti di bilancio si dovrebbero aggiungere risparmi derivanti dalla chiusura di basi militari “tradizionali” (ma questi provvedimenti hanno incontrato una forte resistenza nel Senato). Un comunicato stampa del Pentagono del 20 gennaio ha riaffermato che una grande parte dei nuovi fondi dovrebbe andare allo sviluppo di programmi di tecnologia avanzata, come il Theater High Altitude Area Defense (Thaad) dell’esercito ed ilTheater Wide System della marina, progettati per l’uso e l’intercettazione di missili fuori dell’atmosfera (la cosiddetta star war), e che almeno uno dei due sistemi sarà operativo nel 2007.
12) Il bilancio prevede 21,3 miliardi di dollari per interventi in campo internazionale, a livello bilaterale e multilaterale.
13) L’industria dell’acciaio è in crisi per le importazioni dal Giappone, aumentate del 400% fra il 1997 e il 1998.


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