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ELEZIONI DEL 18 APRILE 1948
tratto dal n. 03 - 1998

E se avessimo perso?



di Carlo Bo


È abbastanza facile ricordare e dire il significato della vittoria del 18 aprile del 1948. È uno scenario abbastanza studiato, esaltato e condannato molte volte. Più difficile invece immaginare e calcolare quello che sarebbe stata la nostra vita in caso di sconfitta o di non-vittoria. La difficoltà dipende dai limiti delle nostre informazioni e dalla violenza delle passioni umane, di cui gli storici e i cronisti raramente tengono conto. Tutto sta nel trovare il centro di equilibrio psicologico e morale, evitando così le scorciatoie comode e le ritorsioni insuperabili delle nostre idee e delle rispettive appartenenze politiche. Comunque una cosa si può già dire, e cioè che senza quell'avvenimento la nostra vita sarebbe stata diversa. Alla luce dei fatti la somma delle colpe e degli errori è apparsa e appare ai nemici della Dc come un fatto positivo, un’ancora di salvezza offerta a una famiglia umana preda del disordine e della violenza. Inutile aggiungere che questi sono calcoli puramente e strettamente umani, mentre il giudizio spetta a un giudice ben più cosciente e responsabile di poveri esseri come noi schiacciati dalla realtà.


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