Il ruolo dell’Unione interparlamentare nell’attuale scenario geopolitico
Per un mondo multilaterale
Sergio Páez Verdugo, cileno, presidente dell’Unione interparlamentare dal 2002, spiega le peculiarità e l’utilità di questa assemblea, che consente a politici di nazioni diverse di incontrarsi al di là delle contingenze storiche, come, ad esempio, un conflitto tra due Paesi aderenti. Uno dei pochi luoghi dove palestinesi e israeliani non hanno mai smesso di parlarsi. Intervista
di Davide Malacaria
LUnione interparlamentare (Uip) nasce nel 1889, da unintuizione di due parlamentari, il francese Frédéric Passy e il britannico Randal Cremer, con lo scopo di creare un luogo dincontro e di lavoro comune per i membri dei Parlamenti di nazioni diverse. Lo scopo dellUip è definito dal primo articolo dello Statuto: aprire vie di pace e di cooperazione tra i popoli, e favorire laffermazione delle istituzioni rappresentative nei vari Paesi del mondo. Uno scopo alto, che viene perseguito attraverso il dialogo costante tra i gruppi parlamentari dei diversi Stati aderenti e le riunioni plenarie dellistituzione. Unattività che non ha una grande pubblicità, ma che risulta egualmente preziosa, perché, tra laltro, consente a politici di nazioni diverse di incontrarsi e dialogare al di là delle contingenze storiche, come ad esempio un conflitto tra due Paesi aderenti. A spiegare le finalità dellorganizzazione, e i suoi attuali ambiti dazione, è il presidente della stessa, Sergio Páez Verdugo. Páez Verdugo, 72 anni, eletto senatore nelle file della Democrazia cristiana cilena, ha visto da vicino la soppressione della rappresentanza parlamentare. Sotto la dittatura di Augusto Pinochet è stato coordinatore dellAssemblea internazionale per la democrazia in Cile, che riuniva parlamentari di diversi Paesi del mondo associati nella solidarietà al popolo cileno. Nel 1988, nel corso del referendum indetto da Pinochet per chiedere il prolungamento del suo mandato fino al 1997, diresse, nel sud del Cile, la campagna per il "no". Un referendum che, dopo la vittoria delle opposizioni al regime, ha posto le basi per la disfatta elettorale di Pinochet e lapertura del processo di transizione alla democrazia. Senatore del Parlamento cileno, Páez Verdugo, nel settembre del 2002 è stato eletto presidente dellUnione interparlamentare. A lui chiediamo dellUip e del ruolo che questa svolge nelle complicate vicende internazionali.
Qual è la funzione dellUnione interparlamentare?
SERGIO PÁEZ VERDUGO: LUnione interparlamentare è nata nel 1889, più di un secolo fa, allo scopo di favorire la pace tra i popoli e rafforzare e diffondere nel mondo le istituzioni democratiche, in particolare la rappresentanza parlamentare. Attualmente aderiscono allUnione 138 Parlamenti nazionali, che hanno una loro rappresentanza stabile attraverso i gruppi nazionali, formati da parlamentari provenienti da partiti al governo e allopposizione. Oltre a questi, aderiscono allUip, in qualità di membri associati, il Parlamento europeo, lAssemblea parlamentare del Consiglio dEuropa, il Parlamento andino, il Parlamento centroamericano e il Parlamento latinoamericano. LUip è un luogo di dialogo e di incontro di personalità politiche provenienti dai diversi Paesi del mondo, un luogo in cui si tentano vie di pace e di sviluppo delle istituzioni democratiche. I lavori dellUnione interparlamentare si concretizzano in raccomandazioni che vengono presentate ai vari Parlamenti nazionali affinché ne tengano conto nella loro attività legislativa. Ma questa è solo una parte dellattività svolta dallUip.
Quali altre attività svolge lUip?
PÁEZ VERDUGO: Lattività dellUip si dispiega in diversi ambiti, come ad esempio lassistenza tecnica che fornisce a diversi Parlamenti "giovani", di recente istituzione, ad esempio Timor Orientale, o a Paesi che hanno attraversato gli orrori della guerra, come ausilio al rafforzamento delle istituzioni democratiche. Tale assistenza si svolge soprattutto nei riguardi dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, favorendo in tal modo il progresso economico-sociale degli stessi. Inoltre nellambito dellUip, da circa 25 anni, opera un Comitato per i diritti delluomo che vigila sulle violazioni dei diritti dei parlamentari, violazioni che vanno dalle revoche illegali del mandato fino alleliminazione fisica. LUip, inoltre, è molto impegnata per favorire la partecipazione delle donne alla vita politica. Le dirò anche che lUip ha un Comitato per le questioni sul Medio Oriente che riunisce regolarmente parlamentari della Knesset israeliana e del Consiglio legislativo palestinese. Infine, tra le varie iniziative intraprese negli ultimi tempi, vorrei segnalare la nostra presa di posizione contro la lapidazione, come nel caso di Amina Lawal in Nigeria. Ma, oltre alle attività legate alle contingenze del momento, lUip affronta problemi a lungo termine. Per fare solo un esempio, la prossima riunione dellUip, che si terrà a Ginevra, avrà a tema il Wto, lOrganizzazione che presiede al commercio internazionale, per sensibilizzare questo organismo, così importante nellera della cosiddetta globalizzazione delleconomia, affinché nelle sue decisioni tenga in debito conto le preoccupazioni e le reali necessità dei popoli.
Eppure cè chi ritiene che lUip sia ormai obsoleta e senza peso specifico nelle vicende del mondo.
PÁEZ VERDUGO: Quello che ho detto in precedenza dimostra che questa opinione è priva di fondamento. Ma è anche vero che la nostra organizzazione, come dicevo, ha più di cento anni e, come tutte le istituzioni, anche essa deve riformarsi per adattarsi ai cambiamenti che avvengono nel mondo. Ciò è tanto più vero in unepoca in cui tali cambiamenti si susseguono in maniera rapida, come avviene attualmente. Questa preoccupazione mi è stata chiara fin dallinizio, tanto che, al momento della mia candidatura a presidente dellUip, ho voluto inserire nel mio programma la riforma di questa istituzione. In breve, ritengo che lUip, per avere un ruolo più incisivo sulla scena mondiale, debba assumere una dimensione più politica. Tale prospettiva non è affatto uno snaturamento dellUip, ma anzi mira a rendere questa istituzione più aderente alla sua vera natura: lUip è formata da politici di tutto il mondo, quindi è un organismo politico, anzi, è la più antica organizzazione internazionale a livello politico E come tale deve muoversi sulla scena mondiale. Nel corso del mio mandato ho incontrato diversi rappresentanti istituzionali dei Parlamenti degli Stati che aderiscono alla nostra organizzazione, per farli partecipi di questo progetto e sensibilizzarli su questa riforma.
Nel corso del suo mandato qualcosa è cambiato in tal senso?
PÁEZ VERDUGO: Sì. Per fare un solo esempio, prima e durante il conflitto in Iraq, la nostra organizzazione ha preso una posizione molto forte per condannare lintervento armato. LUip ha espresso la sua contrarietà ad unazione condotta al di fuori del consesso dellOrganizzazione delle Nazioni Unite. Questo perché lUip, in ambito internazionale, condanna lunilateralismo e promuove il multilateralismo, e perché non può accettare la marginalizzazione dellOnu nellambito delle controversie internazionali.
Negli ultimi anni il ruolo dellOnu sembra aver subito un ridimensionamento. Qual è la posizione dellUip nei riguardi di questa istituzione?
PÁEZ VERDUGO: Crediamo che lOnu debba continuare ad essere lorganismo centrale per la risoluzione delle controversie internazionali. A questo riguardo lUip opera affinché tale organizzazione torni alla sua centralità e si rafforzi. I rapporti tra Uip e Onu sono molto stretti e proficui. Credo che sia un grande risultato il fatto che lOnu abbia accolto lUnione interparlamentare tra i suoi osservatori ed abbia dato alla stessa il privilegio di poter far circolare i propri documenti allinterno dellAssemblea generale.
I rappresentanti degli Stati Uniti partecipano ai lavori dellUip?
PÁEZ VERDUGO: In questo momento no, perché è stata decisa una sospensione amministrativa nei confronti di questo Paese, come, del resto, è avvenuto anche per altri Stati membri. Nel caso degli Stati Uniti si è trattato di un atto dovuto, in quanto, per anni, gli Usa non hanno pagato le quote che ogni Paese membro è tenuto a versare per le necessità dellUip. Ma ciò non vuol dire che intendiamo privare gli Stati Uniti della possibilità di partecipare ai lavori dellUnione interparlamentare, anzi. In realtà auspichiamo che possano presto tornare a partecipare e a confrontarsi con gli altri membri dellUip. Sarebbe molto importante per tutti.
Prima accennava al dialogo, nellambito dellUip, tra palestinesi e israeliani
PÁEZ VERDUGO: Sì, anche se la questione del conflitto in Medio Oriente è talmente drammatica che non abbiamo certo la pretesa di risolverla da soli. In ogni caso lUip non può non tentare di affiancare tutte quelle forze che concorrono a realizzare il processo di pace tra arabi e israeliani. Come dicevo, i parlamentari israeliani e palestinesi si ritrovano frequentemente nellambito del nostro Comitato per le questioni sul Medio Oriente. Il 17 luglio si sono incontrati a Ginevra, nella nostra sede, La Casa dei Parlamenti, e hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro, che comprende parlamentari della Knesset e del Consiglio legislativo palestinese, incaricato di favorire la riconciliazione tra le parti.
L’incontro tra i parlamentari israeliani e palestinesi presso La Casa dei Parlamenti, la sede dell’Unione interparlamentare (Uip), a Ginevra il 17 luglio 2003
Qual è la funzione dellUnione interparlamentare?
SERGIO PÁEZ VERDUGO: LUnione interparlamentare è nata nel 1889, più di un secolo fa, allo scopo di favorire la pace tra i popoli e rafforzare e diffondere nel mondo le istituzioni democratiche, in particolare la rappresentanza parlamentare. Attualmente aderiscono allUnione 138 Parlamenti nazionali, che hanno una loro rappresentanza stabile attraverso i gruppi nazionali, formati da parlamentari provenienti da partiti al governo e allopposizione. Oltre a questi, aderiscono allUip, in qualità di membri associati, il Parlamento europeo, lAssemblea parlamentare del Consiglio dEuropa, il Parlamento andino, il Parlamento centroamericano e il Parlamento latinoamericano. LUip è un luogo di dialogo e di incontro di personalità politiche provenienti dai diversi Paesi del mondo, un luogo in cui si tentano vie di pace e di sviluppo delle istituzioni democratiche. I lavori dellUnione interparlamentare si concretizzano in raccomandazioni che vengono presentate ai vari Parlamenti nazionali affinché ne tengano conto nella loro attività legislativa. Ma questa è solo una parte dellattività svolta dallUip.
Quali altre attività svolge lUip?
PÁEZ VERDUGO: Lattività dellUip si dispiega in diversi ambiti, come ad esempio lassistenza tecnica che fornisce a diversi Parlamenti "giovani", di recente istituzione, ad esempio Timor Orientale, o a Paesi che hanno attraversato gli orrori della guerra, come ausilio al rafforzamento delle istituzioni democratiche. Tale assistenza si svolge soprattutto nei riguardi dei cosiddetti Paesi in via di sviluppo, favorendo in tal modo il progresso economico-sociale degli stessi. Inoltre nellambito dellUip, da circa 25 anni, opera un Comitato per i diritti delluomo che vigila sulle violazioni dei diritti dei parlamentari, violazioni che vanno dalle revoche illegali del mandato fino alleliminazione fisica. LUip, inoltre, è molto impegnata per favorire la partecipazione delle donne alla vita politica. Le dirò anche che lUip ha un Comitato per le questioni sul Medio Oriente che riunisce regolarmente parlamentari della Knesset israeliana e del Consiglio legislativo palestinese. Infine, tra le varie iniziative intraprese negli ultimi tempi, vorrei segnalare la nostra presa di posizione contro la lapidazione, come nel caso di Amina Lawal in Nigeria. Ma, oltre alle attività legate alle contingenze del momento, lUip affronta problemi a lungo termine. Per fare solo un esempio, la prossima riunione dellUip, che si terrà a Ginevra, avrà a tema il Wto, lOrganizzazione che presiede al commercio internazionale, per sensibilizzare questo organismo, così importante nellera della cosiddetta globalizzazione delleconomia, affinché nelle sue decisioni tenga in debito conto le preoccupazioni e le reali necessità dei popoli.
Sergio Páez Verdugo, presidente dell’Unione interparlamentare, con il vicepresidente del Parlamento europeo Renzo Imbeni, in occasione della riunione del 20 febbraio 2003 in cui la Uip ha sollecitato il Parlamento e il governo iracheni a cooperare con il Consiglio di sicurezza dell’Onu e a conformarsi alle direttive della risoluzione 1441
PÁEZ VERDUGO: Quello che ho detto in precedenza dimostra che questa opinione è priva di fondamento. Ma è anche vero che la nostra organizzazione, come dicevo, ha più di cento anni e, come tutte le istituzioni, anche essa deve riformarsi per adattarsi ai cambiamenti che avvengono nel mondo. Ciò è tanto più vero in unepoca in cui tali cambiamenti si susseguono in maniera rapida, come avviene attualmente. Questa preoccupazione mi è stata chiara fin dallinizio, tanto che, al momento della mia candidatura a presidente dellUip, ho voluto inserire nel mio programma la riforma di questa istituzione. In breve, ritengo che lUip, per avere un ruolo più incisivo sulla scena mondiale, debba assumere una dimensione più politica. Tale prospettiva non è affatto uno snaturamento dellUip, ma anzi mira a rendere questa istituzione più aderente alla sua vera natura: lUip è formata da politici di tutto il mondo, quindi è un organismo politico, anzi, è la più antica organizzazione internazionale a livello politico E come tale deve muoversi sulla scena mondiale. Nel corso del mio mandato ho incontrato diversi rappresentanti istituzionali dei Parlamenti degli Stati che aderiscono alla nostra organizzazione, per farli partecipi di questo progetto e sensibilizzarli su questa riforma.
Nel corso del suo mandato qualcosa è cambiato in tal senso?
PÁEZ VERDUGO: Sì. Per fare un solo esempio, prima e durante il conflitto in Iraq, la nostra organizzazione ha preso una posizione molto forte per condannare lintervento armato. LUip ha espresso la sua contrarietà ad unazione condotta al di fuori del consesso dellOrganizzazione delle Nazioni Unite. Questo perché lUip, in ambito internazionale, condanna lunilateralismo e promuove il multilateralismo, e perché non può accettare la marginalizzazione dellOnu nellambito delle controversie internazionali.
Negli ultimi anni il ruolo dellOnu sembra aver subito un ridimensionamento. Qual è la posizione dellUip nei riguardi di questa istituzione?
PÁEZ VERDUGO: Crediamo che lOnu debba continuare ad essere lorganismo centrale per la risoluzione delle controversie internazionali. A questo riguardo lUip opera affinché tale organizzazione torni alla sua centralità e si rafforzi. I rapporti tra Uip e Onu sono molto stretti e proficui. Credo che sia un grande risultato il fatto che lOnu abbia accolto lUnione interparlamentare tra i suoi osservatori ed abbia dato alla stessa il privilegio di poter far circolare i propri documenti allinterno dellAssemblea generale.
Una manifestazione contro la costruzione del muro di separazione tra Israele e i territori palestinesi
PÁEZ VERDUGO: In questo momento no, perché è stata decisa una sospensione amministrativa nei confronti di questo Paese, come, del resto, è avvenuto anche per altri Stati membri. Nel caso degli Stati Uniti si è trattato di un atto dovuto, in quanto, per anni, gli Usa non hanno pagato le quote che ogni Paese membro è tenuto a versare per le necessità dellUip. Ma ciò non vuol dire che intendiamo privare gli Stati Uniti della possibilità di partecipare ai lavori dellUnione interparlamentare, anzi. In realtà auspichiamo che possano presto tornare a partecipare e a confrontarsi con gli altri membri dellUip. Sarebbe molto importante per tutti.
Prima accennava al dialogo, nellambito dellUip, tra palestinesi e israeliani
PÁEZ VERDUGO: Sì, anche se la questione del conflitto in Medio Oriente è talmente drammatica che non abbiamo certo la pretesa di risolverla da soli. In ogni caso lUip non può non tentare di affiancare tutte quelle forze che concorrono a realizzare il processo di pace tra arabi e israeliani. Come dicevo, i parlamentari israeliani e palestinesi si ritrovano frequentemente nellambito del nostro Comitato per le questioni sul Medio Oriente. Il 17 luglio si sono incontrati a Ginevra, nella nostra sede, La Casa dei Parlamenti, e hanno deciso di costituire un gruppo di lavoro, che comprende parlamentari della Knesset e del Consiglio legislativo palestinese, incaricato di favorire la riconciliazione tra le parti.