Veritas in caritate è un omaggio a Saraiva Martins, anche per i suoi cinquant’anni vissuti nella Città eterna
Portoghese di nascita, romano d’adozione
di Gianni Cardinale
Veritas in caritate è la miscellanea di studi pubblicata in onore del cardinale José Saraiva Martins. Il volume, edito dalla Urbaniana University Press (453 pp., euro 20) e curato da monsignor Guido Mazzotta (vicerettore dell’Urbaniana) e dal professor Juvénal Ilunga Muya, comprende una trentina di saggi – tutti appositamente composti per l’occasione – distribuiti in tre parti (ecclesiologia, sacramentaria ed escatologia; missiologia e dialogo interreligioso; santità e formazione sacerdotale nella Chiesa oggi) e illustra i vari aspetti dell’attività del cardinale Saraiva Martins: quella di docente e rettore della Pontificia Università Urbaniana, quella di segretario della Congregazione per l’educazione cattolica e quella – attuale – di prefetto della Congregazione delle cause dei santi. Tra i contributi si segnalano quelli dei cardinali Roger Etchegaray, Giovanni Battista Re, Tarcisio Bertone, Georges Cottier, Paul Poupard, Alfonso López Trujillo, Walter Kasper, Zenon Grocholewski e Darío Castrillón Hoyos. E quelli dei vescovi Rino Fisichella, Michael Fitzgerald e Lorenzo Chiarinelli.
La miscellanea è stata presentata il 27 ottobre nella sala del Giubileo della Libera Università Maria Santissima Assunta dal cardinale Roger Etchegaray, dal teologo Bruno Forte e dal senatore Giulio Andreotti. Nell’introdurre l’incontro, monsignor Claudio Jovine, segretario particolare del “festeggiato”, ha ricordato che il volume Veritas in caritate è un omaggio ai settant’anni del porporato, compiuti lo scorso anno, e ai cinquanta del suo arrivo nella Città eterna, avvenuto il 29 settembre 1953. L’intervento del porporato dei Paesi baschi francesi è quello pubblicato in queste pagine. Per monsignor Forte un file rouge che lega l’ingens silva di interventi pubblicati nella miscellanea è l’icona della Ecclesia luna, la Chiesa che non rifulge di luce propria ma della luce di Cristo. Andreotti ha infine iniziato il suo intervento felicitandosi per i cinquant’anni di presenza a Roma del cardinale Saraiva Martins e lo ha chiuso augurando al porporato portoghese di «continuare a lungo a onorare questa città».
All’incontro hanno partecipato numerosi ecclesiastici: in prima fila il cardinale Re e gli arcivescovi Csaba Ternyak, Piergiorgo Nesti, Cipriano Calderón e Camille Eid. Presenti anche gli ambasciatori presso la Santa Sede (Pedro José Ribeiro de Menezes) e presso lo Stato italiano.
La miscellanea è stata presentata il 27 ottobre nella sala del Giubileo della Libera Università Maria Santissima Assunta dal cardinale Roger Etchegaray, dal teologo Bruno Forte e dal senatore Giulio Andreotti. Nell’introdurre l’incontro, monsignor Claudio Jovine, segretario particolare del “festeggiato”, ha ricordato che il volume Veritas in caritate è un omaggio ai settant’anni del porporato, compiuti lo scorso anno, e ai cinquanta del suo arrivo nella Città eterna, avvenuto il 29 settembre 1953. L’intervento del porporato dei Paesi baschi francesi è quello pubblicato in queste pagine. Per monsignor Forte un file rouge che lega l’ingens silva di interventi pubblicati nella miscellanea è l’icona della Ecclesia luna, la Chiesa che non rifulge di luce propria ma della luce di Cristo. Andreotti ha infine iniziato il suo intervento felicitandosi per i cinquant’anni di presenza a Roma del cardinale Saraiva Martins e lo ha chiuso augurando al porporato portoghese di «continuare a lungo a onorare questa città».
All’incontro hanno partecipato numerosi ecclesiastici: in prima fila il cardinale Re e gli arcivescovi Csaba Ternyak, Piergiorgo Nesti, Cipriano Calderón e Camille Eid. Presenti anche gli ambasciatori presso la Santa Sede (Pedro José Ribeiro de Menezes) e presso lo Stato italiano.