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BEATI
tratto dal n. 12 - 2003

L’armonia di ogni aspetto del quotidiano


Con una puntuale prefazione di Luigi Giussani, questo nuovo profilo biografico di san Giuseppe Moscati, illustre clinico e cristiano esemplare, sembra confermare l’assunto secondo il quale nei santi non è lo straordinario a essere normale, bensì il normale a essere straordinario


del cardinale Fiorenzo Angelini


Per la collana “I santi contemporanei”, diretta, per l’editrice Marietti, da Davide Rondoni, e con una puntuale prefazione di Luigi Giussani, questo nuovo profilo biografico di san Giuseppe Moscati, illustre clinico e cristiano esemplare, sembra confermare l’assunto secondo il quale nei santi non è lo straordinario a essere normale, bensì il normale ad essere straordinario.
Paola Bergamini, <I>Laico cioè cristiano. San Giuseppe Moscati</I> (prefazione di Luigi Giussani), Marietti, Genova-Milano 2003, 126 pp., euro 10,00

Paola Bergamini, Laico cioè cristiano. San Giuseppe Moscati (prefazione di Luigi Giussani), Marietti, Genova-Milano 2003, 126 pp., euro 10,00

In un periodo storico (1880-1927) contrassegnato, anche in campo medico, da un pesante prevalere di indirizzi scientifici che si volevano indipendenti e, sovente, contrastanti con la fede e la morale cristiana, Giuseppe Moscati, con semplicità, ma con quotidiano rigore, seppe incarnare nella sua condotta e nella sua attività di medico un rapporto scienza-fede che, grazie a una coerenza coraggiosa, sostenuta dalla preghiera, si dimostrò autentica forma di apostolato. Dichiarandolo santo, Giovanni Paolo II riconobbe che «fu proprio la fede a conferire al suo impegno dimensioni e qualità nuove, quelle tipiche del laico autenticamente cristiano. Grazie ad esse gli aspetti professionali, nella sua vita, si integravano armoniosamente fra loro, si sostenevano l’un l’altro, per essere vissuti come una risposta a una vocazione, e quindi come una collaborazione al piano creatore e redentivo di Dio». E san Giuseppe Moscati lo dimostrò con una generosità piena e con totale disinteresse; egli considerava la carità come inscindibile dall’integrale assistenza agli infermi, della cui terapia riteneva componente irrinunciabile la preghiera.
Personalmente volli farmi interprete dell’impegno dell’Associazione dei medici cattolici italiani nel promuovere e nel sostenere la causa di beatificazione (1975) e di canonizzazione (1987) di questo santo medico, dichiarato protettore dei medici cattolici.
La breve ed agile biografia è arricchita da una traccia bibliografica e da alcune significative illustrazioni del tempo.


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