Da inizio in inizio
di Luigi Giussani
Fuga in Egitto, Duccio da Buoninsegna, particolare della predella del fronte della Maestà (XIV secolo), Museo dell’Opera del Duomo, Siena
È un inizio che non finisce mai la strada su cui ognuno di noi è; per viverla, allora, è la domanda la genialità che domina lo spazio, gli spazi del nostro tempo, come gli spazi del nostro cuore. Auguriamoci vicendevolmente che questi inizi, queste riprese continue non cessino mai.
Ti ringraziamo, Madonna nostra, perché veramente madre nostra tu sei, anche sensibilmente, rendendo ai nostri occhi così chiaro e pervio, così chiaro e così facile da realizzare il nostro cammino. Aiutaci, Madonna, ad essere capaci di volere l’essere, quello che l’essere veramente è.
Tu, figlia Sua, figlia di questo tuo figlio, fa’ che la sera, nessuna sera, andiamo a dormire senza questa certezza che riprende l’avvio di tutte le cose in noi – appena respiriamo davanti al tuo ricordo l’atteggiamento che dobbiamo avere: umile, ma alto più che creatura solita –.
Grazie. Scusate, ma non sapevo come partecipare anch’io a quello che voi avete meditato in questi giorni.
1 Cfr. Gregorio di Nissa, Omelie sul Cantico dei Cantici, V e VIII, Città Nuova, Roma 1988, pp.142 e 201.
Esercizi Memores Domini,
Bellaria (Rn), 6 ottobre 2002