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ROMA
tratto dal n. 01 - 2004

Grazie al cielo


È un marchio, un negozio ma anche un luogo di accoglienza. Nato dall’esperienza della Comunità di Santa Teresa di Gesù Bambino


di Giovanni Ricciardi


Da più di un anno, a Borgo Pio, una delle strade più suggestive di Roma a pochi passi da San Pietro, è nato un negozio molto particolare. Si chiama “Grazie al cielo”: vi sono esposte opere d’arte e oggetti d’artigianato caratterizzati da un tratto comune: tutti provengono da monasteri, comunità di recupero, associazioni di volontariato e cooperative che perpetuano, in modi e forme differenti, la tradizione artigianale cristiana.
«Molte di queste realtà non riescono a gestire in proprio la distribuzione al grande pubblico dei loro prodotti» spiega Francesco Sortino, manager di successo, che si è personalmente coinvolto nell’iniziativa, e gratuitamente sta offrendo la propria competenza professionale al negozio: «“Grazie al cielo” costituisce l’anello mancante nella loro “catena del valore”: un punto vendita nel cuore di Roma e un marchio che ne garantisce la provenienza».
È un marchio, un negozio ma anche un luogo di accoglienza. Nato dall’esperienza della Comunità di Santa Teresa 
di Gesù Bambino

È un marchio, un negozio ma anche un luogo di accoglienza. Nato dall’esperienza della Comunità di Santa Teresa di Gesù Bambino

Nel negozio si vendono oggetti che non è possibile trovare altrove in Italia, se non recandosi di persona nei luoghi di produzione: dalle bellissime Madonne in pietra delle monache di Betlemme alle icone prodotte dai ragazzi di “Nuovi orizzonti”, una comunità di recupero che accoglie tossicodipendenti ed exprostitute, fino ai rosari fatti con il legno d’ulivo di Gerusalemme: chi visita il negozio entra così in contatto anche con la vita delle comunità che realizzano queste opere e acquistandole contribuisce a sostentarle e a garantire la continuità di una tradizione artistica preziosa e spesso originale.
Dopo tredici mesi di attività il bilancio è più che positivo. “Grazie al cielo” è una bottega avviata; molti sono coloro che, entrandovi una prima volta, ritornano, fanno conoscere il negozio ad altri; e sempre maggiore è il numero delle comunità e associazioni che si rivolgono a “Grazie al cielo” per promuovere il frutto del loro lavoro. Tanto che è allo studio la creazione di nuovi punti vendita in altre città d’Italia, nella forma del franchising. E presto “Grazie al cielo” ingrandirà lo spazio espositivo allargando l’offerta anche a prodotti alimentari.
L’idea, semplice e brillante, di questa attività è nata all’interno di una nuova esperienza ecclesiale: la Comunità di Santa Teresa di Gesù Bambino. Nata a Roma nel 1993 per iniziativa di un sacerdote della diocesi, don Andrea Palamides, ne fanno parte oggi una cinquantina di persone. Tra loro vi sono laici consacrati e coppie di sposi che vivono una comunione di vita e di beni, come nella Chiesa primitiva. «L’obiettivo, con la creazione del negozio», spiega ancora Sortino «è anche quello di finanziare e sostenere l’attività e le opere della comunità». E non solo.
Il negozio è anche un luogo di accoglienza, dove molti entrano per parlare, per lasciare alla comunità un’intenzione di preghiera, dove si recitano l’Ora media e i Vespri. Il carisma della comunità è infatti quello della riconciliazione: riconciliare gli uomini con Dio, con i propri fratelli e con i beni creati. L’ispirazione monastica di questa realtà si esprime nella centralità della preghiera, della Lectio divina, dell’adorazione eucaristica. E il metodo è quello di operare nel quotidiano trasformando dal di dentro le realtà più vicine all’uomo, come il lavoro, in un’occasione di testimonianza e in una possibilità di incontro e di amicizia. “Grazie al cielo” è anche questo.
Per chi volesse contattare il negozio e la Comunità di Santa Teresa di Gesù Bambino, “Grazie al cielo” si trova a Roma, in Borgo Pio, 184, tel. 066865147.


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