Cattolici russi durante la messa
L’11 febbraio la Santa Sede ha reso nota la creazione di quattro diocesi nella Federazione Russa. Sono: l’arcidiocesi della Madre di Dio a Mosca (che sarà guidata da Tadeusz Kondrusiewicz, nato 56 anni fa in Bielorussia da famiglia di etnia polacca); la diocesi di San Clemente a Saratov (Clemens Pickel, 41 anni, tedesco); la diocesi della Trasfigurazione a Novosibirsk (Joseph Werth, gesuita, nato 50 anni fa a Karaganda, Kazakistan, da famiglia di etnia tedesca); la diocesi di San Giuseppe a Irkutsk (Jerzy Mazur, verbita, 49 anni, polacco). Mosca e Novosibirsk, nella Siberia orientale, erano sedi di una amministrazione apostolica dal ’91; Saratov, sul Volga, e Irkutsk, nella Siberia occidentale, lo erano dal ’98. Secondo i dati forniti dall’
Osservatore Romano, «si può asserire, non lontani dalla verità, che attualmente in tutta la Federazione Russa il numero dei cattolici si aggira intorno a 1.300.000». Kondrusiewicz in varie interviste ha parlato di 600mila cattolici presenti in Russia (ma in Vaticano si spiega che la cifra andrebbe riferita alla sola Russia europea). Per il patriarcato di Mosca sarebbero addirittura «molti di meno».