CORPUS DOMINI
tratto dal n. 05 - 2005

Introduzione



a cura di don Maurizio Benzi


San Carlo comunica gli appestati, Tanzio da Varallo, collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, Domodossola (Vb)

San Carlo comunica gli appestati, Tanzio da Varallo, collegiata dei Santi Gervasio e Protasio, Domodossola (Vb)

«In questo anno, pertanto, dovrà essere celebrata con particolare rilievo la solennità del Corpus Domini […]. A tutti chiedo di intensificare nei prossimi mesi l’amore e la devozione a Gesù Eucaristia e di esprimere in modo coraggioso e chiaro la fede nella presenza reale del Signore, soprattutto mediante la solennità e la correttezza delle celebrazioni. Lo chiedo in modo speciale ai sacerdoti, ai quali penso in questo momento con grande affetto». Così si è espresso papa Benedetto XVI nel messaggio letto in latino al termine della cosiddetta Missa pro Ecclesia, celebrata il 20 aprile nella Cappella Sistina insieme ai cardinali elettori.
Proprio per facilitare l’ubbidienza a queste indicazioni del Papa, pubblichiamo innanzitutto un’omelia di san Carlo Borromeo e una meditazione dell’allora cardinale Ratzinger sul Corpus Domini.
Di seguito, alcune delle norme contenute nell’istruzione Redemptionis Sacramentum pubblicata nel 2004 congiuntamente dalla Congregazione per la dottrina della fede e da quella per il culto divino dopo l’ultima enciclica di Giovanni Paolo II Ecclesia de Eucharistia. In questa “antologia” ci limitiamo a segnalare solo le indicazioni più concrete che possono aiutare i semplici fedeli e i sacerdoti proprio a conseguire quella «solennità e correttezza delle celebrazioni» invocata dal nuovo Pontefice.

a cura di don Maurizio Benzi


Español English Français Deutsch Português