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LE VACANZE DEL PAPA
tratto dal n. 07/08 - 2005

Intervista con il cardinale Tarcisio Bertone

La montagna di papa Ratzinger


L’arcivescovo di Genova è stato tra i pochi a essere ricevuto dal Papa a Les Combes in Val d’Aosta. Qui racconta come Benedetto XVI ha passato le sue giornate. E fa alcune precisazioni a proposito delle notizie riportate dai giornali


di Gianni Cardinale


Benedetto XVI a passeggio sul Monte Bianco

Benedetto XVI a passeggio sul Monte Bianco

Papa Benedetto XVI ha trascorso, dall’11 al 28 luglio, la prima parte delle vacanze a Les Combes, in Val d’Aosta. Successivamente si è trasferito a Castel Gandolfo dove la sua presenza è prevista fino alla fine dell’estate, con la parentesi della trasferta agostana a Colonia per la Giornata mondiale della gioventù. Il periodo di riposo valdostano è trascorso all’insegna della sobrietà e della discrezione. Sospese momentaneamente le udienze generali del mercoledì (che riprendono dal 3 agosto), la permanenza a Les Combes è stata interrotta da due soli interventi pubblici, in occasione degli Angelus domenicali del 17 e del 24 luglio. Per tutto il periodo estivo poi, come annunciato con un comunicato della Prefettura della Casa pontificia del 28 giugno, sono state «sospese tutte le udienze private e speciali». Niente udienze formali quindi durante le vacanze del Papa, ma incontri informali sì. A Les Combes il primo a ricevere un invito a questi rari incontri informali è stato, mercoledì 13 luglio, il cardinale Tarcisio Bertone. L’arcivescovo di Genova, prima di approdare nel capoluogo ligure, è stato per sette anni il più stretto collaboratore dell’allora cardinale Joseph Ratzinger nella Congregazione per la dottrina della fede. Il porporato si è recato in visita dal Papa prima di partire per un viaggio tra le comunità liguri e piemontesi in Argentina, dove ha anche ricevuto una laurea honoris causa all’Università cattolica di Salta, e in Perù.
Eminenza, come ha trovato il Papa?
TARCISIO BERTONE: In ottima forma, rilassato e sereno. L’aria di montagna e gli splendidi paesaggi alpini lo tonificano.
Da quello che ha potuto capire, come ha passato il Papa le sue giornate in Val d’Aosta?
BERTONE: Alle 7,30 celebrazione della santa messa seguita dall’adorazione davanti al Santissimo, quindi recita della liturgia delle ore e poi consumazione della prima colazione. Dopo aver dedicato il resto della mattinata a leggere, a scrivere e a studiare, intorno alle 13,00 è il momento del pranzo, seguito da un attimo di relax. Nel pomeriggio passeggiata nel parco annesso allo chalet oppure in una montagna vicina, a 1800 metri di quota, durante la quale viene recitato il Rosario. La sera cena, preghiera e poi riposo.
A pranzo cosa ha trovato di buono?
BERTONE: Agnolotti e involtini di carne.
Da bere solo limonata o aranciata?
BERTONE: No, anche del buon vino rosso, che pure il Papa ha sorseggiato.
Sui mass media si è parlato di casse di libri, di dossier di nomine che il Papa avrebbe portato con sé. E addirittura di un’enciclica in arrivo. Cosa c’è di vero?
BERTONE: Il Papa è in vacanza, ma certo, come ho detto, ha continuato a lavorare. A esaminare documenti, a studiare. E credo che stia scrivendo un libro…
Una enciclica?
BERTONE: Diciamo un libro, per ora.
Un libro su san Benedetto, secondo quanto lei avrebbe già rivelato…
BERTONE: Sì, ho letto, ma non è vero… come non è vero naturalmente che abbia fatto questa “rivelazione” a chicchessia…
Chi ha trovato nello chalet insieme al Papa?
BERTONE: Il maggiordomo Angelo Gugel, due laiche consacrate appartenenti ai Memores Domini, una delle quali, Cristina, era un volto conosciuto perché collaborava già con il cardinale Ratzinger, e, ovviamente, il segretario particolare Georg Gaenswein.
Che è marcato molto stretto dalla stampa. Proprio nel periodo delle vacanze valdostane il Magazine del Corriere della Sera gli ha dedicato addirittura la copertina...
BERTONE: Mi sembra un’attenzione un po’ morbosa. E non denota di per sé simpatia per don Giorgio… e per il Papa.
Il Messaggero ha scritto che il Papa avrebbe in mente una drastica riforma della Curia romana e potrebbe aver incaricato lei di studiare le modalità di questa riforma. Conferma?
BERTONE: Confermo che si tratta di pure fantasie.


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