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TEOLOGIA
tratto dal n. 09 - 2005

La scheda del libro: La fede come risposta di senso



di Walter Montini


Rino Fisichella, La fede come risposta 
di senso. Abbandonarsi al mistero, Paoline, Milano 2005, 175 pp., 
euro 10,50

Rino Fisichella, La fede come risposta di senso. Abbandonarsi al mistero, Paoline, Milano 2005, 175 pp., euro 10,50

La storia sta vivendo un momento di passaggio epocale; si chiude un’epoca, della modernità (come sono ancora attuali le pagine di Romano Guardini ne La fine dell’epoca moderna, scritte nel 1951!); fra parecchi anni saremo nella postmodernità. Il chiudersi di un’epoca e l’aprirsi di un’altra non è senza conseguenze anche per il tema della fede, della sua concretizzazione e della sua intelligenza. «Ma il figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?»: la domanda che l’evangelista Luca mette sulle labbra di Gesù risuona da venti secoli; oggi il nostro tempo l’ha amplificata e resa ancor più inquietante e bruciante.
Parte da qui il tentativo di Rino Fisichella, vescovo ausiliare di Roma, teologo di fama internazionale, rettore della Pontificia Università Lateranense, di indicare all’uomo contemporaneo il sentiero della fede «che si inerpica su per la montagna; richiede fatica, attenzione, studio, pazienza, coraggio, e attraversa per esteso l’esistenza di una persona. Percorrerlo fino alla fine è un’impresa che richiede costanza e scelta di vita irrevocabile». Punto. Bisogna fare attenzioneal significato delle parole quando si legge un libro di Fisichella; il loro uso non è mai affidato al caso. Nel suo ultimo libro,La fede come risposta di senso
, torna spesso sul concetto di fede come libera scelta dell’individuo, scelta che richiede l’impegno di tutta una vita, e che è irrevocabile, radicale. Nella società secolare sono sempre meno numerosi coloro che fanno della fede la sostanza della loro vita e il fondamento delle loro scelte etiche. Alla domanda universale del senso, la risposta personale tocca anche la fede. «Non esiste una risposta uguale per tutti, quasi si trattasse di una formula che, di volta in volta, si può adattare ad ogni persona. La fede è un cammino personale e Dio lo si scopre là dove lui ha deciso di incontrare ognuno di noi» (p. 28). Un Dio grande nell’amore, un Dio che è amore (1Gv 1, 8.10) al quale bisogna abbandonarsi, anche quando mette alla prova. Bellissima la parte del testo che si riferisce alla «vicenda» di Abramo: in lui «si riconoscono i tratti fondamentali del credere che hanno superato il tempo e le stesse religioni per divenire icona della vera fede» (pp. 74-81).
Abbandonarsi al mistero è il sottotitolo del libro. E l’autore ne spiega bene il senso. «Nelle sue diverse articolazioni, credere è un abbandonarsi al mistero senza temere di venire sommersi. Il mistero è parte essenziale della vita e non sarà la ragione a poterlo distruggere. Viviamo del mistero e siamo un mistero a noi stessi; eppure niente come il mistero affascina e inquieta la mente fino a quando non raggiunge il porto della certezza. La fede pone il mistero all’inizio del suo cammino, non alla fine, quando tutto sembra irreparabile e nessuna spiegazione sembra più bastare. Accogliendo in sé il mistero di Dio che si fa uomo per amore, il credente riesce a porre continuamente domande con l’intento di comprendere sempre di più ciò che già crede» (p. 96).
E la fede ha bisogno di essere ratificata ogni giorno. «È per questo»ricorda Fisichella «che è necessario unire la fede all’amore perché solo così potrà restare salda, fino alla fine, quando consegnerà sé stessa all’amore che rimarrà come vittoria finale e definitiva, perché l’amore non avrà mai fine». Il legame inscindibile tra fede e amore è un altro versante importante lungo il quale Fisichella si muove nella sua analisi teologica: «Solo nella misura in cui è capace di dare una risposta all’amore» commenta «l’uomo di oggi sarà in grado di affrontare la domanda sul senso del dolore e della morte».
Con questo bel volume, ha scritto Gianfranco Greco sull’Osservatore Romano, il vescovo Fisichella rende per davvero una “diaconia alla verità”, come si chiama la collana da lui diretta. Alle domande dell’uomo Dio non resta muto. Risponde con la forza travolgente del suo amore.
W. M.


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