Recensioni
Manuale pratico di preghiera
Aleksandr Men’, Manuale pratico di preghiera, Nova Millenium Romae, Roma 2007, 208 pp., euro 10,00
È di De Odorico anche la traduzione di una vita di Gesù per bambini, raccontata da Men’ in un piacevole libretto illustrato, Gesù luce del mondo, edito sempre da Nova Millennium Romae.
I ritratti di due vescovi veneti
Flavio Roberto Carraro, Arrivederci , Edizioni Biblioteca dell’immagine, Pordenone 2007, 148 pp., euro12,00
Nell’intervista a monsignor Antonio Mattiazzo, vescovo della diocesi di Padova dal 1989, «nomade fin da piccolo», come lui stesso definisce la sua vita, prevale la difesa del ruolo della Chiesa nella società contemporanea. Deve essere difficile governare più di un milione di anime, con tremila religiosi, ottocento sacerdoti diocesani, 463 parrocchie, numerosi centri culturali, due facoltà teologiche, iniziative assistenziali e caritative che si spingono in terre di missione anche fuori dal Veneto.
Colpisce la schiettezza del discorrere del vescovo, senza reticenze; la sua conoscenza della società padovana, le intuizioni pastorali e le iniziative messe in campo per dare risposte alle esigenze del territorio. Né si sottrae ad affrontare temi scottanti e seri come il rapporto con l’islam e la difesa dei diritti umani nell’islam, con una visione dei problemi veramente globale.
Flavio Roberto Carraro, il frate cappuccino padre Flavio, è invece arcivescovo di Verona dal 1998 e ormai alle soglie dell’età pensionabile. Bruno Cescon lo intervista in Arrivederci facendo emergere la statura di un uomo mite e umile che indossa il saio francescano anche da vescovo. Controcorrente, dunque. A Verona, città di imprenditori d’economia ma anche dello spirito, di fondatori di famiglie religiose, al convegno ecclesiale dell’autunno scorso, allo stadio Bentegodi, Carraro con il Papa riceve una vera ovazione da tifoseria calcistica. «Il suo saio, il suo francescanesimo hanno fatto breccia».
I libri-intervista sono gradevoli e sempre di piacevole lettura; hanno il pregio di far conoscere, oltre alla dimensione spirituale dell’uomo-vescovo intervistato, la situazione sociale, seppur parziale, delle zone nelle quali sono operanti le Chiese di Padova e Verona; il presente, e le linee di azione per il futuro, anche su orizzonti missionari: sia a Mattiazzo che a Carraro infatti non mancano numerose esperienze missionarie di rilievo in diverse zone del mondo.
Per l’Europa
Giorgio Napolitano, Per l’Europa, Istituto poligrafico e Zecca dello Stato-Libreria dello Stato, Roma 2007, 80 pp., s.i.p.
Sono tredici discorsi pronunciati in Italia e in Europa, in sedi diverse, nei quali il presidente Napolitano «ha colto l’opportunità di presentare e sostenere a nome dell’Italia, le ragioni e gli obiettivi di dialogo e di impegno ritenuti essenziali per un ulteriore sviluppo dell’integrazione politica, dell’unità e della capacità d’azione dell’Unione europea».
Nel messaggio dopo il giuramento dinanzi al Parlamento in seduta comune (15 maggio 2006), Napolitano – proseguendo fedelmente l’impegno europeistico del predecessore Ciampi – in un’articolata disamina della situazione attuale dell’Europa afferma, senza mezzi termini, che la strada maestra per l’Italia resta quella dell’impegno europeistico. La sua priorità «nulla toglie alla profondità dell’adesione dell’Italia a una visione dei rapporti transatlantici, dei suoi storici legami con gli Stati Uniti d’America e delle relazioni tra Europa e Stati Uniti, come cardine di una strategia di alleanze, nella libera ricerca di approcci comuni ai problemi più controversi e nella pari dignità».
Dio è un uomo politico
Jean-Luc Pouthier, Dieu est un homme politique. Pour une présence chrétienne en démocratie, Bayard, Parigi 2007, 96 pp., euro 13,00
La sorpresa di riconoscere molto del nostro sistema democratico italiano nella ricerca di Jean-Luc Pouthier è veramente un prezioso aiuto per meglio comprendere il tempo che viviamo. Sulle tracce del percorso della democrazia cristiana, l’autore ci conduce utilmente fino alle “sorgenti” dell’evoluzione della democrazia nel XX secolo, tra fascismo e comunismo. Jean-Luc Pouthier, riprendendo uno scritto del giudice italiano Gustavo Zagrebelsky, suggerisce, nella prima parte, una lettura del Vangelo di Giovanni fondata sull’interpretazione del processo a Gesù e sull’atteggiamento di Pilato, il governatore romano che lascia al popolo (atteggiamento democratico?) la decisione di condannare o no Cristo. Cita i precursori della democrazia come don Luigi Sturzo, fondatore del partito popolare italiano, e i francesi Maurice Blondel o Jacques Maritain, coloro che ebbero il merito di evitare, sostiene Pouthier, una troppo completa fusione tra i credenti e la reazione. L’unica fotografia pubblicata nel libro ritrae don Luigi Sturzo che riceve la visita di Benedetto Croce. Siamo nel 1947 e Sturzo è appena rientrato dall’esilio. La didascalia recita: «Due grandi figure dell’antifascismo e della politica italiana del XX secolo [...]. Sebbene fossero di convinzioni politiche opposte, l’uno democratico cristiano, l’altro repubblicano anticlericale, Croce aveva per Sturzo una profonda stima». Riferendosi alla decomposizione della democrazia cristiana in Italia, l’autore in fine si chiede se anche in Francia la presenza dei cristiani in politica non potrà avere respiro e fortuna (il libro è uscito in piena campagna elettorale, e a sostegno della candidatura di François Bayrou a presidente della Repubblica).
È un libro che indubbiamente fa riflettere, non solo i francesi che sono all’inizio di una nuova Repubblica, ma anche i cattolici italiani che forse hanno smarrito le “sorgenti” della propria presenza in politica.
San Bernardino da Siena
Vittorino Stanzial (a cura di), Una voce da seguire. San Bernardino da Siena e la vita di tutti i giorni, Tau editrice, Todi 2006, 384 pp., euro16,50
Roma città aperta
Caritas di Roma (a cura di), Osservatorio romano sulle migrazioni. Terzo rapporto, Edizioni Idos, Roma 2007, 392 pp., euro 18,00
In conclusione, dal Rapporto emerge che l’area romana è aperta e sensibile alle esigenze di inclusione in un mondo globalizzato e cerca di costruire una società che, sulla base di diritti e doveri comuni, che non penalizzi le differenze culturali e religiose, ma favorisca la partecipazione alla vita sociale delle prime generazioni degli immigrati, facendosi carico dei loro figli, futuri cittadini di Roma.
I cieli d’Irlanda
Paolo Gheda, I cristiani d’Irlanda e la guerra civile (1968-1998), Guerini Studio, Roma 2006 , 293 pp., euro 24,50
Il ruolo delle Chiese cristiane nordirlandesi nel difficile processo di pacificazione del Paese nei trent’anni che vanno dal 1968 al 1998 è ricostruito dall’autore tramite gli aspetti più evidenti che hanno determinato un conflitto in cui religione e politica sono state spesso confuse. La posizione delle Chiese irlandesi è stata spesso sottovalutata o giudicata addirittura in termini negativi, mentre costante è stata la loro azione di educazione dell’opinione pubblica alla non violenza e alla ricerca del dialogo. Cattolici e anglicani si sono sempre rifiutati di fornire un alibi religioso a una guerra che aveva le radici in questioni di ordine storico-politico e anzi hanno costantemente operato in maniera sistematica per una pacificazione del Paese. E la situazione politica attuale ne è la testimonianza e dà ragione delle posizioni chiare assunte in tutti questi anni.
Ci sono pochi libri sull’argomento, per lo più riconducibili a una visione ideologica di sinistra, e quindi parziale, che sottovaluta l’impegno delle Chiese nel conflitto. Anche per questo risulta importante il presente contributo di Paolo Gheda, ricostruito attraverso la ricerca impegnativa di fonti scritte, di testimonianze orali raccolte a Dublino e a Belfast, interventi pastorali, prese di posizione di alcune comunità religiose e associazioni umanitarie di vario genere. I cristiani d’Irlanda e la guerra civile (1968-1998), traccia finalmente un quadro storico abbastanza equilibrato delle vicende irlandesi, nell’intento di ripristinare una verità spesso sfuggita anche all’orizzonte geopolitico europeo.