Rubriche
tratto dal n.10 - 2008


POSTA DEL DIRETTORE


Pietro Ingrao durante la tavola rotonda sulla IPopulorum progressio/I organizzata dalla Pro Civitate Christiana nell’agosto del 1967, nella Citadella di AssisiBR
[© Pro Civitate Christiana, Assisi]

Pietro Ingrao durante la tavola rotonda sulla IPopulorum progressio/I organizzata dalla Pro Civitate Christiana nell’agosto del 1967, nella Citadella di AssisiBR [© Pro Civitate Christiana, Assisi]

Uno scambio di lettere tra Giulio Andreotti e Pietro Ingrao

Roma, 25 settembre 2008
Caro Ingrao,
l’altro giorno in un casuale incontro tra vecchi dirigenti dell’Azione cattolica (ramo universitari e laureati) qualcuno rievocò l’invito che fece a te don Giovanni Rossi, chiamandoti – tra grande sorpresa – a parlare in uno degli incontri che organizzava ad Assisi la Pro Civitate Christiana.
Sarebbe molto gradito se scrivessi un pensiero ad hoc per il nostro 30Giorni nella Chiesa e nel mondo. Se puoi, sarebbe per noi una vera gioia e anche in sé stesso un ricordo utilissimo.

Giulio Andreotti


Roma, 8 ottobre 2008

Caro Andreotti,
ho avuto la lettera in cui ricordi l’incontro che io ebbi ad Assisi con don Giovanni Rossi in anni ormai lontani.
Sì, quell’incontro fu per me di grande emozione e fu parte di un dialogo più largo e molto intenso che io ebbi con il mondo cattolico dell’Umbria, terra in cui ho lavorato molto. E senza dubbio la questione del dialogo fra esperienza religiosa e lotta per la liberazione degli oppressi è stata nella mia vita un punto chiave.
Fui stimolato a quel dialogo da figure di forte rilievo etico e politico come Giorgio La Pira e il carissimo don Milani, e non posso dimenticare la tappa che in questo dialogo fu per me il soggiorno all’eremo di Monte Giove dove conobbi la figura aperta e indimenticabile di padre Benedetto Calati.
Mi fermo qui ma i ricordi sono tanti e il discorso troppo lungo.
Grazie per la tua lettera,

Pietro Ingrao






LETTERE DAI MONASTERI


Vescovo emerito della diocesi di velletri-segni
Roma

30Giorni a un monastero da poco fondato

Roma, 4 ottobre 2008

Illustre e caro senatore,
la ringrazio di cuore per 30Giorni, che trovo bellissimo e leggo sempre con grande interesse e profitto.
Visto che entra nei monasteri di clausura, mi permetto di pregarla di fare inviare copia a una comunità di contemplative che io ho fondato quando ero vescovo di Velletri-Segni. Ecco l’indirizzo: monastero Santa Maria delle Grazie, suore Serve del Signore e della Vergine di Matarà, via Ariana, 1, 00049 Velletri (Roma).
Il monastero ospita nove monache di diverse nazioni, tutte giovani, colte e gioiose, che leggerebbero volentieri la rivista (anche qualche copia arretrata).
Nel ringraziarla vivamente, colgo l’occasione per augurarle ogni bene e per assicurarle la mia preghiera.
Suo in Cristo,

Andrea Maria Erba


suore minime di San Francesco da Paola
Saltillo, Messico

Chi prega si salva è molto utile

Saltillo, 29 settembre 2008

Grazie alla vostra sollecitudine abbiamo già ricevuto il pacco con i libretti Quien reza se salva.
Grazie per la splendida iniziativa di regalare questo libretto che aiuta a imparare o a ricordare le preghiere essenziali del cristiano.
Qui a Saltillo (Messico) la religione è molto legata a tradizioni indigene per cui questo libretto è molto utile. Grazie di cuore. Che il Signore vi aiuti a essere sempre evangelizzatori nel diffondere la parola di Dio.
Con stima e gratitudine, assicurando le nostre preghiere,

suor Maria Margherita Bichi e consorelle


Benedettine dell’abbazia saint scholastica
Umuoji-Idemili, Nigeria

La preghiera degli umili buca le nuvole!

Umuoji-Idemili, 20 giugno 2008

Caro signor senatore,
siamo veramente molto colpite dalla sua gentile generosità e dall’interesse che ha per gli istituti contemplativi. È molto confortante sapere che qualcuno si ricorda di noi in modo così speciale da inviarci questo prezioso giornale, che è per noi una finestra sul mondo. La ringrazio perché amplia la nostra prospettiva. La nostra grande gratitudine non può essere ben espressa solo con la penna.
Ci ha inviato due copie di Who prays is saved, un bellissimo libretto che contiene molte delle preghiere tradizionali della Chiesa. E ora ci ha inviato anche una copia del libro di Heinrich Schlier On the Resurrection of Jesus Christ, con la prefazione del nostro caro Benedetto XVI.
Grazie per tutto. Le assicuriamo le nostre preghiere per la sua persona e per tutti i suoi collaboratori in questo grande lavoro editoriale. La preghiera degli umili buca le nuvole! Così lei può star sicuro.
Congratulazioni di cuore e ad multos annos!
Sinceramente in Cristo,

madre Patricia Alufno, osb, badessa


carmelitane del monastero Imaculada conceição
Divinópolis, Brasile

Ci ha commosso l’articolo sulla beatificazione dei genitori di santa Teresina

Divinópolis, 16 ottobre 2008

Stimati fratelli in Cristo,
ringraziamo, ancora una volta, per il dono che ci fate inviandoci la rivista 30Dias. In particolare, ci ha commosso il numero 6/7, che riporta l’articolo sulla beatificazione dei genitori di santa Teresina del Bambino Gesù, vero esempio per il nostro tempo, nel quale la famiglia è stata tanto svilita.
Il nostro sincero ringraziamento e la nostra unione nella preghiera.
Sotto lo sguardo di Maria,

carmelitane di Divinópolis


carmelitane del monastero São José
São Luís, Maranhão, Brasile

30Giorni realizza una meravigliosa comunione

São Luís, 10 settembre 2008

Carissimo signor Giulio,
come ringraziare adeguatamente per tutta l’attenzione e la bontà che percepiamo nel suo cuore tutte le volte che ci invia la rivista 30Dias? Anzi, è giusto dirlo, 30Dias non è semplicemente una rivista, è un dono di intelligenza il cui agente principale è lo Spirito Santo. Siccome siamo molte e l’interesse per 30Dias è di tutta la comunità, la suora che ha la fortuna di averla in mano per prima si sente una privilegiata. «La vocazione della carmelitana è essenzialmente ecclesiale e apostolica» (Costituzione ocd 126), ecco il motivo per cui 30Dias è così ricercata: ci pone a contatto con tutto il Corpo mistico e realizza una meravigliosa comunione.
Signor Giulio, quando lei giungerà in cielo, il corteo principale non sarà formato dagli angeli, ma dalle suore e dai missionari che intoneranno il Te Deum percorrendo le numerose dimore celestiali.
Moltissime grazie! Dio la ricompensi e sostenga la sua opera. Il suo nome sale ripetutamente in cielo sotto forma di preghiera.
Offriamo qui il nostro abbraccio orante a lei e a tutta la sua équipe.
Dio sia lodato!

Carmelitane Scalze del Maranhão


francescane della santissima concezione di maria
Fortaleza, Ceará, Brasile

Chi prega si salva come regalo di Natale

Fortaleza, 7 settembre 2008

Illustre signor senatore Andreotti,
Gesù e Maria benedicano la sua persona e la sua attività.
Sono una suora concezionista. Il nostro ordine è stato fondato da santa Beatrice da Silva, canonizzata dal compianto papa Paolo VI.
Innanzitutto, desidero ringraziarla per la bellissima rivista 30Dias, che ci invia sempre. Ci piacciono molto tutti gli articoli che ci offrono sempre formazione spirituale e intellettuale. Continui questa bellissima opera perché in questo modo rende presente il regno di Dio nel mondo intero.
Vorrei farle una richiesta (se possibile). Potrebbe inviarci venticinque copie di Quem reza se salva? Vorrei fare dono di questo libretto alla mia comunità per Natale. Anche se non lo conosco, sono certa che sarà molto utile, soprattutto per la confessione.
Dio la benedica e la protegga sempre, assieme alla sua famiglia e alla sua attività.
Fin d’ora le auguro un santo e felice Natale e un nuovo anno colmo di grazie e benedizioni di Dio.
Con affetto pregherò sempre per lei.

Suor Maria Celina da Santa Face






Lettura spirituale/22


«Ed ora io vi dirò cosa che tutti già conosciamo, ma che non mai abbastanza meditiamo nella sua fondamentale importanza e nella sua inesausta fecondità; ed è questa: essere Gesù Cristo a noi necessario. Non si dica consueto il tema: esso è sempre nuovo. Non lo si dica già conosciuto: esso è inesauribile. Fra tante proposizioni, in cui il cristianesimo, per la sua mirabile unità e coerenza di dottrina, può sintetizzarsi, pare questa a me, ora, la più opportuna, sia per la sua intrinseca importanza, sia anche per la rispondenza che essa può, nel momento presente, incontrare nel mondo degli spiriti e degli avvenimenti.
“Tutto abbiamo in Cristo” esclama sant’Ambrogio; “tutto è Cristo per noi. Se tu vuoi curare le tue ferite, egli è medico. Se sei ardente di febbre, egli è fontana. Se sei oppresso dall’iniquità, egli è giustizia. Se hai bisogno di aiuto, egli è vigore. Se temi la morte, egli è vita. Se desideri il cielo, egli è la via. Se rifuggi dalle tenebre, egli è la luce. Se cerchi cibo, egli è alimento”.
Sì, tutto è Cristo per noi. Ed è dovere della nostra fede religiosa, bisogno della nostra umana coscienza ciò riconoscere, confessare e celebrare. A lui è legato il nostro destino, a lui la nostra salvezza». (Lettera pastorale dell’arcivescovo Giovanni Battista Montini all’arcidiocesi ambrosiana per la santa Quaresima dell’anno 1955)


Concilio di Orange del 529

«Tu ci sei necessario, o Redentore nostro»

Canon 8. Si quis alios misericordia, alios vero per liberum arbitrium, quod in omnibus, qui de praevaricatione primi hominis nati sunt, constat esse vitiatum, ad gratiam baptismi posse venire contendit, a recta fide probatur alienus. Is enim non omnium liberum arbitrium per peccatum primi hominis asserit infirmatum, aut certe ita laesum putat, ut tamen quidam valeant sine revelatione Dei mysterium salutis aeternae per semetipsos posse conquirere. Quod quam sit contrarium, ipse Dominus probat, qui non aliquos, sed neminem ad se posse venire testatur, nisi «quem Pater attraxerit» [cfr. Gv 6, 44], sicut et Petro dicit: «Beatus es, Simon Bar-Jona, quia caro et sanguis non revelavit tibi, sed Pater meus, qui in caelis est» [Mt 16, 17]; et Apostolus: «Nemo potest dicere “Dominum Iesum” nisi in Spiritu Sancto» [cfr. 1Cor 12, 3] (Denzinger 378).

Canone 8. Se qualcuno afferma che alcuni possono giungere alla grazia del battesimo per la misericordia (di Dio), e altri invece per mezzo del libero arbitrio – il quale in tutti gli uomini, nati dal peccato del primo uomo, risulta con ogni evidenza ferito – si dimostra estraneo alla retta fede. Infatti egli così afferma che non in tutti gli uomini, attraverso il peccato del primo uomo, è stato ferito il libero arbitrio; oppure reputa che sia stato sì danneggiato, ma in modo tale che alcuni siano tuttavia in grado di poter conseguire il mistero della salvezza eterna da loro stessi, senza la rivelazione di Dio. Come sia invece vero l’opposto, lo prova lo stesso Signore, il quale dice non che alcuni, ma che nessuno può venire a lui, se non «colui che il Padre avrà attirato» [cfr. Gv 6, 44], come anche dice a Pietro: «Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli» [Mt 16, 17]; e anche l’Apostolo (dice): «Nessuno può dire “Gesù (è) Signore” se non sotto l’azione dello Spirito Santo» [cfr. 1Cor 12, 3].






LETTERE DALLE MISSIONI


Padre Clemente Ortega Obregón celebra la messa nella parrocchia di San Pedro de Juli, in Perù

Padre Clemente Ortega Obregón celebra la messa nella parrocchia di San Pedro de Juli, in Perù

Parrocchia San Pedro de Juli
Juli, Chucuito, Puno, Perù

Il buon profumo di Cristo

Juli, 2 ottobre 2008

Illustre signor Andreotti,
i miei cordiali e speciali saluti. Chi si rivolge alla sua persona è il presbitero Clemente Ortega Obregón, sacerdote diocesano incardinato nella prelatura di Yauyos. Attualmente mi trovo in missione nella prelatura di Juli (Puno): una zona molto depressa e con enormi problemi economici e lavorativi, sociali e politici… e, anche, con problemi pastorali causati da persone che, a quanto sembra, non hanno capito che cosa è la Chiesa.
Qualche volta, grazie ad alcuni colleghi sacerdoti, ho avuto l’enorme soddisfazione di avere in mano la prestigiosa e validissima rivista 30Giorni. Quando ho l’occasione di averla, cerco di leggerla rapidamente e, a volte, fotocopio degli articoli. Perciò, quanto mi piacerebbe esservi abbonato!
Leggere i contenuti della sua rivista fa respirare il bonus odor Christi che i figli della Chiesa spargono con la loro vita e i loro insegnamenti, attraverso il Santo Padre, i vescovi, i sacerdoti, i religiosi e i laici. Così la rivista presenta la Chiesa tutta bella e con un panorama – sul suo passato, sul suo presente e, con ottimismo, sul suo futuro – pieno di vitalità e di speranza, nel quale si respira l’aria pura dell’ortodossia cattolica. Purtroppo, in non pochi settori della Chiesa, “soffiano venti strani”; sembra che “modernità e maturità” vogliano dire mettere in discussione l’unità essenziale del Corpo mistico di Cristo (Uno nella sua dottrina, Uno nella sua liturgia e Uno nell’autorità). È penoso veder “manipolare” le cose sacre e sante – e, quel che è più curioso, dalle persone cosiddette “impegnate” – che Cristo ha voluto lasciare alla sua Chiesa.
Signor Andreotti, da qui chiedo a Nostro Signore Gesù Cristo e alla nostra Madre Santissima che continuino a darle forza in questa meravigliosa semina – a piene mani – del messaggio di Cristo attraverso 30Giorni e che la voce della Chiesa continui a risuonare attraverso il magistero del Santo Padre e dei coraggiosi principi della Chiesa (i vescovi). Un abbraccio e preghiere. Con deferenza,

padre Clemente Ortega Obregón


Missionari comboniani
Angal, Nebbi, Uganda

Grazie anche per Chi prega si salva

Angal, 25 settembre 2008

Caro senatore Andreotti,
sono un missionario comboniano. L’alta stima di cui lei gode in Uganda e le sue varie iniziative a favore delle missioni mi permettono di scriverle in semplicità, come a un amico. Le dirò, anche, che siamo coetanei: classe 1919, figli della vittoria; lei romano e io friulano, diamoci la mano!
A nome dei cinque confratelli di questa comunità, desidero esprimerle la nostra gratitudine per il suo dono. Ogni 30Giorni ci giunge sempre molto gradito: ci tiene uniti a Roma, a lei, e alla Chiesa universale. Grazie anche per il libretto di preghiere Chi prega si salva, e ancora grazie per il bel volume Montini e Agostino. Infine, grazie per i sentimenti e le preghiere che, sono certo, accompagnano i doni, e che noi ricambiamo di cuore.
Lei conosce l’Uganda. Angal si trova nel West Nile (per noi missionari è il best Nile). La missione è nata due anni prima di lei e me. In novant’anni ha generato almeno dodici figlie, raccolte nel 1996 nella nuova diocesi di Nebbi: mezzo milione di abitanti con una percentuale altissima di cattolici.
Ad Angal, tra le varie opere, si distingue il Saint Luke Hospital, iniziato cinquant’anni fa e giunto, per l’opera dei medici del Cuamm, dei volontari e del personale ugandese, a un ottimo livello di capacità ed efficienza; su questo ospedale spero di poterle dare maggiori informazioni in futuro.
Caro senatore, la ricorderò spesso all’altare. Auguro a lei, ai suoi cari e ai suoi collaboratori la grazia, la pace e la gioia del Signore.
Con tanta stima e gratitudine,

padre Felice Centis, mccj


Missionari del Pime
Milano

30Giorni, quando la trovo in viaggio all’estero, mi fa compagnia

Milano, 7 ottobre 2008

Signor senatore,
sono in debito, e come, di un doveroso e affettuoso grazie per la ormai lunga, spontanea, costante donazione della rivista 30Giorni. Sono contento di poterle dire che nei miei viaggi all’estero, soprattutto al nostro seminario maggiore di Pune (India), la trovo e mi fa compagnia. In più mi è utile per i corsi accademici. Grazie a lei, e alla redazione.
Con auguri di ogni bene, accetti, signor senatore, un piccolo segno per un grande dono,

padre Angelo Rusconi


Missionari della consolata
Wamba, Kenya

Ci piacerebbe ricevere copie di Who prays is saved

Wamba, 18 settembre 2008

Illustrissimo signor onorevole Giulio Andreotti,
pace e bene dal Kenya, da Wamba, nel nord del Kenya, nel semideserto abitato dalle tribù nomadi: Sambaru, Turkana, Rendille, Gabra, ecc.
Grazie per il dono di 30Giorni, che attendiamo e leggiamo con tanto interesse e piacere perché ci tiene legati e informati su tante cose e ci fa sentire meno isolati! Grazie di tutto cuore. Qui abbiamo anche un ospedale con duecento letti (in questa zona!) sostenuto dalla diocesi di Maralal e da molti amici, specialmente italiani, che ci vogliono bene e vogliono bene alla nostra gente.
Se fosse possibile, ci piacerebbe ricevere un bel po’ di copie di Who prays is saved. Come può bene immaginare, molto spesso l’ospedale e la chiesa sono un luogo dove il buon Dio attende anche le pecorelle smarrite... e dove ha l’occasione di incontrare e parlare a moltissimi dei suoi figli... Sarebbero quindi un grande dono per questi nostri pazienti e fratelli, spesso in attesa di parlare con Dio.
Grato se potrà fare qualcosa... con stima e riconoscenza,

padre Lino Gallina, imc


Parrocchia Notre-dame de liesse
Grimari, Repubblica Centrafricana

La mia prima parola è un grazie

Bangui, 6 giugno 2008

Carissimi di 30Giorni,
la mia prima parola è un grazie per la rivista che ci viene inviata da anni. Siamo una comunità di missionari comboniani (tre padri e un fratello) e cerchiamo di rendere il servizio missionario a Grimari, nella Repubblica Centrafricana. Leggiamo volentieri quanto proponete e ne parliamo tra noi.
Chiedo se sia possibile avere 30Giorni in francese, se esiste. Questo permetterebbe di mettere il mensile a disposizione di tutti; infatti da un anno abbiamo aperto una “sala di lettura e consultazione” in particolare per gli adulti, professori e funzionari dello Stato. Grimari è una sous-préfecture e abbiamo le scuole fino al liceo compreso.
Noi lavoriamo con la speranza nel cuore di un mondo migliore. Sappiamo che questo mondo migliore non cade dal cielo, ma il cielo ci aiuta a realizzarlo nella misura in cui sappiamo agire e scegliere.
Grazie di nuovo e salutoni a voi tutti,

padre Giorgio Aldegheri




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