Rubriche
tratto dal n.04 - 2009


CHIESA

L’Osservatore Romano e le sorprese di Obama


Obama con la famiglia [© Associated Press/LaPresse]

Obama con la famiglia [© Associated Press/LaPresse]

L’Osservatore Romano, il 30 aprile, ha pubblicato un articolo in cui si analizzano i primi cento giorni della nuova presidenza Usa. Ne riportiamo un passaggio: «Anche sulle questioni etiche – su cui, sin dalla campagna elettorale, forti sono le preoccupazioni dell’episcopato cattolico – Obama non sembra avere confermato le radicali novità che aveva ventilato. Le nuove linee guida riguardanti la ricerca sulle staminali embrionali non danno infatti seguito al cambio di rotta prospettato mesi fa. Esse non consentono di creare nuovi embrioni a scopi di ricerca o terapeutici, per la clonazione o a fini riproduttivi, e fondi federali potranno essere usati solo per la sperimentazione con embrioni in esubero. In questo modo non vengono rimossi i motivi di critica di fronte a inaccettabili forme di bioingegneria che contrastano con l’identità umana dell’embrione, ma la nuova regolamentazione è meno permissiva. Una certa sorpresa ha inoltre causato in questi giorni la presentazione di un disegno di legge da parte democratica: il Pregnant Women Support Act, volto a limitare il numero degli aborti negli Stati Uniti attraverso iniziative di aiuto alle donne incinte. Non è una negazione della dottrina finora espressa da Obama in materia di interruzione di gravidanza, ma il progetto legislativo potrebbe rappresentare un riequilibrio a sostegno della maternità».




MEDIO ORIENTE

«Il nipote di Hitler in Israele»


Adolf Hitler [© Associated Press/LaPresse]

Adolf Hitler [© Associated Press/LaPresse]

«Non mi piace sentir parlare dei palestinesi con sufficienza. L’Olocausto e il Terzo Reich mi hanno forgiato. Sono pacifista e penso che la democrazia provi sé stessa rispettando i diritti delle minoranze». Così Hans Hitler (cognome cambiato in Hiler, come si specifica nell’articolo), nipote del Führer, attualmente professore universitario in Israele, in un’intervista apparsa su la Repubblica del 23 aprile dal titolo: Il nipote di Hitler in Israele: «Io, ebreo, insegno il Talmud».





Dionigi Tettamanzi [© Romano Siciliani]

Dionigi Tettamanzi [© Romano Siciliani]

Sacro Collegio/1
Tettamanzi – come Poletto – confermato per due anni

Il 14 marzo il cardinale arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi ha compiuto 75 anni, e quindi, secondo le norme canoniche vigenti, ha rassegnato al Papa le proprie dimissioni. Il 9 aprile, durante la messa crismale, il vescovo ausiliare e vicario generale di Milano, Carlo Maria Redaelli, ha letto un messaggio inviato dal nunzio apostolico in Italia, l’arcivescovo Giuseppe Bertello, a Tettamanzi in cui si specifica: «Il Santo Padre Benedetto XVI ha accolto donec aliter provideatur [finché non si provveda altrimenti, ndr] le sue dimissioni, disponendo inoltre che vostra eminenza possa continuare ancora per due anni nel governo dell’arcidiocesi».
Quando lo scorso anno, il 18 marzo, il cardinale di Torino Severino Poletto ha compiuto 75 anni, ha ricevuto anch’egli una lettera analoga del nunzio.


Sacro Collegio/2
La morte del cardinale Betti

Il 1° aprile è morto il porporato Umberto Betti, francescano, 87 anni, creato cardinale da Benedetto XVI nel 2007. A fine aprile il Sacro Collegio risulta composto di 186 cardinali, di cui 115 elettori in un eventuale conclave.


Italia
Il terremoto e il rosario

«In quella tremenda notte del 6 aprile, quando sono riuscito a salvarmi, nel paese c’erano solo i lamenti di chi era sotto le macerie e chiedeva aiuto e le voci dei vivi [...]. Dopo la fine della scossa sono tornato indietro in casa. Dovevo assolutamente prendere una cosa, il mio rosario. Ho rischiato ma non potevo fare altrimenti. Quando l’ho stretto tra le dita ho pensato che ero pronto ad aiutare i miei compaesani». Parole di Gabriele De Cata, medico condotto di Onna, paese completamente distrutto dal sisma che ha devastato L’Aquila e dintorni, in un articolo pubblicato sull’Avvenire del 28 aprile.


Curia/1
Zimowski alla Pastorale sanitaria

Il 18 aprile il Papa ha accolto la rinunzia presentata per raggiunti limiti d’età dal cardinale messicano Javier Lozano Barragán, 76 anni compiuti a gennaio, all’incarico di presidente del Pontificio Consiglio per gli Operatori sanitari e al suo posto ha nominato il polacco Zygmunt Zimowski, 60 anni, dal 2002 vescovo di Radom, elevandolo in pari tempo alla dignità di arcivescovo. Zimowski, ordinato sacerdote nel 1973, nel febbraio 1983 ha iniziato il servizio presso la Congregazione per la Dottrina della fede, dove è rimasto fino alla nomina a Radom.


Curia/2
Don Sodi presidente dell’Accademia
di Teologia

Il 4 aprile il Papa ha nominato presidente della Pontificia Accademia di Teologia don Manlio Sodi, salesiano, ordinario presso la Facoltà di Teologia della Pontificia Università Salesiana e finora membro ordinario della medesima Accademia.


Curia/3
Padre Morerod segretario della Commissione teologica internazionale

Il 22 aprile il Papa ha nominato segretario generale della Commissione teologica internazionale, nonché consultore della Congregazione per la Dottrina della fede, padre Charles Morerod, domenicano, decano della facoltà di Filosofia della Pontificia Università San Tommaso d’Aquino.


Nomine/1
Nuovi arcivescovi a Westminster e Toledo. Nuovo vescovo a Hong Kong

Il 3 aprile il Papa ha accolto le dimissioni del cardinale Cormac Murphy-O’Connor, 77 anni da compiere ad agosto, da arcivescovo di Westminster, incarico che ricopriva dal 2000. Al suo posto ha nominato Vincent Nichols, 64 anni a novembre, dal 2000 arcivescovo di Birmingham. Ordinato sacerdote nel 1969, Nichols nel 1983 è stato eletto segretario generale della Conferenza episcopale d’Inghilterra e Galles. Nel 1991 è stato poi nominato ausiliare di Westminster, incarico che ha mantenuto fino alla promozione a Birmingham.
Il 15 aprile il Papa ha accettato la rinuncia del cardinale Joseph Zen Ze-kiun, salesiano, 77 compiuti a gennaio, da vescovo di Hong Kong, incarico che ricopriva dal 2002. Gli succede John Tong Hon, 70 anni a luglio, dal 1996 ausiliare e dal 2008 coadiutore della medesima diocesi.
Il 16 aprile il Papa ha nominato arcivescovo di Toledo, primate della Spagna, Braulio Rodríguez Plaza, dal 2002 arcivescovo di Valladolid. Ordinato sacerdote nel 1972, Rodríguez Plaza è stato in passato vescovo di Osma Soria (1987-1995) e di Salamanca (1995-2002).


Nomine/2
D’Ambrosio a Lecce, Paluzzi a Montevergine, Farina a Caserta

Il 16 aprile il Papa ha accettato la rinuncia di Cosmo Francesco Ruppi, 77 anni a giugno, da arcivescovo di Lecce, incarico che ricopriva dal 1988. Al suo posto ha nominato Domenico Umberto D’Ambrosio, 68 anni a settembre, dal 2003 arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, sua diocesi di origine. Ordinato sacerdote nel 1965, D’Ambrosio è stato vescovo di Termoli-Larino dal 1989 al 1999, e arcivescovo di Foggia-Bovino dal 1999 al 2003.
Il 18 aprile il Papa ha nominato abate ordinario dell’abbazia territoriale di Montevergine padre dom Beda (Umberto) Paluzzi, benedettino, 73 anni, originario di Ferentino, dal 2006 priore-amministratore apostolico della medesima abbazia territoriale.
Il 25 aprile il Papa ha accettato la rinuncia di Raffaele Nogaro, 75 anni compiuti il 31 dicembre scorso, da vescovo di Caserta, incarico che ricopriva dal 1990. Al suo posto ha nominato Pietro Farina, 67 anni, dal 1999 vescovo di Alife-Caiazzo, originario di Maddaloni, provincia e diocesi di Caserta. Ordinato sacerdote nel 1966, Farina fa parte dell’istituto secolare dei Missionari della Regalità di Cristo, e in passato è stato vicario generale di Caserta.


Diplomazia/1
Memorandum tra Santa Sede e Lega degli Stati arabi

Il 23 aprile nel Palazzo Apostolico Vaticano, è stato sottoscritto un Memorandum of Understanding tra la Segreteria di Stato e la Lega degli Stati arabi. Hanno firmato per la Segreteria di Stato l’arcivescovo Dominique Mamberti, segretario per i Rapporti con gli Stati, e, per la Lega degli Stati arabi, Amre Moussa, segretario generale. Erano presenti, tra gli altri, per parte della Santa Sede il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato, e per parte della Lega degli Stati arabi Walid Al Gargani, capo della Missione della Lega araba presso la Santa Sede. «L’Accordo», recita un comunicato della Sala stampa vaticana, «consolida ulteriormente i vincoli di collaborazione esistenti tra la Santa Sede e la Lega degli Stati arabi, specialmente a livello politico e culturale, in favore della pace, della sicurezza e della stabilità regionale e internazionale. Inoltre, esso propone strumenti di consultazione tra le due parti con attenzione anche alle iniziative di dialogo interreligioso». L’Accordo è entrato in vigore con la firma delle due parti.
Il 24 aprile poi, Benedetto XVI ha ricevuto in udienza Amre Moussa.
«Nel corso dei cordiali colloqui», si legge in un ulteriore comunicato della Sala stampa vaticana, «è stata sottolineata l’importanza dell’Accordo, inteso a favorire una sempre maggiore collaborazione tra le due parti in favore della pace e della giustizia nel mondo. Particolare rilievo è stato dato al ruolo del dialogo interculturale e interreligioso. Non è mancato, infine, uno scambio di idee sulla situazione internazionale, soprattutto in Medio Oriente, e sulla necessità di trovare una giusta soluzione al conflitto israeliano-palestinese e agli altri conflitti che travagliano la regione».


Diplomazia/2
Nuovo ambasciatore della Repubblica Dominicana presso la Santa Sede

Il 3 aprile il Papa ha ricevuto le lettere credenziali del nuovo ambasciatore della Repubblica Dominicana presso la Santa Sede. Si tratta dell’ingegnere Victor Manuel Grimaldi Céspedes, 58 anni, dal 1969 collaboratore dei principali giornali nazionali per le attività della Chiesa cattolica e dal 2000 al 2002 coordinatore del governo per l’elaborazione di una agenda nazionale per lo sviluppo.




BENEDETTO XVI

La consacrazione è una preghiera


Il Papa a San Giovanni in Laterano durante la messa in ICoena Domini/I [© Osservatore Romano]

Il Papa a San Giovanni in Laterano durante la messa in ICoena Domini/I [© Osservatore Romano]

Nell’omelia della messa nella Cena del Signore, il 9 aprile, papa Benedetto XVI, commentando il Canone romano, ha detto: «Come prima cosa ci colpirà che il racconto dell’istituzione non è una frase autonoma, ma comincia con un pronome relativo: qui pridie. Questo “qui” aggancia l’intero racconto alla precedente parola della preghiera, “… diventi per noi il corpo e il sangue del tuo amatissimo Figlio, il Signore nostro Gesù Cristo”. In questo modo, il racconto è connesso con la preghiera precedente, con l’intero Canone, e reso esso stesso preghiera. Non è affatto semplicemente un racconto qui inserito, e non si tratta neppure di parole autoritative a sé stanti, che magari interromperebbero la preghiera. È preghiera. E soltanto nella preghiera si realizza l’atto sacerdotale della consacrazione che diventa trasformazione, transustanziazione dei nostri doni di pane e vino in Corpo e Sangue di Cristo».
La colletta della stessa messa è stata destinata a «sostegno della comunità cattolica di Gaza».




TEOLOGIA

L’attualità della gnosi e la storia particolare di Gesù


Gesù risorto e i discepoli

Gesù risorto e i discepoli

«Oggi, sulla scia delle gnosi, attraversano la nostra cultura molte concezioni di salvezza che negano o attenuano l’azione di salvezza del Dio vivente nella storia: poco attente alla “storia di Gesù di Nazareth”, sono portate a relegare l’evento della croce e della risurrezione di Gesù a semplice eloquenza dell’amore». Così Enzo Bianchi in un intervento apparso su La Stampa del 3 maggio.


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