Rubriche
tratto dal n.02/03 - 2010


LETTERE DAI MONASTERI


Abbazia Holy Cross
Whitland, Galles, Regno Unito

Grazie infinite per l’invio di 30Days

Whitland, 12 dicembre 2009

Caro signor Andreotti,
un Natale di pace e gioia a lei e alla sua famiglia.
Grazie infinite per l’invio di 30Days. Le immagini e gli articoli sono stampati e presentati in modo stupendo. Ho conosciuto per la prima volta 30Days vent’anni fa, mentre mi trovavo nella nostra comunità degli Stati Uniti dove lo leggevo ogni mese, dalla prima all’ultima pagina. Poi, quando sono tornata a casa, qui in Galles, mi è mancato. Può quindi immaginare il piacere provato quando ha cominciato ad arrivare anche qui.
Dio benedica la sua opera buona e la sua cortesia,

suor Stephanie Roberts, ocso


Carmelitane del monastero di Sankt Josef
Graz, Austria

«Dio la ricompensi!»

Graz, 16 dicembre 2009

Caro signor direttore,
con ritardo, ma ancor più di tutto cuore, desideriamo ringraziarla con un sentito e lieto: «Dio la ricompensi!».
Da anni ci fa generosamente dono, gratuitamente, della sua ricchissima rivista.
Colui da cui proviene ogni buon regalo continui a colmarla delle benedizioni del Suo Spirito per preparare la strada alla Luce del mondo attraverso 30Tage.
In unione di preghiera nell’Emmanuele, la salutano grate le sue

carmelitane di Graz


clarisse del Monastero di Saint Clare
Lusaka, Zambia

Grazie per quello che leggiamo e vediamo

Lusaka, Natale 2009

Caro senatore Giulio Andreotti,
è ora di unirci ai monasteri di tutto il mondo che la ringraziano per il dono della sua rivista. Anche noi apprezziamo gli articoli interessanti, ma vogliamo anche esprimerle la nostra gratitudine per le bellissime illustrazioni. In Africa abbiamo sentito parlare del patrimonio culturale di noi cristiani, ma abbiamo poche occasioni di entrarvi in contatto. Le immagini sono di grande aiuto e le usiamo in vari modi. Quindi, grazie per quello che leggiamo e vediamo.
Stia certo delle nostre preghiere per lei e per le sue intenzioni.
Con l’augurio di energia di vita e gioia di spirito per il nuovo anno,
le clarisse dello Zambia


clarisse del Monastero di Santa Clara
Guernica, Spagna

30Días ci permette di seguire gli avvenimenti più importanti della Chiesa

Guernica, 5 gennaio 2010

Gentile e caro senatore Giulio Andreotti: pace e bene.
Da molto tempo volevo scriverle per ringraziarla per il prezioso dono che ci fa con la sua bella e interessante rivista 30Días. È una piacevole sorpresa constatare la sua stima per la vita contemplativa nella clausura.
La sua preziosa rivista ci permette di seguire le attività e gli avvenimenti più importanti della Chiesa, di unirci alle gioie e alle sofferenze di questa e del mondo e di elevare così al cielo le nostre preghiere per essa. I preziosi reportage ci aprono nuovi orizzonti di informazione.
Vi ricordiamo – lei e i suoi collaboratori – per il vostro importante lavoro, affidandovi al Signore affinché vi benedica, vi colmi delle sue grazie e doni celesti e affinché il vostro lavoro sia sempre gradito a Dio! Vi auguriamo un felice e santo anno nuovo 2010.
La prego di accettare le mie espressioni di sincero ringraziamento, assieme a quelle di tutta la comunità. La saluta la sua in Cristo,

Maria Begoña Guerricabeitia, osc


Benedettine del monastero San Benedetto
Piedimonte Matese, Caserta

La lettura spirituale, una voce per l’anima orante

Piedimonte Matese, 13 gennaio 2010

Stimatissimo senatore Andreotti e redazione,
vi scriviamo per esprimervi i nostri più vivi ringraziamenti per l’invio della vostra rivista e l’apprezzamento nei confronti della medesima.
Del giornale ci colpisce la completezza e l’estrema accuratezza formale e nella scelta dei contenuti. È davvero un valido supporto per la formazione di noi consacrati, che mai può dirsi compiuta!
Gli articoli sono molto interessanti e le letture spirituali una voce per l’anima orante.
Assicuriamo la nostra preghiera perché la rivista continui a garantire un così valido contributo al mondo della cultura, dell’informazione e della spiritualità.
Con gratitudine,

madre Maria Saveria Marra, priora, e comunità


clarisse del monastero Jesus, Mar y and Joseph
Windhoek, Namibia

30Days ci ha aiutato a camminare in questo mondo con la Chiesa

Windhoek, 16 gennaio 2010

Gentile signor Andreotti,
la salutiamo nel nuovo anno 2010 con ogni gratitudine verso il Signore e verso di lei!
La sua rivista 30Days, letta con grande interesse nella nostra comunità ormai da anni, ci è stata di grande aiuto per informarci, istruirci e crescere. Ci avete aiutato a camminare in questo mondo con la Chiesa, nostra madre, e anche con la nostra madre umanità.
Grazie infinite per l’incoraggiamento che dà a tutte noi contemplative degli ordini di clausura.
In unione con lei in Cristo nostro Signore e nella nostra Madre benedetta,

suor Maria Clara e tutte le sorelle


carmelitane scalze del Monastero di Santa Teresa y San José
L’Avana, Cuba

La preghiera delle carmelitane scalze a Cuba

L’Avana, 25 gennaio 2010

Sia lodato Gesù Cristo!
Stimato signor Andreotti,
dalla lontana, ma vicina Cuba, la salutiamo con molto affetto e gratitudine, assicurandole il nostro ricordo nella preghiera.
Da tempo avevamo intenzione di scriverle per ringraziarla per il gran bene che Dio fa tramite lei, per la sua dedizione e quella di tutti i suoi collaboratori della tanto apprezzata rivista 30Días, che ci arriva e che leggiamo con molto interesse. Vogliamo dirle un grande: «Dio la ricompensi!». Sappia che a Cuba ci sono quattordici carmelitane scalze che la sostengono con la loro preghiera, con molta gratitudine.
È veramente una rivista preziosa per il suo contenuto e ci piace molto la sezione in cui pubblica i ringraziamenti che riceve da tanti luoghi diversi: ora ci uniamo anche noi.
Gesù Cristo, l’amico fedele, continui a sostenerla e la nostra Regina e Bellezza del Carmelo la porti sempre nel più profondo del suo cuore,

le sue sorelle e figlie, carmelitane scalze


Clarisse del monastero Holy Family
San José de Buenavista, Antique, Filippine

Abbiamo ricevuto 30Days con gioia e gratitudine

San José de Buenavista, 1° febbraio 2010

Gentile signor Giulio Andreotti,
saluti di pace e bene!
Abbiamo ricevuto con grande gioia e gratitudine la rivista 30Days in the Church and in the world. Rendiamo grazie a Dio per la sua generosa beneficenza.
Abbiamo letto con gioia e interesse gli articoli che ci informano su quanto succede nella Chiesa e nel mondo. Li apprezziamo moltissimo.
La ringraziamo di cuore e chiediamo a nostro Signore che le renda merito con abbondanza di grazie. Il buon Dio, per intercessione di santa Chiara, benedica sempre la sua vita, il suo lavoro e la ricompensi per tutto il bene che fa per la Chiesa e il mondo.
Con i migliori auguri e la promessa di ferventi preghiere per lei, la salutiamo con amicizia e gratitudine.
Dio la benedica.
Con grande riconoscenza in Cristo,

suor Christine O. Goneda, osc, superiora


padri benedettini dell’abbazia san Martino delle scale
San Martino delle Scale, Palermo

Chi prega si salva per i giovani della parrocchia

San Martino delle Scale, 5 febbraio 2010

Stimatissimo senatore Giulio Andreotti,
pace e gioia nel Signore.
Sono don Bernardo Maria Velardi, un monaco benedettino dell’abbazia di San Martino delle Scale a Palermo.
Ho letto con piacere la rivista 30Giorni e ho visto articoli estremamente interessanti. Grazie di questo bel servizio che rendete alla Chiesa e al mondo.
Sarebbe possibile ricevere alcune copie di Chi prega si salva per poterle distribuire ai miei giovani di San Martino? Hanno purtroppo poche risorse e poco lavoro per vivere. Queste copie mi servirebbero per poterli avvicinare di più a Dio e alla Chiesa con la preghiera, elemento fondamentale della nostra vita. Le sarei molto grato di questo, stimatissimo signor senatore.
Questo gruppo di giovani vorrebbe andare a Madrid con papa Benedetto XVI nel 2011 per la Giornata della gioventù: speriamo di potercela fare.
Grazie di cuore, signor Giulio. La ricorderemo sempre al Signore nelle nostre preghiere: pregheremo per lei, per la sua salute e per il bene che ha fatto all’Italia e al mondo.
Un devoto saluto di pace nel nome di san Benedetto e di tutti i santi monaci cui lei è molto legato.
Pace e gioia nel Signore.
In fede,

don Bernardo Maria Velardi, osb


clarisse del monastero di cochabamba
Cochabamba, Bolivia

Il piccolo libro Quien reza se salva, per aiutare i giovani che vengono a trovarci

Cochabamba, 16 febbraio 2010

Stimato senatore Giulio Andreotti,
pace e bene!
Aspettiamo con gioia la rivista.
Ogni volta che riceviamo la rivista, diciamo: «Dobbiamo scrivere» per ringraziarla della grande generosità nell’inviarcela, dato che aspettiamo di leggerla con entusiasmo.
Esprimiamo il nostro sincero ringraziamento chiedendo al Signore che il suo cuore generoso sia colmato di amore divino e implorando la protezione della Vergine Santissima.
La rivista ci offre articoli di qualità per la nostra vita contemplativa e un’adeguata informazione, utile e attuale, sulla Chiesa e sul mondo. Le saremmo molto grate se potesse cortesemente inviarci alcune copie del piccolo libro Quien reza se salva, per poter aiutare i giovani che vengono a trovarci e che desiderano sapere qualcosa di più su Dio.
Il Signore la benedica sempre. Conti sulle nostre preghiere.
Fraternamente,

le suore clarisse






Lettura spirituale/35


Il brano di sant’Ambrogio tratto dal De Isaac vel anima 3, 10 a commento del Cantico dei Cantici 1, 3-4 – «Propterea adulescentulae dilexerunt te. Adtrahe nos: post odorem unguentorum tuorum curramus / Per questo le giovinette ti hanno amato. Attiraci, corriamo dietro alla fragranza dei tuoi profumi» – ricorda un passo del diario della piccola Teresa di Gesù Bambino, anche lei dottore della Chiesa, come il santo vescovo di Milano: «Alle anime semplici non servono mezzi complicati: poiché io sono tra queste, un mattino, durante il ringraziamento, Gesù mi ha dato un mezzo semplice per compiere la mia missione. Mi ha fatto capire questa parola del Cantico: “Attirami, noi correremo all’effluvio dei tuoi profumi” (Ct 1, 4). O Gesù, dunque non è nemmeno necessario dire: Attirando me, attira le anime che amo. Questa semplice parola: “Attirami” basta» (Teresa di Lisieux, Storia di un’anima. Manoscritti di santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo).
Se si confronta il brano di Ambrogio con quello di Teresina si noterà come la stessa preghiera destata dalla stessa attrattiva di grazia presenta sfumature diverse, suggerite dalla diversità di traduzione del versetto del Cantico dei Cantici. Ambrogio dice: «Buona è l’anima che prega non solo per sé, ma per tutte! Attiraci». Teresina (come Dante quando descrive i primi discepoli che corrono dietro a Francesco, Paradiso XI, 76-84) sottolinea che basta che un’anima sia attratta perché, per quel riflesso di grazia, altre corrano dietro.


Adtrahe nos
Attiraci

Propterea, inquit, adulescentulae dilexerunt te.
Per questo, dice, le giovinette ti hanno amato.

Adtrahe nos: post odorem unguentorum tuorum curramus.
Attiraci: e noi correremo dietro il profumo dei tuoi unguenti.

Bona quidem prudentia, sed dulcis misericordia;
Perché la prudenza è buona, ma la misericordia è dolce;

illam enim pauci adsequuntur, haec ad omnes pervenit.
infatti la prima pochi riescono a raggiungerla, mentre la seconda arriva a tutti.

Propter hanc, inquit, indulgentiam tuam diligunt te animae renovatae spiritu. [...]
Grazie a questa tua indulgenza, dice, le anime rinnovate dallo Spirito ti amano. [...]

Et ideo et ista festinat ad verbum et rogat ut adtrahatur,
E perciò anche quest’anima si affretta verso il Verbo e prega di essere attratta,

ne forte derelinquatur,
affinché non le succeda di essere abbandonata,

quia currit Dei verbum et non est adligatum.
perché il Verbo di Dio corre e non è legato.

Denique exultat tamquam gigans ad currendam viam
Ancora: esulta come un gigante che percorre la strada

et, quia egressus eius a summo caelo et occursus eius ad summum eius,
e, poiché esce da un estremo del cielo e la sua corsa raggiunge l’altro estremo,

videns se inparem tantae velocitati dicit: Adtrahe nos.
[l’anima] vedendosi impari a tanta velocità dice: Attiraci.

Bona anima, quae non pro se sola, sed pro omnibus rogat! Adtrahe, inquit, nos.
Buona è l’anima che prega non solo per sé, ma per tutte! Per questo dice Attiraci.

Habemus enim cupiditatem sequendi, quam unguentorum tuorum inspirat gratia:
Abbiamo infatti il desiderio di seguire, ce lo ispira la grazia dei tuoi profumi:

sed quia cursus tuos aequare non possumus,
ma poiché non possiamo eguagliare la tua corsa,

adtrahe nos, ut auxilio tuo fultae vestigiis tuis possimus insistere.
attiraci, affinché, sorrette dal tuo aiuto, possiamo calcare le tue orme.

Si enim tu adtraxeris, curremus et nos et spiritalia velocitatis flabra capiemus.
Se infatti tu ci attirerai, correremo anche noi e afferreremo i soffi spirituali della velocità.

Et deponitur enim sarcina, quibus manus tua fulcro est,
Infatti, a coloro per i quali la tua mano è sostegno viene anche tolto il peso,

et oleum tuum infunditur, quo curatus est ille qui a latronibus vulneratus est.
e viene versato il tuo olio con il quale fu curato colui che fu ferito dai briganti.

Ac ne inpudens tibi videatur quod ait: Adtrahe nos,
E affinché non ti sembri sfrontato che si dica: Attiraci,

audi dicentem: Venite ad me omnes qui laboratis et onerati estis, et ego vos reficiam.
ascolta Colui che dice: Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò.

Vides quod libenter nos adtrahat, ne remaneamus sequentes.
Vedi come ci attrae volentieri, affinché non restiamo indietro nel seguirlo.






LETTERE DAI SEMINARI


Università Santo Tomás de Aquino
Junín, Buenos Aires, Argentina

In 30Días si leggono documenti preziosi per la fede

Junín, 4 gennaio 2010

Gentile direttore Andreotti,
il mio nome è Franco Dasilva, sono della città di Junín, nella provincia di Buenos Aires. Tempo fa, visitando un istituto religioso, ho conosciuto la sua rivista. In realtà vi si leggono, più che semplici articoli, documenti preziosi per la fede. È molto importante che, a partire dalla centralità nel mistero di Cristo, i vari articoli si riferiscano incessantemente ai diversi temi che coinvolgono tutta la realtà. Questa sì che è una grande virtù cristiana e letteraria.
Studio per la licenza in Filosofia all’Università Santo Tomás de Aquino, grazie a Dio con una borsa di studio. Do lezioni di sostegno scolastico a ventitré alunni di diverse scuole che vengono a casa mia durante tutto l’anno. Se le comunico queste notizie personali, è semplicemente perché vorrei che sapesse che la richiesta che sto per farle non ha il solo obiettivo di arricchire la mia biblioteca.
Le chiedo di poter avere un abbonamento alla sua rivista, per quest’anno, pur non disponendo del denaro necessario a tale scopo. Solo se è possibile, le chiedo di fare questa eccezione e le garantisco che la rivista sarà utilizzata al massimo nei miei diversi compiti.
Se questo non fosse possibile, e sarebbe comprensibile, l’essermi messo in contatto con voi è già un passo avanti.
Un abbraccio, buon anno nuovo,

Franco Dasilva


Arcivescovado di Lomé
Lomé, Togo

Qui prie sauve son âme per la preghiera quotidiana

Lomé, 25 gennaio 2010

Ogni bene a voi e sia lodato Gesù Cristo.
Vi scrivo per comunicarvi e testimoniarvi la mia profonda gratitudine per i libri Qui prie sauve son âme che ho ricevuto e che ora condivido con grande gioia. Sono molto utili per la preghiera quotidiana e mi aiuteranno a far pregare i più piccoli o i cristiani convertiti da poco… Sono un tesoro! Spero di ricevere presto il prossimo numero della vostra rivista.
Il Signore vi benedica e vi conceda sempre i mezzi per la vostra missione.
In unione di preghiera,

Moïse Agbégnon Koumondji, seminarista


SEMINARIO SAVERIANO
Londrina, Paraná, Brasile

30Giorni in portoghese per i nostri seminaristi

Londrina, 24 febbraio 2010

Carissima redazione,
siamo sei padri missionari saveriani e lavoriamo nel seminario dove stiamo formando futuri missionari brasiliani. La rivista, graditissima, ci giunge in italiano ma i seminaristi non conoscono questa lingua. Così, se fosse possibile, desidereremmo ricevere la rivista 30Giorni in portoghese.
Grazie e il Signore vi benedica,

i missionari saveriani di Londrina


SEMINARIO MAGGIORE INTERDIOCESANO JEAN PAUL II
Lomé, Togo

Qui prie sauve son âme per i bambini del catechismo

Lomé, 14 febbraio 2010

Ciao, sono un seminarista del Togo, mi chiamo Francis Agbokou. Sono molto contento di aver letto il piccolo libro Qui prie sauve son âme. Gradirei averne delle copie con le quali potrei aiutare i bambini a imparare il catechismo. Sarò davvero contento di averle. Fatemi ribadire la mia gioia per aver letto quel libro.

Francis Agbokou

Lomé, 9 marzo 2010

Grazie infinitamente per il pacchetto contenente i piccoli libri Qui prie sauve son âme. L’ho ricevuto con grande gioia ed è stata una grande, reale e gradita sorpresa. Non sono il solo ad apprezzare la sintesi e la precisione di una tale opera che faciliterà molto il lavoro ai giovani catecumeni. Desidero chiedervi se poteste inviarmi anche la rivista, se non avete niente in contrario.
Una volta ancora permettetemi di dirvi la mia sincera gratitudine. Dio saprà ricompensare la vostra bella opera.

Francis Agbokou


ROSETTANI E STORTINI
Macerata, Italia

Abbiamo regalato ai seminaristi Chi prega si salva in cinese

Macerata, 3 marzo 2010

Gentile redazione,
abbiamo regalato il vostro libretto Chi prega si salva in cinese al seminario Redemptoris Mater di Macerata, nato per l’evangelizzazione della Cina (per seguire le orme di Matteo Ricci, maceratese). Pensiamo che farebbe loro piacere conoscervi attraverso qualche numero di 30Giorni.
Saluti,

Rosella Rosettani e Valter Stortini






LA POSTA DEL DIRETTORE


San Fernando del Valle de Catamarca, Argentina

Sono tanti i motivi per ringraziare

Catamarca,17 febbraio 2010

Caro signor direttore,
ho il piacere di rivolgermi a lei per ringraziarla dell’invio della rivista 30Giorni e contemporaneamente delle pubblicazioni Sulla Risurrezione di Gesù Cristo, di Heinrich Schlier e il Credo del Popolo di Dio di Paolo VI.
Grazie per questo servizio della buona stampa. Per l’articolo Se tutto è grazia non c’è più grazia, del cardinale Georges Cottier, op, e l’intervista al cardinale Godfried Danneels, primate del Belgio. Così come per il reportage di Gianni Valente sulla Tunisia e la lettura spirituale presa da sant’Ambrogio.
Insomma, sono tanti i motivi per ringraziarla sinceramente.
I miei rispettosi saluti,

Carlos Cesar Sosa


CHIESA DI SAN FILIPPO NERI
L’Avana, Cuba

Un aiuto per riparare la chiesa di San Filippo Neri

L’Avana, 23 febbraio 2010

Stimato signor Giulio Andreotti,
ho il piacere di rivolgermi a lei innanzitutto per ringraziarla per l’encomiabile lavoro che realizza alla guida della rivista 30Días che, con serietà e precisione, contribuisce a diffondere nel mondo il vero volto della Chiesa cattolica. Vorrei inoltre esprimerle riconoscenza per la generosità che la caratterizza e che senz’altro sarà ricompensata dal Signore.
Di questa sovrabbondanza di altruismo sta beneficiando, già da qualche anno, la comunità cristiana di San Filippo Neri, incastonata in un posto nascosto della geografia dell’arcidiocesi di L’Avana a Cuba. La rivista viene conservata nella biblioteca del Praesidium della Legione di Maria che è nella nostra comunità e del quale si servono non solo i fratelli legionari ma anche tutti gli altri fratelli della comunità, come pure molte altre persone che non sono membri della Chiesa. Sarebbe per noi molto utile continuare a ricevere gratuitamente la rivista, perché con questa ci teniamo al corrente di quanto accade nella Chiesa e nel mondo. Se possibile, inviateci alcune copie del libretto Quien reza se salva da utilizzare come compendio di preghiera nel catecumenato di giovani e adulti. Colgo questa occasione di contatto con voi per chiedere un aiuto nella ristrutturazione della chiesa della mia città. La chiesa, che è l’unica a Cuba dedicata a san Filippo Neri, da quasi cinque anni è in un grave processo di deterioramento. Ha il tetto parzialmente distrutto, le porte in uno stato deplorevole di abbandono, il campanile pericolosamente danneggiato e le tre campane completamente rotte… Facciamo appello alla generosità dei lettori di 30Días affinché con i loro modesti contributi ci aiutino a riparare la nostra chiesa; in particolare rivolgiamo questo appello alla Chiesa di Roma di cui san Filippo è patrono e a quella di Firenze, città natale del santo. Rinnovandole il nostro ringraziamento, mi congedo da lei assicurandole la nostra preghiera costante. Il Signore la benedica,

Benito Luis Espinosa Cheo

Per contattare il nostro amico Benito Luis Espinosa Cheo,
Chiesa di San Filippo Neri, calle 8, n.15 e /11 e 13, San Felipe, Quivicán, L’Avana, Cuba cap. 34380 – tel. 005352674190






LETTERE DALLE MISSIONI


Padre Walter Tonelotto con il cardinale Joseph Zen Ze-kiun

Padre Walter Tonelotto con il cardinale Joseph Zen Ze-kiun

MISSIONARI SCALABRINIANI
New York City, New York, Stati Uniti

Centocinquanta Chi prega si salva per i nuovi battezzati cinesi di New York

New York, 18 febbraio 2010

Carissimo senatore Andreotti,
sono un missionario scalabriniano a New York e, dopo tre anni di missione in Haiti, ora mi trovo da quattro anni nella Cina... di New York. La mia parrocchia fu costruita dagli italiani emigrati e ora è una delle due chiese cinesi nella Chinatown di New York, e l’unica formata quasi esclusivamente dagli emigrati di Fujou.
Da tanti anni seguo con interesse la vostra rivista, ma con grande gioia ho “divorato” l’ultimo numero sulla Cina. Amo e apprezzo molto i cattolici cinesi. Abbiamo quasi 150 battesimi di adulti ogni anno, divisi nelle tre festività di Natale, Pasqua e Assunzione (forse la cifra più alta di convertiti di qualsiasi chiesa cinese al mondo). Il padre Guazhong Ruan si è integrato molto bene nella cultura americana e sta facendo un lavoro ammirevole.
Mi farebbe un grande piacere se poteste inviarmi almeno 150 libretti Chi prega si salva in cinese, che vorrei dare in regalo ai nuovi battezzati. Se poi poteste mandarmene 1.500, allora li darò anche a tutta la mia comunità cattolica cinese di New York.
Un grazie sincero,

padre Walter Tonelotto, cs


DIOCESI DI MAKENI
Makeni, Sierra Leone

La Buona Novella attraverso 30Days

Makeni, 8 dicembre 2009
Cari amici di 30Giorni nella Chiesa e nel mondo,
saluti dalla parrocchia dello Spirito Santo della città di Makeni, nell’omonima diocesi, in Sierra Leone. Sono padre Henry Magbity, sacerdote diocesano e cappellano ospedaliero e carcerario.
Desidero ringraziarvi di tutto cuore per l’impareggiabile rivista 30Days, che leggo da tempo e che mi ha offerto notizie preziose sulla Chiesa e sull’umanità intera. E questo grazie al vescovo ordinario della diocesi di Makeni, Giorgio Biguzzi, che ha introdotto in diocesi questa rivista, «che si fa sempre leggere volentieri», mettendola a disposizione di tutti, religiosi, sacerdoti e fedeli.
È straordinario vedere quanto piacere e incoraggiamento ricevano i reclusi, i fratelli e le sorelle malate a cui faccio visita dal messaggio che porto loro e che attingo dalla rivista 30Days.
Spero di inviarvi quanto prima alcuni articoli e foto sulle mie visite e sulla diffusione della Buona Novella. 30Giorni è Buona Novella nell’assistenza ai malati e ai carcerati.
Vi ringrazio e Dio vi benedica.
In Cristo,

padre Henry Magbity


CHIESA DI SAN BERNARDINO DA SIENA
Roma

Chi prega si salva in cinese è una cosa molto bella, soprattutto per la comunità cinese in Italia

Roma, 23 febbraio 2010

Gentili signori,
la pace sia con voi! Spero che stiate bene.
Sono un sacerdote, vicecappellano della comunità cattolica cinese di Roma. Leggo spesso il vostro sito internet e la vostra rivista 30Giorni. Apprezzo tanto il vostro servizio.
Ieri, visitando il vostro sito, ho appreso che avete stampato il libretto di preghiere Chi prega si salva in cinese. Penso che questa sia una cosa molto bella, soprattutto per la comunità cinese in Italia. Siccome servo i fratelli cinesi che vivono a Roma, vorrei chiedervi una cortesia: potreste inviarmi un po’ di questi libretti come omaggio, perché ci servono per la nostra chiesa? Attendo la vostra risposta.
Un cordiale saluto,

padre Giuseppe Zhang


CENTRO VOCAZIONALE SALESIANO SAINT JOSEPH
Khartoum, Sudan

Tradurremo Chi prega si salva in lingua araba e nelle lingue locali

Khartoum, 16 febbraio 2010

Grazie infinite. Ho ricevuto oggi Chi prega si salva. Lo tradurremo in lingua araba e nelle lingue locali. Si spera che tra l’inglese, l’arabo e le lingue locali, si attivino i gruppi di preghiera e si accresca il desiderio di dialogare col Padre. Vi ringrazio specialmente per la “parte” finanziaria e ringrazio anche il senatore Giulio Andreotti per la sua iniziativa e disponibilità nel comunicare il bene.
Grazie e che il Signore benedica i vostri progetti di bene,

padre Ernesto De Gaspari, sdb


Parrocchia cristo re
Lomé, Togo

Qui prie sauve son âme per i catecumeni

Lomé, 4 marzo 2010

Cari fratelli,
sia lodato Gesù Cristo.
Sono padre Henri Joël Ekoue-Totou, vicario nella parrocchia Cristo Re. Sono l’incaricato della catechesi, dunque dei catecumeni. Per interessarli ancora di più all’insegnamento e alle preghiere della Chiesa, desidero chiedervi di inviarmi una cinquantina di Qui prie sauve son âme.
Sperando in una vostra risposta favorevole, vi auguro un buon tempo quaresimale. A presto,

padre Henri Joël Ekoue-Totou


Parrocchia Notre Dame des Douleurs
Samsun, Turchia

Chi prega si salva in turco

Samsun, 3 marzo 2010

Spettabile direzione,
sono don Giuliano Lonati, sacerdote fidei donum della diocesi di Milano, collaboro con monsignor Luigi Padovese, vicario apostolico dell’Anatolia.
Chiedo, se possibile, una copia in lingua italiana o francese di Chi prega si salva. Vorremmo tentarne la traduzione in turco. Resto in attesa dei libretti con le disposizioni per il loro pagamento.
Approfitto per dire che ricevo regolarmente la rivista 30Giorni che non solo è bellissima ma è anche di ristoro. In terra islamica è quasi un balsamo... Grazie!

don Giuliano

Samsun, 10 marzo 2010

... Ho ritirato proprio in questo momento i libretti. Ringrazio infinitamente... Per la traduzione ci metteremo in moto quanto prima. Approfitto per gli auguri di Pasqua. Ricordiamoci nella preghiera,

don Giuliano


Diocesi di ambositra
Ambositra, Madagascar

30Giorni insiste sulla necessità della grazia

Ambositra, 9 marzo 2010

Gentile direttore, senatore Giulio Andreotti e redazione,
complimenti per la vostra rivista. Quel che mi interessa in essa è un po’ tutto, ma soprattutto quell’insistenza sulla necessità della grazia, seguendo in questo la tradizione generale della Chiesa e di sant’Agostino, che ne dimostrò la necessità in modo insuperabile.
Intanto oggi si sta diventando pelagiani e ancora qualcosa di più: pagani che non confidano in Dio, ma nella propria carne, le cui ferite fin dalla nascita ci son ben note e ci fanno piangere di continuo di vergogna, per condurci infine alla perdizione.
Sono un missionario gesuita che lavora da più di quarant’anni nella diocesi di Ambositra, nel centro del Madagascar, sugli altipiani.
Non volendomi privare del godimento di leggere la vostra rivista e non avendo i soldi per un abbonamento, che qualcuno mi aveva donato, vi prego di mandarmela in omaggio.
Se poteste raccogliere tutte quelle citazioni tratte dai concili africani e che avete riportato sulla vostra rivista, raggruppandole insieme e facendone un piccolo libro, certamente ci fareste un gran bene,

padre Antonino Cataldo




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