Rubriche
tratto dal n.04 - 2010


LA POSTA DEL DIRETTORE


Arcivescovado maronita di Damasco
Damasco, Siria

Un anno colmo di grazie e benedizioni

Damasco, 9 marzo 2010

Signor direttore,
che l’anno giubilare colmi la famiglia di 30Giorni di grazie e benedizioni in segno di riconoscenza per la nobile missione di evangelizzazione, di informazione e di contatto tra i cristiani del mondo intero.

monsignor Samir Nassar, arcivescovo maronita di Damasco


Arcidiocesi di tolosa
Blagnac, Francia

Chi prega si salva e il pellegrinaggio alla Sindone

Blagnac, 10 aprile 2010

Egregio signore,
tempo fa ho ricevuto una copia del libretto Qui prie sauve son âme. È stato molto utile, poiché l’ho prestato a giovani che volevano imparare alcune preghiere della tradizione cattolica.
Avrò la gioia di accompagnare un gruppo di ragazzi a Torino, il 12 maggio 2010, per venerare la Sacra Sindone. Mi sono dunque ricordato di questo libro di preghiere, e ho pensato che sarebbe un ottimo compagno di pellegrinaggio.
Mi permetto di chiederle di inviarcene venti copie, se possibile (diciannove in francese e una in inglese). Ringrazio di cuore per la sua cortese attenzione, ricambiandola con la mia preghiera e la santa messa.
Con cordiali auguri di Santa Pasqua del Signore,

padre Nilson Leal de Sá


INDIA
Jammu, Jammu & Kashmir

30Days in Kashmir

Jammu, 3 aprile 2010

Signore,
auguri di buona Pasqua dallo Jammu e Kashmir.
È stato per me un grande piacere leggere 30Days. È semplicemente fantastico.
Vorrei ricevere la rivista. Collaboro infatti con i quotidiani più importanti del mio Stato su temi riguardanti il cattolicesimo, per far conoscere alla gente (in maggioranza musulmana) gli insegnamenti di Cristo. Dal 1990, anno in cui insieme ad altri appartenenti a minoranze religiose fui costretto ad abbandonare la valle del Kashmir per la minaccia dei terroristi islamici, ho scritto circa cinquemila interventi su questo genere di argomenti. Mi sono convertito al cattolicesimo nel 1984.
Se fosse possibile, vorrei ricevere la rivista in omaggio, perché non sono in grado di pagarla in quanto rifugiato, anche se nel mio stesso Paese. Mi aiuterebbe a tenermi aggiornato. Il mio unico scopo nella vita è glorificare il Signore.
Con i miei più sentiti saluti personali, sinceramente suo in Cristo,

Predhuman K. Joseph Dhar






LETTERE DAI MONASTERI


agostiniane del monastero di modigliana
Modigliana, Forlì-Cesena

Un grazie per l’affetto che ci dimostrate

Modigliana,14 gennaio 2010

Egregi signori,
pace e bene dalle monache del monastero agostiniano di Modigliana. Io e le mie consorelle siamo liete, ma soprattutto grate a voi tutti e in particolare al senatore Andreotti che stimiamo grandemente, per l’invio gratuito di 30Giorni al nostro monastero.
Non possiamo che unirci al coro di apprezzamenti che vi pervengono dai vari monasteri e ringraziarvi sentitamente per l’affetto che ci dimostrate.
Volevamo segnalarvi quanto sia stato illuminante il n.10/11 del 2009 della vostra rivista per i temi fondamentali trattati e vorremmo che anche le nostre consorelle del monastero filiale di Tabalong, a Dauis, nelle Filippine, condividessero le opinioni dei vostri redattori.
Abbiamo scoperto con gioia che pubblicate anche un’edizione in inglese, pertanto vi saremmo molto grate se poteste inviare loro una copia in tale lingua.
Confidando nella vostra generosità, ricevete gli auguri più sinceri di ogni bene materiale e spirituale e i nostri più vivi ringraziamenti.
Distinti saluti,

madre Nazarena Linari, priora


Carmelitane scalze di Culiacán
Culiacán, Sinaloa, Messico

Ringraziamo in ritardo, ma di cuore

Culiacán, 26 febbraio 2010

Signor direttore Giulio Andreotti,
ringraziamo Dio in Gesù Cristo nostro Signore e nello Spirito Santo, per la grazia di poterle scrivere per ringraziarla infinitamente della rivista che ci inviate gratuitamente. Ci scusiamo per non averlo fatto prima, ma volevamo farlo con il permesso della madre superiora. Ringraziamento in ritardo, quindi, ma di cuore. Da parte della madre superiora e delle mie consorelle, le mandiamo un caloroso e affettuoso saluto con preghiere per lei e per tutti i suoi collaboratori.
Siamo consapevoli della nostra responsabilità nella Chiesa e nel mondo di oggi. Questa responsabilità è un dono di Dio per noi e per voi. Ricevete quindi la nostra umile preghiera, i nostri sacrifici e lavori: Dio vi ricompensi.
Le chiediamo di pregare per la nostra comunità di Culiacán. E di nuovo ci scusiamo per il ritardo.
Fraternamente, dal nostro Carmelo, preghiamo. Molte grazie,

suor María Magdalena de la Madre de Dios, ocd


carmelitane scalze di Lugo
Lugo, Spagna

La nostra fondatrice ha seguito la piccola via di santa Teresina

Lugo, 8 marzo 2010

Carissimo direttore Giulio Andreotti,
prima di tutto desideriamo ringraziarla per l’invio della sua interessante rivista che ci piace moltissimo, tanto più per il fatto che non possiamo sottoscrivere alcun abbonamento: abbiamo infatti iniziato la causa di beatificazione della fondatrice, madre Margarita María, e la propaganda ci costa molto, per quanto la facciamo molto poveramente.
Vorremmo chiederle di far conoscere madre Margarita María attraverso la sua rivista e, a tale scopo, le inviamo il libretto che contiene un riassunto della sua vita, affinché possa estrarne ciò che le sembra opportuno. Ha seguito la piccola via di santa Teresina. Attraverso le sue poesie “intime” siamo venute a conoscenza delle sue grandi sofferenze, che nessuno poteva sospettare, vedendola, sempre dolce e sorridente, rallegrare tutte le feste.
Anche noi saremmo contente di conoscere la Storia di un pagliaccio.
Sperando che voglia scusarci, riceva anche il nostro ringraziamento. Il Signore nella sua infinita misericordia la colmi di grazie e benedizioni.
Molto unite nei cuori di Gesù e Maria,

le carmelitane scalze di Lugo


Clarisse del monastero di NÎmes
Nîmes, Francia

La preghiera, compagna potentissima e meravigliosa in qualunque situazione

Nîmes, 13 marzo 2010

Gentile signor Andreotti,
molte grazie per i libretti Qui prie sauve son âme. Proprio poco tempo fa, la madre badessa ha suggerito di dare uno di questi libretti a una nostra amica che entrava in ospedale per sottoporsi a un’operazione. Quando ha visto il titolo, la nostra amica ha detto: «Proprio quello di cui avevo bisogno…». Siamo rimaste molto colpite da quella frase e abbiamo compreso che c’è una sola cosa in grado di dare un conforto e un sostegno così intimo e profondo: la preghiera, compagna potentissima e meravigliosa in qualunque situazione ci si trovi. Pertanto, vi ringraziamo ancora una volta. Il nostro buon Signore, che dona tutte queste meravigliose grazie, accompagni lei e tutti i suoi collaboratori.
Nell’augurarvi un santissimo tempo di Quaresima, auspichiamo il ricordo reciproco in questo cammino di preparazione alla Pasqua, quando canteremo tutti: «Alleluia, è risorto..!».
Il nostro buon Signore vi ricompensi sempre.
Le vostre suore di Nîmes.

suor Ancilla


Clarisse del monastero santa clara
Jaén, Perù

Quien reza se salva: la sorpresa e la gioia perché non credevamo arrivasse così presto

Jaén, 17 marzo 2010

Stimato signor direttore della rivista 30Días,
qualche tempo fa le abbiamo scritto ringraziandola per la rivista che riceviamo puntualmente e che ci fa tanto del bene. Mille grazie.
Ora, con l’ultimo numero, ci è arrivato un catechismo (Chi prega si salva) in cinese e ci piacerebbe averlo in spagnolo. Potrebbe mandarcene alcune copie, visto che qui c’è ancora tanta ignoranza ma anche un grande desiderio di imparare?
La teniamo sempre presente nelle povere preghiere di questa comunità di clarisse di Jaén, in Perù.
La ringraziamo anticipatamente,

le suore clarisse

Jaén, 6 aprile 2010

Stimato signor Andreotti,
felice Pasqua di Risurrezione!
Abbiamo appena ricevuto i libretti Quien reza se salva; mille grazie! Non sa la sorpresa e la gioia che abbiamo provato nel riceverli perché non credevamo arrivassero così presto. Ne abbiamo già distribuiti alcuni e chi li riceve è molto contento. Speriamo un giorno di poter contraccambiare.
Sappia che è sempre presente nelle nostre preghiere e affidiamo a Dio la sua grande opera e il tanto bene che fa con la rivista. Piace moltissimo a tutte noi. Le rinnoviamo il nostro ringraziamento.
Unite nella preghiera,

le suore clarisse






Lettura spirituale/36


Riportiamo come lettura spirituale un brano del De paenitentia I, 7, 30-32 in cui sant’Ambrogio riecheggia la parabola evangelica dell’invito alle nozze fatto a storpi, ciechi e zoppi agli angoli delle strade perché disatteso dagli invitati ufficiali (Lc 14, 16-24 e Mt 22, 1-14), e l’episodio della donna affetta da emorragia che tocca la frangia del mantello di Gesù per poter essere sanata (Mt 9, 20-22).
È la santa Chiesa del Signore che sant’Ambrogio vede raffigurata sia negli storpi, ciechi e zoppi che non declinano certo l’invito a nozze, a differenza degli invitati ufficiali, e si muniscono dell’abito nuziale della grazia e della carità; sia nella donna ammalata che non presume certo di poter fare a meno del medico, ma anzi desidera raggiungere in ogni modo Gesù.
Papa Benedetto XVI, durante il volo verso Malta, meta del suo viaggio apostolico dal 17 al 18 aprile, ha detto: «So che Malta ama Cristo e ama la sua Chiesa che è il suo Corpo e sa che, anche se questo Corpo è ferito dai nostri peccati, il Signore tuttavia ama questa Chiesa, e il suo Vangelo è la vera forza che purifica e guarisce».
Come sant’Ambrogio nei personaggi del Vangelo, così il Papa intravede il senso del viaggio/naufragio di Paolo a Malta nella fede operante nella carità. «Malta festeggia 1.950 anni dal naufragio [di Paolo] […]. Dal naufragio, per Malta è nata la fortuna di avere la fede; così possiamo pensare anche noi che i naufragi della vita […] possono anche essere utili per nuovi inizi nella nostra vita […]. Io penso si possa sintetizzare l’essenziale del viaggio di Paolo con le parole che lui stesso ha riassunto alla fine della Lettera ai Galati: fede operante nella carità».


«Haec ergo ecclesia confitetur vulnera sua, haec curari cupit»
«Questa Chiesa confessa le sue ferite, questa Chiesa vuole essere curata»

«Mitte ergo ad exitus viarum et collige bonos et malos
«Manda dunque agli sbocchi delle strade, raccogli i buoni e i cattivi,

et debiles et caecos et clodos introduc in ecclesiam tuam [cfr. Lc 14, 21-23].
fa’ entrare nella tua Chiesa storpi, ciechi e zoppi.

Iube inpleatur domus tua,
Comanda di riempire la tua casa,

introduc omnes ad cenam tuam,
fa’ entrare tutti alla tua cena,

quia, quem tu vocaveris, dignum facies, si sequatur.
perché, se ti seguirà, ne renderai degno chi inviterai.

Ille sane reicitur, qui non habuerit vestem nuptialem [cfr. Mt 22, 11-14], hoc est amictum caritatis, velamen gratiae.
Viene naturalmente respinto chi non ha l’abito nuziale, cioè la veste della carità, il manto della grazia.

Mitte, inquam, ad universos. Non excusat ecclesia tua a cena tua [...].
Manda, ripeto, a invitare tutti. La tua Chiesa non declina l’invito alla tua cena [...].

Non dicit familia tua: “Sana sum, medicum non quaero”,
La tua famiglia non dice: “Sono sana, non ho bisogno del medico”,

sed dicit: “Sana me, Domine, et sanabor, salva me et salvabor” [Ger 17, 14].
ma dice: “Guariscimi, Signore, e sarò guarita, salvami, e sarò salvata”.

Denique ecclesiae tuae species est in illa,
Perciò la figura della tua Chiesa si trova in quella donna

quae accessit retro et tetigit fimbriam vestimenti tui,
che ti si accostò alle spalle e toccò la frangia della tua veste,

“dicens intra se, quia, si tetigero vestimentum eius, salva ero” [Mt 9, 20-21].
“dicendo fra sé: Se riuscirò a toccare la sua veste, sarò salva”.

Haec ergo ecclesia confitetur vulnera sua, haec curari cupit.
Questa Chiesa confessa le sue ferite, questa vuole essere curata.

Et tu quidem, Domine, omnes cupis sanare, sed non omnes curari volunt.
Anche tu, Signore, desideri guarire tutti; ma non tutti vogliono essere curati.

[...] Tu, Domine, aegrum te esse dicis
[...] Tu, Signore, dici di essere ammalato

et in minimo nostram sentis infirmitatem, dicens: “Et aeger eram et visitastis me” [Mt 25, 36]».
e nel più piccolo sperimenti la nostra infermità, dicendo: “Ero ammalato, e mi avete visitato”».






LETTERE DALLE MISSIONI


Padre Lino Pedercini con due suore che collaborano con lui nella missione di Kurada

Padre Lino Pedercini con due suore che collaborano con lui nella missione di Kurada

MISSIONE CATTOLICA DI SAINT PETER A KURADA
Alotau, Papua Nuova Guinea

Who prays is saved è un valido strumento di preghiera

Kurada, 5 aprile 2010

Caro senatore Giulio Andreotti,
saluti dalla lontana terra della Papua Nuova Guinea. Spero che questo messaggio trovi lei e tutti i suoi collaboratori in buona salute.
Le scriviamo per esprimerle la nostra gratitudine per la sua generosità e fedeltà nell’inviarci una rivista così bella e ricca di contenuti: 30Days in the Church and in the world. La nostra parrocchia è tagliata fuori da ogni mezzo di comunicazione: televisione, internet, ecc. Così la sua rivista è il mezzo attraverso il quale noi missionari possiamo essere informati circa la Chiesa e il mondo. Ci sentiamo uniti con tutti quelli che le scrivono e le esprimono la loro gratitudine.
Inoltre, la ringraziamo molto per il libro di preghiera Who prays is saved. Si è dimostrato un valido strumento di preghiera per i bambini della nostra parrocchia che lo usano regolarmente per la confessione e il catechismo. Le suore missionarie del Sacro Cuore di Gesù che lavorano con me sono contente di imparare le preghiere in latino e io sono felice di insegnargliele.
Grazie di nuovo per il suo servizio generoso nell’inviarci i libretti. La ricordiamo a Gesù nelle nostre preghiere quotidiane.
Con le ricche benedizioni di Dio,

padre Lino Pedercini, pime


diocesi di saltillo
Saltillo, Coahuila, Messico

30Días è uno strumento molto utile nella formazione dei giovani

Saltillo, 22 febbraio 2010

Carissimo in Cristo, signor Giulio Andreotti,
un saluto affettuoso e le mie più calorose felicitazioni per lei e per tutti i suoi collaboratori di 30Días, per il vostro straordinario apostolato della buona stampa: la sua rivista infatti fa tanto bene in molte parti del mondo.
Alcuni anni fa ricevevo 30Días: era distribuita da Raúl de la Garza, il quale purtroppo è morto. Che io sappia, non è più stata distribuita ai vari confratelli sacerdoti di questa diocesi di Saltillo, capitale dello Stato di Coahuila, in Messico.
Ma, con grande gioia, da un amico sacerdote abbonato ho saputo che la rivista, grazie a Dio, esiste ancora, cosa della quale dubitavo.
Per questo le chiedo se può inviarmela regolarmente per posta ordinaria. Ma, come lei ben sa, non si diventa sacerdoti per guadagnare denaro, e quello che si percepisce è molto poco. Perciò le propongo uno scambio: applicherò per lei dieci intenzioni di messa perché lei, a sua volta, le applichi per le intenzioni che vuole.
Sono assistente ecclesiastico emerito di pastorale giovanile e collaboro con l’attuale assistente diocesano del Cec (Círculo de estudiantes católicos, Circolo degli studenti cattolici); la rivista è per me uno strumento molto utile nella formazione integrale (soprattutto ecclesiale e spirituale) dei giovani, che ne hanno tanto bisogno.
In attesa della sua risposta, conti sulle mie preghiere per lei e per tutto il suo staff.
Suo servitore in Cristo Signore e Maria.

don Luis Rodríguez del Río


suore orsoline del sacro cuore di gesù agonizzante
Mkiwa, Tanzania

30Giorni è stata un’interessante e piacevole sorpresa

Mkiwa, 13 marzo 2010

Gentilissimo direttore,
di passaggio da Mkiwa, nella diocesi di Singida, in Tanzania, presso la missione delle suore orsoline del Sacro Cuore di Gesù Agonizzante, dove mi sono trattenuta per due mesi, ho trovato la vostra rivista che ho preso in mano più per passare il tempo che per altro. Non la conoscevo neppure, forse ne avevo solo sentito il nome.
È stata un’interessante e piacevole sorpresa, sia per la profondità degli articoli sia per la varietà degli argomenti trattati.
La superiora che me l’ha fatta conoscere, perché già lei l’apprezzava, l’aveva a sua volta ricevuta attraverso un amico, al quale perciò si sente molto riconoscente.
Dio benedica il vostro lavoro che fa tanto bene per accrescere la fede e per far avere notizie che in Tanzania sono così difficili da conoscere.

suor Rita Fiorillo


suore della Carità de Sainte Jeanne Antide Thouret
N’Djamena, Ciad

Grate per il prezioso servizio alla Chiesa e per la Chiesa

N’Djamena, 16 marzo 2010

Gentile redazione della rivista 30Giorni,
nel ringraziarvi di cuore per la vostra fedeltà nell’invio della rivista, vorrei chiedere la gentilezza di provvedere al cambiamento di indirizzo, poiché ora mi trovo nella capitale del Ciad, nella casa della comunità che svolge pure la funzione, per noi suore della Carità, di casa provinciale per i tre Paesi dell’Africa centrale: Ciad, Repubblica Centrafricana e Camerun.
Ci tengo a segnalarvi che la vostra rivista, con la sua ricchezza di contenuti, sarà a disposizione non solo della comunità locale ma anche di tutte le suore che trascorreranno periodi di formazione con la nostra comunità. Non solo: la rivista viene letta anche dagli ammalati e dai giovani sempre “assetati” di lettura.
Un grazie sentito anche a nome delle sorelle per la vostra opera nel mondo, che contribuisce a far chiarezza nella verità e aiuta ad amare di più la Chiesa di Gesù Cristo e il suo vicario in terra.
Con i saluti di tutte le sorelle auguriamo una bella festa di san Giuseppe e un santo cammino verso la Pasqua di Risurrezione.
Fraternamente,

suor Giovanna Francesca






LETTERE DAI SEMINARI


arcidiocesi di toledo
Toledo, Spagna

Vorrei regalare a due universitari cinesi Chi prega si salva nella loro lingua

Toledo, 18 marzo 2010

Vorrei regalare a due universitari cinesi il libretto Chi prega si salva tradotto nella loro lingua. Posso comprarne due copie in cinese e una in spagnolo senza dovermi abbonare alla rivista?
Grazie. Saluti,

Alejandro Holgado


SeminArio São Camilo
Iomerê, Santa Catarina, Brasile

Chi prega si salva nell’edizione inglese per alcuni alunni

Iomerê, 18 marzo 2010

Stimati signori,
abbiamo ricevuto il n. 12 della vostra prestigiosa rivista e ringraziamo vivamente. Ci permettiamo di chiedere: continuerete a inviarcela?
Qui ci sono alcuni alunni molto interessati all’edizione in inglese del libretto Chi prega si salva. In futuro infatti dovranno lavorare in Paesi di lingua inglese. Potreste inviarcene qualche copia?
Chiediamo le vostre buone preghiere per il nostro seminario. È una casa piccola che lotta per sopravvivere. Pregate per noi.
Molto grati, rispettosamente,

padre Carlos Alberto Pigatto


seminario Salesiano don bosco
Ibadan, Nigeria

30Giorni fa un bene grandissimo alla nostra casa di formazione

Ibadan, 19 marzo 2010

Cari amici,
tanti saluti dall’Africa e dai salesiani del seminario Don Bosco di Ibadan, in Nigeria.
Vi ringrazio tanto per la vostra rivista: fa un bene grandissimo nella nostra casa di formazione.
Io sono il direttore del nostro seminario salesiano. Abbiamo bisogno di un aiuto economico. Vi chiedo se potete aiutarci, ad esempio “sponsorizzando” uno dei nostri confratelli tra i giovani studenti. Spero di avere una vostra gentile risposta alla mia richiesta.
Al momento nella nostra casa di formazione ci sono ventinove giovani seminaristi.
Le spese di un anno scolastico per un seminarista sono di 1.722,89 euro.
Di nuovo tante grazie e che Dio vi benedica.
Vi offro con affetto la preghiera dei miei giovani in formazione e la mia.

padre Isaiah Torres Gonzalez, sdb

In relazione alla sua richiesta, abbiamo il piacere di informarla che l’associazione “Piccola via onlus” intende farsi carico di una borsa di studio da destinare a un seminarista del seminario salesiano di Ibadan in Nigeria.
La salutiamo cordialmente,

la redazione


Parrocchia saintJoseph
Agbodrafo, Togo

Grazie per questo vostro servizio così utile alla Chiesa

Agbodrafo, 7 aprile 2010

Buongiorno, cari fratelli e sorelle in Cristo,
vi saluto nella gioia di Cristo risorto. Sono Olivier Johannes Adjigbe e ho avuto il piacere di leggere alcuni articoli della vostra rivista grazie a un amico presso il seminario maggiore Jean-Paul II a Lomé, dove anch’io studio per la mia formazione. A proposito di questo, desidero chiedervi come gesto di carità alcuni strumenti per aiutare i giovani della mia parrocchia a scoprire il gusto della preghiera.
Vi ringrazio di cuore per questo servizio così utile che fate alla Chiesa, assicurandovi anche la mia prossimità spirituale. Che il Signore stesso sia la vostra forza e la vostra ricompensa.

Olivier Johannes Adjigbe




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