Rubriche
tratto dal n.11 - 2010


LA POSTA DEL DIRETTORE


Dal 5 al 7 novembre 2010 si è svolta a Sofia la riunione annuale dei vescovi orientali cattolici d’Europa, in occasione della celebrazione del centocinquantesimo  anniversario dall’unione della Chiesa cattolica orientale di Bulgaria con Roma. Immagine della cerimonia di chiusura dei lavori nella Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine a Sofia, il 7 novembre 2010

Dal 5 al 7 novembre 2010 si è svolta a Sofia la riunione annuale dei vescovi orientali cattolici d’Europa, in occasione della celebrazione del centocinquantesimo anniversario dall’unione della Chiesa cattolica orientale di Bulgaria con Roma. Immagine della cerimonia di chiusura dei lavori nella Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine a Sofia, il 7 novembre 2010

Chiesa cattolica di rito bizantino-slavo
Negli anni 1859-1861 alcuni membri della Chiesa ortodossa bulgara chiesero l’unione con Roma. Papa Pio IX accettò la loro richiesta e, l’8 aprile 1861, egli stesso ordinò arcivescovo l’archimandrita Joseph Sokolsky. Nel 1926 fu istituito un esarcato apostolico per i fedeli cattolici di rito bizantino. Al termine del 2004 l’esarcato apostolico di Sofia contava circa diecimila battezzati in ventuno parrocchie, assistiti da cinque sacerdoti eparchiali e sedici religiosi, con altri diciassette religiosi e quarantuno religiose.
 È attualmente retto da sua eccellenza monsignor Christo Proykov.


chiesa cattolica di rito bizantino-slavo
Sofia, Bulgaria

Centocinquant’anni della Chiesa cattolica di rito bizantino-slavo in Bulgaria

Sofia, 2 novembre 2010

Spettabile redazione della rivista 30Giorni,
ho il grande onore di contattarvi. Vi scrivo con tutta la sincerità di un lettore straniero che ha avuto modo di attingere di tanto in tanto alle vostre pubblicazioni e che ha sempre trovato aiuto per una riflessione più attenta.
Mi permetto di inviarvi del materiale che riguarda un anniversario modesto: i centocinquant’anni di una Chiesa altrettanto modesta e piccola, ma che ha compiuto un suo percorso e ha fatto l’esperienza di confrontarsi con altri cristiani, con le istituzioni pubbliche, con il regime ateo del comunismo e oggi, dopo centocinquant’anni, può permettersi il lusso di festeggiare con la testa alta, fiera del suo passato e del suo presente.
Nel press release in varie lingue che allego, preparato in collaborazione con l’ufficio stampa del Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa), invio in breve tutte le informazioni circa i festeggiamenti e i lavori che si terranno durante la celebrazione del nostro centocinquantesimo anniversario.
Sarò di nuovo onorato di inviarvi altro materiale di chiarimento e fotografico, per una eventuale pubblicazione, se lo riterrete opportuno, sulle pagine del vostro amato mensile.
La nostra Chiesa è piccola ma si sente forte proprio nella sua fede cattolica e nella comunione con il Papa e con la Chiesa universale. Credo, e per questo vi scrivo, che la modesta esperienza nella fede della nostra Chiesa potrà servire ad altri cattolici del mondo che vivono la propria fede in circostanze diverse.
Rimango volentieri a vostra disposizione, gentili signori, per qualsiasi chiarimento o necessità di informazione sia per questa occasione sia per il futuro.
Con distinti saluti,

Bogdan Patashev






LETTERE DAI MONASTERI


Suore del Monastero dell’immacolata concezione
Cajamarca, Perù

30Días ci motiva ad approfondire la nostra missione

Cajamarca, 18 settembre 2010

Stimato senatore Andreotti, nei cuori di Gesù e di Maria Immacolata,
con immensa gratitudine le scriviamo per esprimerle il nostro più sincero ringraziamento per la rivista 30Días che ci invia mensilmente. Ci è di grande profitto spirituale e culturale perché ci informa su tutto, facendoci sentire più in comunione con la Chiesa e con il mondo attuale e motivandoci ad approfondire maggiormente la nostra missione sublime di anime consacrate a Dio nella vita contemplativa. Infatti, come suore concezioniste, siamo chiamate a seguire radicalmente Gesù Cristo per accogliere con generosità la Parola e la volontà del Padre, attraverso la contemplazione silenziosa del Mistero del Figlio redentore, seguendo l’esempio della sua Madre benedetta, la Vergine Immacolata, e le orme della nostra madre fondatrice, santa Beatrice da Silva, per convertirci in strumenti di salvezza per il mondo intero.
Certamente questa è la rivista più informata sulla vita della Chiesa e la più completa; perciò continuiamo a pregare per lei e per tutta l’équipe di giornalisti e della redazione, affinché Dio benedica ogni giorno il vostro lavoro e vi ricompensi abbondantemente per tutto il bene che fate attraverso la diffusione di questa rivista.
Rinnovandole il nostro ringraziamento, le chiediamo anche di pregare per noi, affinché non cessiamo di essere luce per quanti sono attorno a noi e segno costante dell’amore misericordioso di Dio per tutta l’umanità, in modo particolare in quest’anno giubilare – cinquecento anni dall’approvazione della nostra Regola – che abbiamo inaugurato il 17 settembre con una solenne celebrazione eucaristica e altre cerimonie religiose, affinché sappiamo essere, a maggiore gloria di Dio e per il bene dei nostri fratelli di tutto il mondo, fermento sempre nuovo di unità, fedeltà e amore.
In unione di preghiera, ogni giorno davanti a Gesù sacramentato,

le suore del monastero dell’Immacolata Concezione


Carmelitane scalze del monastero di Santa María del Monte Carmelo
San Cristóbal, Táchira, Venezuela

Le saremmo grate se potesse mandarci alcune copie del libretto Quien reza se salva

San Cristóbal, 19 ottobre 2010

Stimatissimo senatore Giulio Andreotti,
la grazia e l’amore di Dio nostro Padre sia nella sua anima in tutta pienezza.
Nel salutarla fraternamente, augurandole pace e bene, desideriamo esprimerle la nostra gratitudine e riconoscenza per il grande lavoro che realizza nella Chiesa e in tutto il mondo. Innalziamo al Signore l’azione di grazie e che lo Spirito Santo continui a illuminarla e ad accompagnarla affinché quest’opera meravigliosa giunga fino ai confini della terra.
Allo stesso tempo, vogliamo dirle che per noi è una vera gioia ricevere la sua rivista 30Días perché fa un bene spirituale immenso nei cuori delle persone che hanno l’opportunità di leggerla, ed è anche un mezzo di comunicazione molto efficace e pratico per stare in contatto con la Chiesa e con le altre comunità religiose.
Con grande affetto, le inviamo una piccola biografia della nostra madre Lucía del Niño Jesús y de la Santa Faz, restauratrice del Carmelo in Venezuela, serva di Dio, e un compact disc di musica tradizionale come omaggio a questa madre così santa, così amata e autenticamente venezuelana.
Le saremmo grate se potesse mandarci alcune copie del libretto Quien reza se salva.
Dio la ricompensi per tutto. Conti sempre sulla preghiera di questa comunità che non la dimentica mai davanti al Signore.
Fin d’ora le auguriamo un Natale e una Pasqua molto santi e gioiosi, con un anno nuovo di prosperità e felicità.
Con un forte abbraccio e la mia benedizione, uniti in Gesù e Maria,

María de Cristo, priora


Clarisse francescane di tui
Tui, Spagna

Vorremmo chiederle venticinque copie dei suoi libretti Quien reza se salva

Tui, 5 novembre 2010

Stimato e apprezzato direttore Giulio Andreotti,
da parecchio tempo siamo beneficiate della sua bella rivista 30Días, per di più gratuita.
Siamo sette suore clarisse francescane e la rivista ci piace e ci aiuta, sotto l’aspetto spirituale e materiale, poiché tutto è necessario…
Finora credevamo che ci venisse offerta da qualche abbonato ma ci siamo informate e abbiamo saputo che ci arriva direttamente dalla sua redazione. La ringraziamo sinceramente e non perdiamo la speranza di poterci abbonare, ma in futuro, perché attualmente abbiamo i lavori di restauro del nostro convento (richiedono molte spese che speriamo di riuscire a sostenere).
Comunque, oggi vorremmo chiederle venticinque copie dei suoi libretti Quien reza se salva al prezzo di un euro, più le spese di spedizione. Non conosciamo bene le condizioni di pagamento. Speriamo che abbia la bontà di comunicarcele.
A nome della badessa e della comunità, le rinnovo i ringraziamenti e le felicitazioni per la sua rivista tanto illustre e speciale e i nostri auguri uniti a quelli di tante persone di ogni grado e professione. Le offriamo anche le nostre preghiere quotidiane assieme ai nostri benefattori e amici nel Signore, perché Lui la benedica e realizzi tutti i suoi desideri.
Affezionatissima in Gesù,

suor María del Rosario Álvarez Dominguez, superiora generale


Benedettine del Monastero notre-dame
Bouzy-la-Forêt, Francia

Qui prie sauve son âme per aiutarci a pregare

Bouzy-la-Forêt, 12 novembre 2010

Signor Andreotti,
la ringraziamo di tutto cuore per la sua bella rivista, che ha la bontà di inviarci da molti anni. Ho sotto gli occhi il numero 6/7 del 2010 e ho apprezzato particolarmente gli articoli sulla Cina, sull’ecumenismo e sulla storia del Sacco di Roma. Così come ho esultato dalla gioia nello scoprire la bella omelia di sua grazia Rowan Williams a Lourdes sul numero di settembre del 2008 (l’avevo cercata ovunque senza successo).
Siccome faccio parte di un gruppo ecumenico di religiosi e religiose, le sarei molto riconoscente se mi potesse inviare gratuitamente due o tre copie di Qui prie sauve son âme in francese, inglese, tedesco, spagnolo e italiano.
Abbiamo l’abitudine di pregare insieme e questo ci aiuterebbe molto.
La ringrazio e le assicuro la nostra unione nella preghiera.

suor Paula, benedettina

Bouzy-la-Forêt, 7 dicembre 2010

Grazie infinite di avermi mandato così generosamente Qui prie sauve son âme in tutte le lingue. Non avevo chiesto anche la versione in lingua cinese, ma proprio ieri una ragazza cinese è passata a trovarmi. Le ho dato delle copie e lei è stata molto contenta. Tutte le altre copie saranno date ai partecipanti al congresso ecumenico.
Siate tutti benedetti,

suor Paula






Lettura spirituale/39


Ambrogio, inno Nella notte del Natale del Signore

In Nocte Natalis Domini

Intende, qui regis Israel,
super Cherubim qui sedes,
appare Ephraem coram, excita
potentiam tuam et veni.
Volgiti a noi, tu che reggi Israele,
che siedi sopra i Cherubini,
appari al cospetto di Efraim,
desta la tua potenza e vieni.

Veni, redemptor gentium,
ostende partum virginis;
miretur omne saeculum:
talis decet partus Deum.
Vieni, redentore delle genti,
mostra il parto della Vergine;
tutte le generazioni l’ammirino:
un tal parto si addice a Dio.

Non ex virili semine
sed mystico spiramine
Verbum Dei factum est caro,
fructusque ventris floruit.
Non da seme d’uomo
ma per un mistico soffio
il Verbo di Dio si è fatto carne
e il frutto del ventre fiorì.

Alvus tumescit Virginis,
claustrum pudoris permanet,
vexilla virtutum micant:
versatur in templo Deus.
Si gonfia il ventre della Vergine,
ma resta intatto il chiostro del pudore;
risplendono i vessilli delle virtù:
Dio si trova nel suo tempio.

Procedat e thalamo suo,
pudoris aula regia,
geminae gigas substantiae,
alacris ut currat viam.
Avanzi dal suo talamo,
regale sala del pudore,
come gigante dalla duplice natura,
a correre alacre la via.

Egressus eius a Patre,
regressus eius ad Patrem,
excursus usque ad inferos,
recursus ad sedem Dei.
La sua venuta dal Padre,
il suo ritorno al Padre;
il suo passaggio fino agli inferi,
il suo ritornare alla sede di Dio.

Aequalis aeterno Patri,
carnis tropaeo cingere,
infirma nostri corporis
virtute firmans perpeti.
Tu che sei uguale all’eterno Padre,
cingiti del trofeo della carne,
rafforzando con virtù indefettibile
la debolezza del nostro corpo.

Praesepe iam fulget tuum,
lumenque nox spirat novum,
quod nulla nox interpolet
fideque iugi luceat.
Già rifulge il tuo presepe,
la notte diffonde una luce nuova,
che nessuna tenebra offuschi,
e risplenda di fede perenne.






LETTERE DALLE MISSIONI


CONFERENZA EPISCOPALE DI ANGOLA E São Tomé
Luanda, Angola

Chi prega si salva per i nostri fratelli cinesi

Luanda, 9 novembre 2010

Egregio onorevole Giulio Andreotti,
direttore della rivista 30Giorni nella Chiesa e nel mondo,
negli ultimi giorni del mese di ottobre, come Conferenza episcopale, abbiamo tenuto la nostra seconda Assemblea plenaria. Mentre si svolgeva, è sorta in noi una preoccupazione pastorale, quella di ogni pastore della Chiesa, riguardo a una parte dei nostri fedeli che stanno frequentando con una certa assiduità le nostre celebrazioni domenicali. Sono i nostri fratelli cinesi.
Come lei sa, onorevole Andreotti, dopo gli accordi bilaterali celebrati fra Angola e Cina nel campo della cooperazione, stiamo accogliendo tanti fratelli cinesi e, fra i tanti, ci sono anche i cattolici. Come dare loro assistenza? Questa è la nostra preoccupazione.
Ho proposto ai miei fratelli nell’episcopato, in attesa di poter contattare qualche Congregazione che abbia dei missionari cinesi, di chiedere al direttore della rivista 30Giorni nella Chiesa e nel mondo se può mandarci (per le 19 diocesi) alcuni libretti Quem reza se salva in lingua cinese. Anche poche copie ci sarebbero di aiuto: questi fedeli potrebbero imparare le preghiere e approfondire la dottrina cattolica.
Tutti sono stati d’accordo ed è questo il motivo della mia richiesta, a nome della Conferenza episcopale. Abbiamo cinesi cattolici in quasi tutte le nostre diocesi. Come pastori non possiamo lasciarli senza un’assistenza adeguata.
Nella certezza di trovare sempre la sua comprensione, rinnovo i miei auguri di stima e riconoscenza, assicurandole, onorevole, le mie preghiere.

Emílio Sumbelelo, vescovo della diocesi di Uíje e segretario generale della Conferenza episcopale di Angola e SãoTomé

Luanda, 25 novembre 2010

Carissima redazione di 30Giorni,
sono molto grato per l’invio delle copie. Il prossimo 4 dicembre avremo l’incontro di tutti i vescovi della Conferenza e annuncerò la buona notizia. Dio benedica sempre il vostro lavoro. Contate sempre sulle mie preghiere.
Sempre unito nel Signore Gesù.

Emílio Sumbelelo

Luanda, 30 novembre 2010

Buongiorno,
sono arrivato oggi a Luanda, proveniente dalla diocesi. Appena sono entrato, mi è stato consegnato l’ordine proveniente da 30Giorni, le cento copie di Quem reza se salva in lingua cinese, come ci avevate promesso. Siamo molto riconoscenti. Le distribuiremo nelle 19 diocesi, così ogni vescovo locale potrà farle pervenire ai destinatari.
Vogliate, per favore, trasmettere i miei ringraziamenti al carissimo direttore Giulio Andreotti: a lui e alla sua équipe abbiamo promesso le nostre preghiere.
Con molta stima e gratitudine, nel Signore Gesù,

Emílio Sumbelelo


Casa di riposo Villa Cristo Rey
Manila, Filippine

Un ricordo nella nostra eucaristia quotidiana

Manila, 18 settembre 2010

Caro direttore Giulio Andreotti,
saluti dalle Filippine!
Ho visto alcune copie del 2009 della bella e molto istruttiva rivista 30Giorni (in inglese) qui nella Villa Cristo Rey, casa di riposo e di cura per i vescovi, i preti e i fratelli in pensione della Società del Verbo Divino (Svd) qui nelle Filippine.
Mi chiedo se possiamo appellarci a lei per ricevere gratuitamente alcune copie per la nostra biblioteca e la nostra sala lettura. Anche le copie arretrate saranno molto apprezzate dai nostri missionari del Verbo Divino in pensione o malati.
Naturalmente terremo lei e il suo speciale apostolato nelle nostre preghiere quotidiane, soprattutto nella nostra eucaristia quotidiana.
Grazie e che il Signore la benedica.
Sinceramente suo in Gesù e Maria,

padre Michael O. Padua, svd


Missionari del pime
Parintins, Amazonas, Brasile

Dieci copie di Quem reza se salva

Parintins, 26 settembre 2010

Egregio senatore Giulio Andreotti,
innanzitutto la ringrazio perché mi invia la rivista 30Giorni, molto interessante perché presenta vari argomenti sia relativi al passato che ai tempi attuali – e in particolare le situazioni che le nostre Chiese devono affrontare nei diversi ambienti culturali –, con interviste e reportage realizzati sempre con uno spirito ottimista.
Poi le vorrei chiedere se può mandarmi dieci copie in portoghese del libro Quem reza se salva. Sono disposto a contribuire alle spese. Mi faccia sapere anche se posso chiedere altre copie, ovviamente pagando il dovuto.
La ringrazio dell’attenzione e “tifo” perché la rivista sia divulgata sempre di più.
Il Signore sia con lei e con la sua opera di evangelizzazione.

padre Benito Di Pietro, pime


Missionari comboniani
Santo Antônio do Descoberto, Goiás, Brasile

Quando arriva 30Giorni per me è una festa

Santo Antônio do Descoberto, 29 ottobre 2010

Stimato direttore,
sono un assiduo lettore della sua prestigiosa rivista. Quando arriva, per me è una festa; grazie di cuore per la compagnia e il bene che mi fa, nel mio apostolato missionario.
Sono un missionario comboniano italiano che da più di quarant’anni lavora in Brasile, nelle aree più povere e carenti del Paese. Assieme a un mio confratello serviamo una parrocchia, fondata quindici anni or sono, nell’estrema periferia della diocesi di Luziânia nel centro-ovest del Brasile.
La nostra parrocchia serve quattordici comunità rurali, in un raggio di ottanta chilometri di strade dissestate e polverose. Ringrazio di cuore per la vostra amicizia e solidarietà, come pure per quella degli ignoti amici e benefattori che fanno diventare possibile questo gesto di carità missionaria. Gradisca un mio caro saluto e un abbraccio fraterno.
Affezionatissimo nel Signore,

padre Ernesto Ascione


Missionari Saveriani
Dhaka, Bangladesh

30Giorni ci aiuta a essere ottimisti ma non ingenui

Dhaka, 8 novembre 2010

Caro onorevole Giulio Andreotti,
sono contento di vedere quanti lettori e lettrici si sentono aiutati spiritualmente dalla sua rivista. In Bangladesh ci sono vari missionari che la aspettano per vedere su quali punti importanti dell’insegnamento della Chiesa e degli avvenimenti del mondo venga indirizzato l’obiettivo. Il vostro metodo di far riflettere ci aiuta a essere ottimisti ma non ingenui. Dovendo scrivere libri in bengalese, la vostra rivista mi offre una chiave di lettura che non si lascia guidare dalla moda.
Guardando ai libri in regalo della vostra collezione mi sento invogliato a chiedervi dei volumetti che avete pronti, come: Piccola vita di Bernadette di René Laurentin; Gli amici di Gesù di Benedetto XVI e «Il Figlio da se stesso non può far nulla» di Giacomo Tantardini. So che questi libri sono un regalo in aggiunta all’abbonamento alla rivista. Io devo ricorrere al “regalo in assoluto!”. Ma resto confidente di ricevere una vostra risposta positiva perché sono stato già confortato in passato.
Grazie vivissime.
Il Signore benedica voi e tutta la rete di amici che avete nel mondo.

padre Silvano Garello


Seminario maggiore Saint Augustine
Bulawayo, Zimbabwe

30Days per un seminarista

Bulawayo, 10 novembre 2010

Cari signori,
con la presente vi chiedo gentilmente di inviarmi regolarmente la vostra rivista 30Days. Sono un giovane seminarista e ho incontrato la vostra rivista in una parrocchia, rimanendo colpito dal messaggio che porta.
Sarò grato se accetterete la mia richiesta.
Vostro in Cristo,

Edmore Takundwa




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