Rubriche
tratto dal n.01 - 2001


USA

Bush si insedia alla Casa Bianca: siate cittadini, non sudditi


Bush si insedia alla Casa Bianca: siate cittadini, non sudditi. Con questo sottotitolo in prima pagina il Corriere della Sera (21 gennaio) ha dato notizia dell’insediamento ufficiale di George W. Bush alla Casa Bianca. Nel discorso di insediamento Bush ha infatti esortato gli statunitensi «a essere cittadini, non sudditi; cittadini responsabili che costruiscono una comunità e una nazione».
Una settimana prima Bush aveva rilasciato un’intervista a Usa Today, ripresa da Repubblica il 13 gennaio, e alla domanda «Per lei la sua fede è importante. Come la vedranno gli americani durante la sua amministrazione?», ha risposto: «Spero di essere considerato come una persona umile che non critica tutto, che possa rimanere ferma sui suoi principi e sulle sue convinzioni senza essere troppo dura nel giudicare gli altri».




CONCISTORO

Il Messaggero: Nel nuovo Concistoro rivive la Grande Polonia del Cinquecento


Nel nuovo Concistoro rivive la Grande Polonia del ’500, è il titolo dell’articolo di Orazio Petrosillo apparso sul Messaggero del 30 gennaio. Eccone la parte centrale: «L’imponente “sfornata” cardinalizia porta con sé anche un senso misterioso. Se la si osserva in filigrana, ecco apparire il disegno spirituale di una Grande Polonia. È la Grande Polonia dei tre popoli: polacco, lituano e ruteno, cui appartengono bielorussi e ucraini. Ed oltre. Quella che andava da Poznan a Riga, da Vilnius a Leopoli, con Cracovia quale centro di cultura, di arte, di scuola storico-giurisprudenziale. È la Grande Polonia degli Jagelloni, che ebbe il suo culmine nel ’500. Bisogna essere polacchi per capire ed avere la sensibilità patriottica di Wojtyla per cogliere quel miracolo di ricordi e di rimandi che si profila il 21 febbraio. A lui non sfuggirà. Ed avrà un tremito di commozione. Ve l’hanno condotto le circostanze. Ma ora quelle nomine sono lì. Il cracoviense Papa darà due porpore per Leopoli a Husar e Jaworski, quella per Vilnius a Backis e per Riga a Pujats. E il curiale Grocholewski è di Poznan, prima capitale polacca. Nel conferimento delle porpore, Wojtyla vedrà un segno di rinascita spirituale, il rispuntare di una vocazione comune nella concezione multinazionale, multietnica e multiculturale che fu l’eredità migliore di quel passato. Egli si sente discendente spirituale di quei re Jagelloni. Spingendosi dove neppure loro osarono mai: un proconsole a Mosca con Tadeusz Kondrusiewicz. Ma ancor più si sente un Mosè per le Chiese slave e liberate dal comunismo (Ungheria, Romania e Paesi Baltici) che hanno avuto a volte l’impressione di essere state un po’ “svendute” da Roma. Il collegio cardinalizio che si va costituendo per un lontano Conclave, avrà quindi anche il blocco slavo e delle nazioni vicine che arriva a 16 elettori compresi i polacchi d’Usa, Szoka e Maida».




Libri

Magister: la Chiesa extraparlamentare, senza movimento cattolico né movimenti ecclesiali...


Sandro Magister, vaticanista dell’Espresso, ha pubblicato a gennaio il libretto Chiesa extraparlamentare (edizioni L’ancora del Mediterraneo, pp. 114). Di seguito pubblichiamo due interessanti spunti di giudizio tratti dal primo capitolo (“Tempo di abbracciare, tempo di staccarsi”). «Chiesa senza partito non significa Chiesa che non fa politica. Giovanni Pýolo II ha ridato voce all’opposizione cattolica in forme rinnovate rispetto a quelle ottocentesche. Ma dell’antico nucleo intransigente ha conservato il tratto originario: l’attivarsi della Chiesa in prima persona. Sola. E forte perché sola. Senza interposte milizie o strumenti. Senza rappresentanze o deleghe. Il rapporto che il capo della Chiesa intrattiene con il popolo cristiano, dopo Giovanni Paolo II, non è più mediato. È diretto. Lo stesso mondo cattolico, quell’insieme organico di associazioni sorte nell’Ottocento per tradurre in militanza concreta la battaglia della Chiesa contro i nuovi poteri liberali, è stato smobilitato. Gli si sono preferite altre modalità associative, molto più simili a lobby, molto meno tentate rispetto alle precedenti di trasformarsi in partiti» (p. 9).
«Quella del pulpito è metafora potente, sulla quale Giovanni Paolo II docet. Questo Papa ha scosso il mondo semplicemente con le sue parole e i suoi gesti nudi e crudi. Non le arti diplomatiche, non i concordati, non i manifesti politici. E neppure i movimenti: Opus Dei, Comunione e liberazione, Focolarini, Carismatici, Neocatecumenali e simili. Con Giovanni Paolo II la Chiesa ha scoperto che è tanto più forte sullo scenario del mondo quanto più è extraparlamentare. Senza partito per essere super partes» (p. 12).





Anno Santo
La Novo millennio ineunte si potrebbe ridurre ad una sola parola: “Gesù Cristo!”

«È questo il programma che consegno nella presente Lettera Apostolica [Novo millennio ineunte, ndr]. Esso si potrebbe ridurre ad una sola parola: “Gesù Cristo!”». Dall’omelia pronunciata da Giovanni Paolo II in occasione della chiusura del Grande Giubileo il 6 gennaio scorso.


Concistoro/1
La Repubblica titola: La rivincita dei tedeschi

La rivincita dei tedeschi. La RepubblicaÃdel 29 gennaio ha così titolato un commento di Marco Politi sul secondo annuncio dei nuovi cardinali. Ecco il finale dell’articolo: «Il vescovo di Leopoli Marian Jaworski [uno dei neoporporati, ndr], amico di Wojtyla dai tempi del comune sacerdozio a Cracovia, perse da giovane la mano destra in un incidente, mentre andava a una riunione in sostituzione di Karol. Giovanni Paolo II ha sempre pensato che alcuni suoi intimi (anche il cardinale Deskur che ebbe un ictus alla vigilia della sua elezione al trono papale) lo abbiano accompagnato nella sua missione anche a prezzo di un forte sacrificio personale. E allora la berretta rossa diventa il segno di un segreto condiviso».


Concistoro/2
Corriere della Sera: in conclave gli ultraottantenni?

«Ora in Curia si attendono che il Papa, dopo aver mostrato tanta libertà da ogni regola, riammetta al Conclave gli ultraottantenni». Così Luigi Accattoli sul Corriere della Sera del 29 gennaio.


Concistoro/3
Küng: «Nominare un mio candidato significherebbe ucciderlo»

«Quali sembrano i papabili più forti, i favoriti alla successione a Giovanni Paolo II? Non voglio fare speculazioni in merito. Nominare un mio candidato significherebbe ucciderlo». Dall’intervista al teologo Hans Küng pubblicata da Repubblica il 30 gennaio.


Inglesi
La caduta di Mandelson, il “principe delle tenebre”, eminenza grigia di Tony Blair

Blair sacrifica il “principe delle tenebre”. Mandelson costretto a dimettersi dopo uno scandalo. Con questo titolo La Stampa (25 gennaio) ha dato notizia delle dimissioni di Peter Mandelson, l’eminenza grigia del governo laburista di Tony Blair. Mandelson, soprannominato “il principe delle tenebre”, era stato accusato di aver brigato per far ottenere il passaporto inglese al miliardario indiano Srichand Hinduja, nei guai con la giustizia del suo Paese per una storia di corruzione in traffico d’armi. Hinduja era stato uno dei finanziatori del Millennium Dome, la megastruttura edificata dal governo Blair e gestita proprio da Mandelson, che si è rivelata un fiasco. L’indiano aveva donato un milione di sterline (più di tre miliardi di lire) per dare vita nel Dome a una zona destinata alla fede e alla spiritualità.


La Repubblica
Il Cavaliere fine grecista. I prof: Ma al liceo era scarso


:l Cavaliere fine grecista. I prof: Ma al liceo era scarso. «Il salesiano don Furlotti: Era già furbo allora. Libri? Non ne ha mai letti, li rivendeva nuovi al mercatino…». Con questo titolo e sommario la Repubblica (13 gennaio) ha pubblicato un articolo a commento di alcune affermazioni del leader politico («al liceo bastano due anni di greco, giusto come ginnastica mentale, e poi bisognerebbe privilegiare altro... lo dico io, che ero un grecista e amavo declamare le poesie greche»). Don Erminio Furlotti era stato insegnante di storia dell’arte nell’istituto salesiano frequentato dal liceale Berlusconi.



Vescovi/1
Italia: Superbo arcivescovo di Potenza. Ristrutturata regione ecclesiastica calabra

Il 9 gennaio Agostino Superbo, 61 anni, pugliese, è stato nominato arcivescovo di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo. Dal maggio ’96 era assistente ecclesiastico generale dell’Azione cattolica e in precedenza era stato vescovo di Sessa Aurunca (’91-93) e di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti (’93-97).
Il 30 gennaio la Santa Sede ha annunciato la ristrutturazione della regione ecclesiastica calabra. Sono state costituite due nuove province ecclesiastiche, che si aggiungono a quella di Reggio Calabria-Bova, e cioè: la metropolia di Catanzaro-Squillace (finora immediatamente soggetta alla Santa Sede), con suffraganee le diocesi di Crotone-Santa Severina e quella di Lamezia Terme (entrambe finora suffraganee di Reggio); e la metropolia di Cosenza-Bisignano (finora immediatamente soggetta alla Santa Sede), con suffraganee Rossano-Cariati, Cassano allo Jonio (già suffraganee di Reggio) e San Marco Argentano-Scalea (finora immediatamente soggetta alla Santa Sede). Negli ultimi mesi erano già state ristrutturate le regioni ecclesiastiche delle Marche e della Sicilia.


Vescovi/2
A São Paulo (Brasile) cambiati tutti gli ausiliari dell’epoca Arns

Il 3 gennaio sono stati nominati due vescovi ausiliari per l’arcidiocesi brasiliana di São Paulo: Pedro Luiz Stringhini, 48 anni, e Manuel Parrado Carral, 55 anni. I due si aggiungono a Gil Antônio Moreira, 51 anni, nominato nel luglio ’99. Attualmente nÞll’arcidiocesi paulista non è rimasto nessuno dei cinque ausiliari che il cardinale francescano Paulo Evaristo Arns aveva lasciato nell’aprile ’98 al suo successore, il neocardinale Claudio Hummes, francescano anche lui.


Vescovi/3
A Denver, il primo vescovo dell’Opus Dei negli Stati Uniti

ýl 23 gennaio è stato nominato il primo vescovo dell’Opus Dei negli Stati Uniti. Si tratta di José H. Gomez, 50 anni, messicano di nascita e cittadino Usa dal ’95, dal ’99 vicario delegato dell’Opus Dei per lo Stato del Texas. È stato nominato ausiliare del cappuccino Charles Joseph Chaput, arcivescovo di Denver (Colorado).


Cardinale Martini
Da ragazzo volevo fare il giornalista

«Da ragazzo ha coltivato “un piccolo sogno”: fare il giornalista. Poi il cardinale di Milano, Carlo Maria Martini, ha fatto “altre cose”, ma di quella antica passione conserva il ricordo. Lo ha detto il cardinale ieri [26 gennaio, ndr] incontrando i giovani della Scuola di giornalismo in occasione della ricorrenza di San Francesco di Sales, loro patrono. Al centro della comunicazione, ha detto Martini, ci deve sempre essere “il rispetto dell’uomo e della persona”. Poi ha parlato di internet: “Non sono un navigatore, ho paura di perdermici”». (Dal Corriere della Sera del 27 gennaio).


Diplomazia/1
Nuovi ambasciatori dell’Ordine di Malta e dell’Iran

Il 12 gennaio il Papa ha ricevuto le lettere credenziali del nuovo ambasciatore del Sovrano militare ordine di Malta. Si tratta di Alberto Leoncini Bartoli, 69 anni, che è già stato ambasciatore nei palazzi vaticani per l’Italia nel biennio ’97-99.
Il 22 gennaio è stata la volta del nuovo ambasciatore della Repubblica islamica dell’Iran, Mostafa Borujerdi.


Diplomazia/2
Martin rappresentante alla sede Onu di Ginevra. Filoni in Giordania e Iraq

Il 17 gennaio Diarmuid Martin, dal ’94 segretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, è stato nominato osservatore permanente della Santa Sede presso la sede Onu di Ginevra. Irlandese, 56 anni, Martin è entrato nella Curia romana nel ’77 come addetto al Pontificio Consiglio per la famiglia. Nel dicembre ’86 è stato nominato sottosegretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace. Otto anni dopo ne è divenuto segretario e nel ’99 è stato elevato alla dignità episcopale. Martin ha partecipato come capo delegazione o capo delegazione aggiunto a numerose conferenze internazionali delle Nazioni Unite.
Nella stessa giornata è stata annunciata la nomina del neoarcivescovo Fernando Filoni a nunzio apostolico in Giordania e Iraq. Filoni, pugliese, 55 anni, è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nell’81 e ha prestato servizio in Sri Lanka, in Iran, nella Segreteria di Stato, in Brasile e nelle Filippine (in realtà Filoni, nominalmente dipendente dalla sede di Manila, risiedeva ad Hong Kong in una missione di studio, presente dall’89 con tanto di regolare visto delle autorità civili competenti, incaricata di seguire più da vicino la vita della Chiesa nella stessa Hong Kong e nella Cina continentale; in questo incarico Filoni viene sostituito da Edward Robinson Wijesinghe di Sri Lanka).
Il 20 gennaio l’arcivescovo Emil Paul Tscherrig è stato nominato nunzio anche in Antigua e Barbuda, nelle Barbados e nel Suriname. Il presule svizzero da luglio era nunzio in altri Paesi delle Antille.


Curia
Monsignor Liberati delegato all’Apsa

Il 20 gennaio monsignor Carlo Liberati, 64 anni, è stato nominato delegato della sezione ordinaria dell’Amministrazione della Sede apostolica. Prende il posto di monsignor Alfonso Badini Confalonieri, nominato vescovo di Susa. Liberati, marchigiano, finora aiutante di studio della Congregazione per le cause dei santi (dove ha seguito con particolare cura il processo di beatificazione del conterraneo papa Pio IX), è anche assistente ecclesiastico diocesano del Pio sodalizio dei piceni.


Ucraini
Husar arcivescovo maggiore di Leopoli degli ucraini

Il 26 gennaio il Papa ha confermato Lubomyr Husar, 68 anni, arcivescovo maggiore degli ucraini. Husar era stato eletto all’incarico il giorno prima dal sinodo dei vescovi della Chiesa ucraina greco-cattolica. Husar è stato ordinato sacerdote negli Stati Uniti nel ’58. Monaco studita dal ’73, è stato ordinato vescovo clandestinamente nel ’77 dal cardinale Giuseppe Slipyj, storico leader dei greco-cattolici ucraini. L’episcopato gli è stato confermato nel ’96. Nello stesso anno è stato nominato ausiliare “con particolari deleghe” del successore di Slipyj, cardinale Myroslav Ivan Lubachivsky. Alla scomparsa di quest’ultimo, Husar era stato nominato amministratore apostolico dell’arcivescovado maggiore.


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