Un avvenimento ha portato anche voi fino a Roma

Il saluto del cardinale Angelo Sodano

Onorevole presidente dell’Unione interparlamentare per il Giubileo 2000, senatrice Fumagalli Carulli; onorevoli parlamentari; pubblici amministratori; signore e signori!
Sarò molto breve, cercando di non superare i tre minuti, dato che i parlamentari insegnano che la legge è uguale per tutti!
All’inizio dei vostri lavori, il cardinale Roger Etchegaray, presidente del Comitato del grande Giubileo dell’anno 2000, vi ha già rivolto il benvenuto più cordiale qui in Vaticano.
A me tocca l’onore di suggellare l’incontro di questa mattina, esprimendovi tutta la soddisfazione del santo padre Giovanni Paolo II per aver voluto venire qui, nel cuore della cattolicità, a riflettere e pregare insieme in quest’ora solenne della storia umana, che segna il passaggio verso il terzo millennio cristiano.
Questa sera e poi domani, domenica 5, il Sommo Pontefice si incontrerà con voi e vi dirà tutta la stima con cui la Chiesa cattolica, sparsa nel mondo intero, segue il vostro difficile lavoro di servitori della cosa pubblica.
Molti di voi sono cristiani e, quindi, ascolteranno la voce del Papa come la voce di un Pastore che, in unione di Cristo, vuole indicarci il Vangelo di salvezza. Altri, anche se non cristiani, sono credenti che professano altre religioni, ma sono uniti nei comuni ideali di ricerca della verità e di servizio agli uomini del nostro tempo, tutti creati ad immagine e somiglianza di Dio. E sono questi valori che ci uniscono.
Quest’incontro di uomini politici di tutto il mondo, nel clima profondamente religioso del Giubileo, ci fa ben sperare per l’avvenire dell’umanità. Nel mondo d’oggi, non è un mistero, vi sono molte forze disgregatrici, provenienti da rivalità etniche, da odio di classe negli uni o di egoismi ciechi negli altri. La riunione di oggi e domani ci vedrà riuniti nello sforzo di conoscerci di più per aiutarci di più nella nobile impresa di servizio agli uomini d’oggi.
In realtà noi crediamo che il messaggio cristiano possa contribuire grandemente all’edificazione di un mondo nuovo, degno degli uomini, degno dei figli di Dio.
La celebrazione del Grande Giubileo del 2000 si svolge con grande successo qui a Roma e tutti noi ne siamo testimoni. Però questo Grande Giubileo obbligherà tutti a riflettere sulla realtà e sul significato della presenza di Cristo in mezzo a noi, da duemila anni a questa parte.
Nella maggioranza dei Paesi del mondo intero, la storia si divide così: “prima di Cristo” e “dopo Cristo”. Ed allora sorge la domanda per tutti: cos’è successo allora, duemila anni fa, in quei piccoli angoli della Galilea o della Giudea, per poter segnare una svolta della storia? Come mai non contiamo il tempo dalle origini delle Olimpiadi, dalla fondazione di Roma o basandoci su altri eventi storici?
È un interrogativo che si pone di fronte ad ogni uomo che vuole comprendere il senso della storia. Cos’è questo evento grandioso che ha segnato il cammino dell’umanità? Cos’è questa Chiesa di Cristo che qui a Roma ha il suo centro visibile da duemila anni a questa parte? Alla nascita di Gesù, stando a quanto ci riferisce l’evangelista san Luca, i pastori di Giudea che vegliavano i loro greggi, al sentire il canto degli angeli che annunziavano «Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace agli uomini di buona volontà» dissero: «Andiamo fino a Betlemme e vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere» (Lc 2,15).
Anche noi oggi siamo chiamati a conoscere questo avvenimento: andiamo a Roma e vediamo questo avvenimento del grande Giubileo del 2000!
Questo avvenimento, distinte autorità dei vari Paesi del mondo, ha portato anche voi qui a Roma. Siate i benvenuti! Sono sicuro che il vostro soggiorno romano vi arricchirà interiormente e vi aiuterà nello svolgimento della vostra difficile missione di servitori della comunità. Molte grazie e un saluto a tutti!