Home > Archivio > 09 - 2007 > Il Salterio di Gesù e di Maria
MESE DI OTTOBRE
tratto dal n. 09 - 2007

Per la prima volta in lingua italiana le opere di Alano della Rupe

Il Salterio di Gesù e di Maria



di Pina Baglioni


Beato Alano della Rupe, <I>Il Salterio 
di Gesù e di Maria. Genesi, storia 
e rivelazioni del Santissimo Rosario</I>, a cura di don Roberto Paola, Editrice Ancilla, Conegliano 2006, 760 pp., euro 15,00

Beato Alano della Rupe, Il Salterio di Gesù e di Maria. Genesi, storia e rivelazioni del Santissimo Rosario, a cura di don Roberto Paola, Editrice Ancilla, Conegliano 2006, 760 pp., euro 15,00

A oltre cinquecento anni dalla morte, sono disponibili, per la prima volta in traduzione italiana, tutte le opere del beato Alano della Rupe, riunite sotto il titolo Il Salterio di Gesù e di Maria. Genesi, storia e rivelazioni del Santissimo Rosario.
Ed è proprio nelle pagine del ponderoso volume che si possono rintracciare le vicende straordinarie di questo frate domenicano, considerato dagli studiosi il vero iniziatore della storia moderna del santo Rosario, o Salterio di Maria, secondo l’antica definizione in uso in ambiente monastico.
Il testo, che per tutto il XIX secolo conobbe ininterrottamente una diffusione mondiale, sarebbe, secondo le ricerche realizzate dal curatore, il più antico dedicato al santo Rosario.
Già a un anno dalla morte di Alano della Rupe, il capitolo della Congregazione di Olanda dei domenicani tenutosi ad Haarlem aveva ordinato a tutti i frati di raccogliere e inviare in tale sede i suoi scritti. Negli anni a seguire, vista la devozione di quanti lo avevano conosciuto, furono stampate alcune delle sue opere. Fino a che, nel 1619, ancora un domenicano, Giovanni Andrea Coppestein, decise di avviare una revisione critico-filologica di tutti gli scritti del teologo bretone, editi e non, e rese possibile la pubblicazione delle sue cinque opere più importanti, raccolte nel B. Alanus redivivus, de Psalterio seu Rosario Christi et Mariae tractatus. Un’edizione che rappresentò la base di tutte le successive, compresa quella di Imola del 1847, a cui si riferisce la recente traduzione italiana.


Español English Français Deutsch Português
Supplementi
  • Contatti