Home > Archivio > 06 - 2005 > Una supplica al sultano. Una lettera di Benetto XV
ARMENIA
tratto dal n. 06 - 2005

Dalla lettera di Benedetto XV al sultano Mehmet V

Una supplica al sultano. Una lettera di Benetto XV




Benedetto XV

Benedetto XV

Riportiamo un brano della lettera che papa Benedetto XV inviò, nel settembre del 1915, al sultano Mehmet V per supplicarlo di far cessare le violenze e le deportazioni a danno degli armeni.

«Ci giunge dolorosissima l’eco dei gemiti di tutto un popolo, il quale nei vasti domini ottomani è sottoposto a inenarrabili sofferenze. La nazione armena ha già veduto molti dei suoi figli mandati al patibolo, moltissimi, tra i quali non pochi ecclesiastici e anche qualche vescovo, incarcerati o inviati in esilio. Ci vien riferito che intere popolazioni di villaggi e di città sono costrette ad abbandonare le loro case per trasferirsi con indicibili stenti e patimenti in lontani luoghi di concentrazione, nei quali oltre le angosce morali debbono sopportare le privazioni della più squallida miseria e le torture della fame. Noi crediamo, sire, che tali eccessi avvengano contro il volere del governo di vostra maestà. Ci rivolgiamo, pertanto, fiduciosi a vostra maestà e ardentemente la esortiamo di volere, nella sua magnanima generosità, avere pietà e intervenire a favore di un popolo, il quale, per la religione medesima che professa, è spinto a mantenere la fedele sudditanza verso la persona della stessa maestà vostra. Se vi sono tra gli armeni traditori o colpevoli di altri delitti, che essi siano legalmente giudicati e puniti. Ma non permetta vostra maestà, nell’altissimo suo sentimento di giustizia, che nel castigo siano travolti gl’innocenti e anche sui traviati scenda la sovrana sua clemenza. Dica vostra maestà l’invocata e possente sua parola di pace e di perdono e la nazione armena, resa sicura da violenze e da rappresaglie, benedirà, al nome augusto del suo protettore».


Español English Français Deutsch Português