Rubriche
tratto dal n.06 - 2004


Gus Van Sant. Conversazione con un cineasta “nomade”


Antonio Termenini, IGus Van Sant. L’indipendente che piace a Hollywood, /I Edizioni di Cineforum - Edizioni Ets, Torre Boldone (Bg) - Pisa 2004, 163 pp., euro 13,00

Antonio Termenini, IGus Van Sant. L’indipendente che piace a Hollywood, /I Edizioni di Cineforum - Edizioni Ets, Torre Boldone (Bg) - Pisa 2004, 163 pp., euro 13,00

Il saggio contiene, oltre a un’accurata filmografia e alla lettura critica delle opere dell’artista americano, anche una lunga intervista effettuata a Portland lo scorso anno.

Con Gus Van Sant. L’indipendente che piace a Hollywood siamo di fronte a una sorta di vivisezione della produzione cinematografica di Gus Van Sant, tipico esempio di regista che si sottrae alle storicizzazioni, alle sistemazioni critiche, agli incasellamenti interpretativi. Antonio Termenini passa in rassegna tutti i suoi film: dall’esordio, nel 1985, con Mala noche, all’ultimo, Elephant, del 2003, Palma d’oro a Cannes. Una cavalcata attraverso Belli e dannati, film rivelazione al grande pubblico, Da morire, Scoprendo Forrester, Drugstore cowboy, Cowgirl: il nuovo sesso, Will Hunting – Genio ribelle, Gerry, per valutare anche le influenze culturali che ne hanno determinato la produzione.
Il saggio contiene, oltre a un’accurata filmografia e alla lettura critica delle opere dell’artista americano, anche una lunga intervista effettuata da Termenini a Portland lo scorso anno, in due riprese. Una conversazione con un cineasta “nomade”, così lo definisce l’autore, fatta in più riprese, in macchina, in casa, al ristorante; dove si parla di tutto, non solo di film, e dalla quale esce la reale dimensione umana e artistica di Gus. Ecco i rapporti con l’arte, quelli con la letteratura beat degli anni Sessanta e Settanta. La sua idea del tempo come «flusso infinito senza limiti, né confini, impossibile da sistemare razionalmente né tantomeno riducibile a categoria» (p. 22).
Nella terza parte del libro, “Materiali di lettura”, l’autore passa in rassegna con una puntigliosità quasi ossessiva i film di Gus Van Sant. Con questo libro Antonio Termenini mette un punto fermo ai suoi studi, alle sue ricerche, alla sua passione per il cinema e per tutto il mondo che gli ruota attorno. E lo fa con questo artista americano, con il quale è riuscito ad instaurare un rapporto di amicizia in modo assolutamente normale, il cui primo frutto è, appunto, questo bel libro. Posso dire di avere quasi visto nascere e assistito al formarsi del libro, seguendo i vari passaggi, comprese le ansie e i problemi dell’autore, a cui sono grato di avermi fatto avvicinare al mondo del cinema. Conservo, nei libri che sto leggendo, una cartolina datata luglio 2003, autografata «To Walter, Gus, Portland».
Il libro aiuta a capire un autore che ho incominciato a conoscere con Elephant. Non è di facile lettura, soprattutto per i non addetti ai lavori, ma credo che sia un punto fermo nella letteratura della critica cinematografica, e non solo su Van Sant, ma per il metodo di studio praticato.


Walter Montini




L’enigma Gesù


Mario Leocata, IIesu Rebus. Dalle Profezie a Fatima,/I Koinè, Roma 2003, 352 pp., euro 16,00

Mario Leocata, IIesu Rebus. Dalle Profezie a Fatima,/I Koinè, Roma 2003, 352 pp., euro 16,00

Leocata segue uno schema classico: la storia culturale e spirituale del mondo antico prepara l’Incarnazione e converge a questo avvenimento. Il limite del libro è quello di “scivolare” da un tema all’altro, come in quei programmi televisivi incentrati sui “misteri” veri o presunti della storia.

Il volume di Mario Leocata, recentemente edito da Koinè, è un tentativo di interpretazione globale della vicenda umana in un tempo che sembra aver smarrito la capacità di leggere con chiarezza la realtà. Iesu Rebus, recita il titolo, che potrebbe essere tradotto con L’enigma Gesù. Attraverso una mescolanza di storia sacra e profana, di profezie bibliche e interpretazioni del terzo segreto di Fatima, di cenni di storia della filosofia e della scienza e di considerazioni sulle sette meraviglie del mondo, l’autore tenta di ricondurre i fili del cammino dell’uomo a quella «pietra posta in mezzo alla storia», come direbbe lo storico cristiano del V secolo Paolo Orosio, che è Gesù Cristo. È uno schema classico, quello che Leocata segue: il mondo antico, la sua storia culturale e spirituale, preparano l’incarnazione e convergono a questo evento culminante della storia. Il limite del libro è quello di “scivolare” a volte troppo rapidamente da un tema all’altro, come in quei programmi televisivi incentrati sui “misteri” veri o presunti della storia, in cui la varietà e la vastità degli argomenti da trattare o l’esigenza di catturare l’attenzione dello spettatore vanno spesso a scapito della scientificità e del rigore dell’indagine storica.


Giovanni Ricciardi




Valorizzare il buono, il vero, il bello


ILineatempo. Itinerari di ricerca storica e letteraria, /ICusl, Milano, euro 10,00

ILineatempo. Itinerari di ricerca storica e letteraria, /ICusl, Milano, euro 10,00

I temi della rivista sono in ambito umanistico: letteratura, storia, filosofia, arte. Uno strumento molto utile soprattutto per educatori e insegnanti.

La rivista Lineatempo rinnova la sua veste grafica e apre una nuova stagione, tentando di allargare gli spazi di diffusione ma restando fedele al suo spirito originario. Il direttore Andrea Caspani, nel presentare il primo numero della nuova serie, sintetizza così il carattere della pubblicazione: «Non ci anima una passione culturale specialistica, né un amore al passato in quanto tale, ma la convinzione che nel rapporto con la nostra tradizione culturale è possibile una crescita di umanità e la maturazione di uno sguardo nuovo e positivo sulla realtà. Valorizzare, da qualunque parte provenga, il buono, il bello e il vero realizzato dall’uomo nella sua riflessione critica e sistematica sulla realtà alla ricerca della felicità e in rapporto al Mistero dell’esistenza, perché è la ricerca del vero l’avventura per cui il tempo è reso storia». I temi della rivista sono di ambito umanistico: letteratura, storia, filosofia, storia dell’arte. Uno strumento molto utile soprattutto per educatori e insegnanti, ma anche per chi ama la cultura umanistica e desidera trovare spunti di approfondimento e di riflessione su tematiche di ampio respiro. In questo numero, ad esempio, il dossier dedicato a Dante, con l’intervento della professoressa Anna Maria Chiavacci Leonardi su Dante e la felicità; la riscoperta del Manzoni “filosofo”; una lettura dell’opera di Piero della Francesca, ma anche un’analisi sociopolitica sull’Iran contemporaneo: tutti argomenti presentati in modo agile ma senza mai rinunciare alla serietà e al rigore scientifico.
(Per informazioni e abbonamenti: tel. 02.72010739 o consultare il sito www.cusl.it).


Giovanni Ricciardi


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