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RECENSIONI
tratto dal n. 05 - 2006

Von Galen, il Leone di Münster


L’introduzione del nostro direttore alla biografia del vescovo di Münster, beato. Per la prima volta viene pubblicato il suo carteggio con Pio XII attraverso il quale il Papa segue e incoraggia Galen nella sua lotta contro il nazismo in Germania


di Giulio Andreotti


Il vescovo Clemens August von Galen tra le macerie della piazza del Duomo di Münster

Il vescovo Clemens August von Galen tra le macerie della piazza del Duomo di Münster

L’iniziativa di Stefania Falasca di dar vita a un documentato profilo biografico sulla significativa figura del cardinale von Galen è particolarmente lodevole perché va contro l’ingiusta corrente pubblicistica che mira a far apparire la Chiesa cattolica e personalmente Pio XII come poco reattivi – o addirittura acquiescenti – nei confronti dell’eresia nazista.
In questa corrente, dopo la immeritata pubblicità al lavoro teatrale di Hochhuth, si è posto il libro di Cornwell su Il Papa di Hitler, che fin dalla copertina mostra la falsità: in quanto il personaggio salutato dai due militari è il Pacelli nunzio nella Repubblica di Weimar, mai essendolo stato nel corso della dittatura.
Tra le mie personali memorie, incisivi furono i colloqui con l’ex segretario dello Zentrum, monsignor Ludwig Kaas, esule in Roma, con le ricostruzioni del coraggioso diplomatico pontificio Pacelli nel momento della massima turbolenza.
In questo saggio di Stefania Falasca, in cui viene messa in luce la corrispondenza tra von Galen e Pio XII e per la prima volta ne viene pubblicato il carteggio, si dà il giusto rilievo anche al ruolo personale di Pacelli, cardinale segretario di Stato, nella stesura della formidabile enciclica Mit brennender Sorge, che circolò anche in Italia con grande rilievo.
Mi auguro che questo volume abbia adeguata diffusione e risonanza.
Non capita sempre per le produzioni serie.


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