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RECENSIONI
tratto dal n. 11 - 2006

Il lievito del Vangelo


Il cardinale Angelo Sodano ha raccolto dodici dei suoi interventi più significativi svolti nei quindici anni di servizio come segretario di Stato di Sua Santità


di Walter Montini


Angelo Sodano, Il lievito del Vangelo. 
La presenza della Santa Sede 
nella vita dei popoli, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2006, 
137 pp., euro 12,00

Angelo Sodano, Il lievito del Vangelo. La presenza della Santa Sede nella vita dei popoli, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2006, 137 pp., euro 12,00

Il cardinale Angelo Sodano, al momento di lasciare la carica di segretario di Stato che ricopriva dal 1990, ha voluto lasciare “un ricordo”, una testimonianza, come segno di gratitudine a quanti hanno collaborato con lui. Ha raccolto dodici dei suoi più significativi interventi svolti durante i quindici anni di servizio a Giovanni Paolo II, in contesti ecclesiali e internazionali. Cenni e ricordi personali si intrecciano con tematiche teologiche e pastorali; spunti di spiritualità ecclesiale si accompagnano al richiamo costante del ruolo della Chiesa nell’attuale panorama internazionale, un ruolo principalmente religioso di fermento, di guida e di sostegno morale dei popoli. Qual è il senso, il significato della “presenza della Santa Sede nella vita dei popoli?”. Espressione che diventa il sottotitolo del volume, Il lievito del Vangelo, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Che ruolo hanno la Chiesa e la Santa Sede nel mondo? Sodano non esita a mettere in luce la primaria missione pastorale della Santa Sede: «Portare il lievito del Vangelo di Cristo nella vita degli individui e delle nazioni [...], per immettere nel cuore della civiltà contemporanea quel fermento innovatore che è proprio il Vangelo di Cristo». Anche se il mondo sembra amare più le tenebre che la luce.
Oggi la Santa Sede, governo centrale della Chiesa cattolica, ha rapporti diplomatici con i governi di 174 Stati. Sotto il pontificato di Giovanni Paolo II, poi, è stata intensificata la presenza dei rappresentanti pontifici presso le organizzazioni internazionali. La globalizzazione del mondo sta creando nuove sfide ai vari Stati, e dunque la situazione «offre anche alla Chiesa delle nuove opportunità d’azione, per portare a tutti i popoli della terra quella parola di verità che essa ha ricevuto da Cristo». Accanto alle notizie sulla storia dell’azione internazionale svolta dalla Santa Sede, non mancano nel libro indicazioni sull’attività diplomatica, discreta e paziente, svolta in anni recenti in situazioni conflittuali (nel Medio Oriente, nella zona dei Balcani e in altre aree “calde” del mondo), in questo tempo dove le sfide maggiori non sono di ordine economico e tecnico, ma prima di tutto di ordine etico e spirituale (molto bella, al riguardo, la conferenza “Verso quale civiltà?” tenuta dal cardinale a Roma il 26 febbraio 2004, pp. 39-56). «Anche fra le difficoltà dell’ora presente» dice Sodano «la fede cristiana ci invita a non avere paura dell’uomo, a non aver timore per il futuro. Il Vangelo di Cristo ha un valore trasformante anche per l’attuale civiltà [...]. Noi possiamo insieme preparare l’avvento del terzo millennio dell’era cristiana, con la speranza che esso segni una nuova primavera dello spirito umano. Ciò fa ben sperare per il futuro», conclude, «nonostante le nubi che sembrano minacciare l’orizzonte».
Il cardinale Angelo Sodano

Il cardinale Angelo Sodano

Il senso di tutto è l’uomo, dunque. L’uomo è al centro dello sviluppo. La centralità della persona umana, di conseguenza, è il principio ispiratore dell’azione diplomatica della Santa Sede. In altre parole, la Santa Sede colloca il servizio alla dignità dell’uomo al primo posto di tutta l’attività politica e giuridica internazionale. Tutto va visto in tale prospettiva: la libertà religiosa e la libertà di coscienza, il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale; il complesso dei diritti personali, politici, sociali ed economici. «Lo sviluppo» afferma Sodano in un intervento alle Nazioni Unite «è una nozione globale, che ha per obiettivo la promozione del bene e della dignità della persona, considerata nella sua integralità. E i mezzi per arrivarvi possono riassumersi in una parola: solidarietà». Invita, pertanto, a ritrovare «il senso della comunità, il senso di interdipendenza e di solidarietà che legano le persone, le generazioni, le famiglie e i popoli», per costruire quella “civiltà dell’amore”, a cui dedica la citata conferenza pronunciata al Circolo di Roma il 26 febbraio 2004, dove definisce l’amore «il principio vitale» e «l’anima della cultura e della civiltà». Molto sviluppata è la considerazione sulla necessità di mettere i valori etici alla base di ogni costruzione sociale e di ogni convivenza umana: se «l’odierna crisi ecologica è un aspetto preoccupante di una più profonda crisi morale», è impensabile una sicurezza che non poggi su «basi morali sicure»; e «una società che non è ancorata a saldi valori etici è una società senza direzione, priva dell’essenziale fondamento su cui possa costituirsi e perdurare l’auspicabile sviluppo sociale».
Gli strumenti, i mezzi della “politica” con i quali la Santa Sede opera universalmente, sono dunque differenti rispetto ai comportamenti degli altri Stati.
Il libro non ha una sua organicità, né la potrebbe avere, appunto perché raccoglie solo alcuni momenti dell’attività diplomatica della Santa Sede interpretata dal cardinale Sodano, ma è illuminata dalla presenza della Chiesa nel mondo, che è lievito, fermento di verità, senza margini d’ombra. Il cardinal Sodano è stato, ed è, un fedele servitore della Chiesa, ed ha ancorato il suo servizio a quel senso di realismo cristiano che continua l’opera del Signore.
L’opera è dedicata alla memoria del servo di Dio Giovanni Paolo II e in omaggio a papa Benedetto XVI.


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