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ARCHEOLOGIA SACRA
tratto dal n. 07/08 - 2000

RESTAURI. La porta medioevale di bronzo

Da Costantinopoli a Roma



di Lorenzo Bianchi


Tra i gravissimi danni provocati dall’incendio della Basilica nel 1823 vi fu anche quello subito dalla Porta Bizantina che chiudeva l’ingresso principale. Fusa a Costantinopoli nel 1070 in oricalco (una particolare lega di bronzo) con decorazioni e iscrizioni realizzate in argento, venne donata da Pantaleone dei Mauroni di Amalfi all’abate di San Paolo Ildebrando di Soana, il futuro papa Gregorio VII. Le 54 formelle che la compongono rappresentano episodi della vita di Cristo, i profeti, gli apostoli ed il loro martirio. Un primo restauro della Porta (ricollocata non più sull’apertura centrale della Basilica ma su quella della Porta Santa e rivolta verso l’interno perché rimanesse il più possibile protetta dalla corrosione atmosferica) fu eseguito nel 1966 a cura dei Laboratori di restauro dei Musei Vaticani. In occasione di questo anno giubilare è stato portato a termine un nuovo restauro dell’opera, finanziato dall’Associazione comitato italiano del World Monument Fund, progettato ed eseguito dai restauratori Sergio Angelucci e Sante Guido; le analisi delle leghe sono state svolte nell’ambito di una collaborazione Enea-Cnr (Istituto per le tecnologie applicate ai beni culturali) da Pietro Moioli, Alberto Palmieri e Marco Ferretti.


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