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RUSSIA
tratto dal n. 09 - 1998

MODELLI STORICI. Una vigorosa politica estera

Primakov, gli inglesi e la guerra di Crimea



di Giulietto Chiesa


Sul numero di agosto della rivista Mezhdunarodnaja Zhinzn (Vita internazionale), organo del Ministero degli Esteri russo, il nuovo primo ministro della Russia (allora ministro degli Esteri) Evgenij Primakov ha scritto un articolo per rievocare la figura di Aleksandr Michajlovich Gorchakov (1798-1883), importante ministro degli Esteri dell’Impero russo. Nel tratteggiare il profilo del suo illustre predecessore, Primakov valorizza le linee-guida della sua politica estera, sviluppatasi in uno scenario internazionale che ha diverse analogie col momento presente. Riproponiamo alcuni passaggi dell’articolo, che esprimono tra le righe i criteri a cui probabilmente si ispirerà l’azione internazionale del nuovo governo russo.


Quando Gorchakov assunse la sua carica nel 1856, dopo la sconfitta della Russia nella guerra di Crimea contro la Gran Bretagna, molti pensavano di assistere al funerale dell’Impero russo […]. Molti nell’Impero russo ritenevano che esso dovesse ripiegarsi su se stesso, rinunciare al ruolo di grande potenza e accettare l’egemonia di altri. Ma Gorchakov prese un’altra linea di azione che potrebbe essere un modello per la politica russa anche per il futuro. Egli credeva che una vigorosa politica estera fosse essenziale per creare le condizioni atte a permettere alla Russia di rinnovarsi all’interno e riguadagnare influenza all’estero. Gorchakov ci ha lasciato cinque lezioni da cui ancora oggi possiamo trarre vantaggio:
1) Gorchakov ha dimostrato che la Russia, anche quando è indebolita dalla sconfitta, può svolgere una politica estera attiva.
2) Gorchakov insisteva che la politica estera russa non deve limitarsi a una sola direzione o area d’interesse, ma deve essere attiva in tutte le aree.
3) Gorchakov non aveva dubbi che la Russia in ogni momento ha sempre abbastanza forza per svolgere un ruolo guida nel mondo.
4) Gorchakov aveva compreso che la Russia può sempre sfruttare i risentimenti che molte piccole potenze inevitabilmente hanno verso potenze più grandi per ricostruire ed espandere la sua influenza.
5) Le manovre che Gorchakov condusse fra le potenze d’Europa non hanno più attualità. Oggi Mosca deve cercare un partenariato costruttivo con tutti i Paesi […]. Oggi la politica estera russa deve adottare un atteggiamento equilibrato.


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