Gli studenti palestinesi negli atenei italiani
Per un futuro migliore
di Ammar Al Nisnas
Studentesse islamiche presso l’Università per stranieri di Perugia
Ciò che auspichiamo è la realizzazione per questi giovani di una progettualità che, coinvolgendoli da un punto di vista prettamente didattico e culturale, permetta la formazione di tutte le dimensioni della personalità umana per consentire loro di esprimere al meglio le proprie potenzialità. Favorendo l’istruzione universitaria di questi ragazzi, attraverso borse di studio all’estero, ci auguriamo che si formino persone dalla mentalità positiva e critica, le quali, tornate nel Paese di origine, promuovano la diffusione delle conoscenze, del sapere, in un circolo virtuoso in cui ognuno possa arricchire l’altro con le proprie esperienze e proposte; l’altro potrà divenire così promotore di nuova cultura e sarà possibile condividere ideali e principi sani, in una visione positiva dell’esistenza, dove nessuna forma di prevaricazione e violenza troverà spazio.
Ancora oggi la Palestina è il Paese della guerra continua in cui la mancanza di strutture adeguate impedisce lo svolgersi di una vita dignitosa e non consente il predisporsi e il realizzarsi di un futuro migliore.
Dal 1975 molti giovani studenti palestinesi hanno potuto intraprendere in Italia studi nelle università o presso istituti tecnici, grazie all’intervento del governo italiano e degli uffici per la Cooperazione allo sviluppo. In tal modo questi giovani possono diventare una importante risorsa per la realizzazione di un futuro migliore nel loro Paese d’origine.