Gli anniversari della Rerum Novarum
di Lorenzo Cappelletti
La Quadragesimo anno di Pio XI inaugura
l’usanza di ricordare (con ritmo che poi avrebbe preso cadenza
decennale) la prima enciclica sociale della Chiesa: la Rerum novarum, firmata da Leone XIII il
15 maggio 1891. L’enciclica di papa Ratti, che ne ricorda, come si
evince dallo stesso titolo, il quarantesimo anniversario, è datata
15 maggio 1931. Al cinquantesimo Pio XII dedica un Radiomessaggio letto il
1° giugno 1941. In occasione del settantesimo anniversario Giovanni
XXIII pubblica l’enciclica Mater et
Magistra (15 maggio 1961).
Nell’ottantesimo Paolo VI scrive la lettera apostolica Octogesima adveniens (14 maggio
1971). Nel novantesimo Giovanni Paolo II pubblica l’enciclica Laborem exercens (14 settembre
1981), e nel centesimo l’enciclica Centesimus
annus (1° maggio 1991). Solo due ricorrenze
non hanno registrato particolari interventi pontifici: il 1951 e
l’appena concluso 2001. In prossimità del sessantesimo
anniversario, comunque, papa Pacelli ricordò
«l’immortale enciclica Rerum novarum» in una udienza concessa la domenica di Pentecoste (13
maggio) ai lavoratori cattolici italiani e stranieri giunti a Roma per una
grande manifestazione promossa dalle Acli proprio per festeggiare i
sessant’anni del documento di papa Pecci.