ANNIVERSARI: DON GNOCCHI
tratto dal n. 10 - 2002
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Quanto è cresciuta la sua "baracca"
«Amis, ve raccomandi la mia baracca». Così si sentivano dire tanti di quelli che andavano a visitare don Gnocchi negli ultimi mesi della sua vita terrena.
Oggi, dal cielo, don Carlo sarà contento di vedere quanto la sua “baracca” è cresciuta. La Fondazione Don Carlo Gnocchi ha attualmente alle proprie dipendenze quasi 3000 operatori ed eroga le proprie prestazioni in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale, attraverso 20 centri, distribuiti in nove regioni: 2 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, 12 centri di riabilitazione polifunzionale, 5 centri per anziani non autosufficienti, un hospice per malati oncologici in fase terminale. Alla Fondazione fanno capo 35 ambulatori territoriali di riabilitazione. Presso tali strutture, che assommano 2800 posti letto complessivi, trovano accoglienza 11mila degenti l’anno, per un totale di 780mila giornate all’anno di degenza piena e diurna, e vengono curate ogni giorno 3500 persone.
Oltre all’assistenza sanitaria, la Fondazione sostiene anche un’intensa attività di formazione attraverso scuole elementari speciali e corsi di formazione professionale per disabili (in particolare, corsi per programmatori informatici e corsi didattici con attività manuali di ceramica e falegnameria).
Nel marzo dello scorso anno la Fondazione ha inoltre ottenuto il riconoscimento ufficiale di Organizzazione non governativa per un più diretto intervento nei Paesi in via di sviluppo. Attualmente la Fondazione è impegnata in progetti di formazione di tecnici della riabilitazione in Kosovo, rivolti ad assistere le tante persone – soprattutto bambini – colpite da handicap fisico a causa della guerra. Per il futuro, sono allo studio progetti di intervento in Giordania, Angola, Repubblica Dominicana, Eritrea e Zimbabwe.
Oggi, dal cielo, don Carlo sarà contento di vedere quanto la sua “baracca” è cresciuta. La Fondazione Don Carlo Gnocchi ha attualmente alle proprie dipendenze quasi 3000 operatori ed eroga le proprie prestazioni in regime di convenzione con il Servizio sanitario nazionale, attraverso 20 centri, distribuiti in nove regioni: 2 istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, 12 centri di riabilitazione polifunzionale, 5 centri per anziani non autosufficienti, un hospice per malati oncologici in fase terminale. Alla Fondazione fanno capo 35 ambulatori territoriali di riabilitazione. Presso tali strutture, che assommano 2800 posti letto complessivi, trovano accoglienza 11mila degenti l’anno, per un totale di 780mila giornate all’anno di degenza piena e diurna, e vengono curate ogni giorno 3500 persone.
Oltre all’assistenza sanitaria, la Fondazione sostiene anche un’intensa attività di formazione attraverso scuole elementari speciali e corsi di formazione professionale per disabili (in particolare, corsi per programmatori informatici e corsi didattici con attività manuali di ceramica e falegnameria).
Nel marzo dello scorso anno la Fondazione ha inoltre ottenuto il riconoscimento ufficiale di Organizzazione non governativa per un più diretto intervento nei Paesi in via di sviluppo. Attualmente la Fondazione è impegnata in progetti di formazione di tecnici della riabilitazione in Kosovo, rivolti ad assistere le tante persone – soprattutto bambini – colpite da handicap fisico a causa della guerra. Per il futuro, sono allo studio progetti di intervento in Giordania, Angola, Repubblica Dominicana, Eritrea e Zimbabwe.
