POLEMICHE GIORNALISTICHE
tratto dal n. 01/02 - 2005

Cronologia




12 marzo ’46 – Lettera del rabbino capo di Palestina Isaac Herzog a papa Pio XII con la richiesta di un sostegno affinché i bimbi ebrei, affidati a famiglie e a istituzioni cattoliche durante la persecuzione razziale, «vengano restituiti alla loro gente».

27 marzo ’46 – Il Sant’Uffizio, nell’adunanza plenaria del 27 marzo, esamina la questione ed emette il suo “parere”. Tale pronunciamento, non ancora reso noto nella sua versione originale, il giorno seguente viene portato a conoscenza del Papa e da lui approvato.

Agosto ’46 – Il cardinale di Lione Pierre Gerlier e il vescovo coadiutore di Cambrai Emile-Maurice Guerry scrivono al nunzio apostolico a Parigi Angelo Roncalli comunicando di essere stati contattati da personalità del mondo ebraico a motivo della «delicata questione dei bambini ebrei». Espongono le loro opinioni in merito, manifestando una generale propensione ad accogliere le richieste di parte ebraica.

5 settembre ’46 – Arriva in Vaticano la lettera in cui il nunzio Roncalli chiede alla Santa Sede specifiche direttive su come agire davanti alle richieste di riconsegna dei bambini ebrei, che anche lui dichiara di aver ricevuto dai rabbini.

28 settembre ’46 – Monsignor Domenico Tardini dalla Segreteria di Stato vaticana invia alla nunziatura di Parigi il dispaccio con le istruzioni sul caso, ricavate dal “parere” emesso dal Sant’Uffizio il 27 marzo.

23 ottobre ’46 – La nunziatura di Parigi redige una nota in lingua francese che riproduce in maniera non letterale le istruzioni contenute nel dispaccio inviato da Tardini.


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