Intervista con il cardinale Tarcisio Bertone
La montagna di papa Ratzinger
L’arcivescovo di Genova è stato tra i pochi a essere ricevuto dal Papa a Les Combes in Val d’Aosta. Qui racconta come Benedetto XVI ha passato le sue giornate. E fa alcune precisazioni a proposito delle notizie riportate dai giornali
di Gianni Cardinale

Benedetto XVI a passeggio sul Monte Bianco
Eminenza, come ha trovato il Papa?
TARCISIO BERTONE: In ottima forma, rilassato e sereno. L’aria di montagna e gli splendidi paesaggi alpini lo tonificano.
Da quello che ha potuto capire, come ha passato il Papa le sue giornate in Val d’Aosta?
BERTONE: Alle 7,30 celebrazione della santa messa seguita dall’adorazione davanti al Santissimo, quindi recita della liturgia delle ore e poi consumazione della prima colazione. Dopo aver dedicato il resto della mattinata a leggere, a scrivere e a studiare, intorno alle 13,00 è il momento del pranzo, seguito da un attimo di relax. Nel pomeriggio passeggiata nel parco annesso allo chalet oppure in una montagna vicina, a 1800 metri di quota, durante la quale viene recitato il Rosario. La sera cena, preghiera e poi riposo.
A pranzo cosa ha trovato di buono?
BERTONE: Agnolotti e involtini di carne.
Da bere solo limonata o aranciata?
BERTONE: No, anche del buon vino rosso, che pure il Papa ha sorseggiato.
Sui mass media si è parlato di casse di libri, di dossier di nomine che il Papa avrebbe portato con sé. E addirittura di un’enciclica in arrivo. Cosa c’è di vero?
BERTONE: Il Papa è in vacanza, ma certo, come ho detto, ha continuato a lavorare. A esaminare documenti, a studiare. E credo che stia scrivendo un libro…
Una enciclica?
BERTONE: Diciamo un libro, per ora.
Un libro su san Benedetto, secondo quanto lei avrebbe già rivelato…
BERTONE: Sì, ho letto, ma non è vero… come non è vero naturalmente che abbia fatto questa “rivelazione” a chicchessia…
Chi ha trovato nello chalet insieme al Papa?
BERTONE: Il maggiordomo Angelo Gugel, due laiche consacrate appartenenti ai Memores Domini, una delle quali, Cristina, era un volto conosciuto perché collaborava già con il cardinale Ratzinger, e, ovviamente, il segretario particolare Georg Gaenswein.
Che è marcato molto stretto dalla stampa. Proprio nel periodo delle vacanze valdostane il Magazine del Corriere della Sera gli ha dedicato addirittura la copertina...
BERTONE: Mi sembra un’attenzione un po’ morbosa. E non denota di per sé simpatia per don Giorgio… e per il Papa.
Il Messaggero ha scritto che il Papa avrebbe in mente una drastica riforma della Curia romana e potrebbe aver incaricato lei di studiare le modalità di questa riforma. Conferma?
BERTONE: Confermo che si tratta di pure fantasie.