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UNIVERSITÀ
tratto dal n. 09 - 2005

Il sapere a portata di clic


Il volume pubblicato dall’Istituto di studi politici “S. Pio V”, scritto da Giacomo Ciotola e da Ulderico Parente, affronta un argomento di grande attualità, che sta avendo negli ultimi anni il suo boom: la formazione a distanza


di Francesco Leoni



Il volume pubblicato dall’Istituto di studi politici “S. Pio V”, scritto da Giacomo Ciotola e da Ulderico Parente, Teoria, tecnica e prospettive dell’insegnamento a distanza: esperienze internazionali, affronta un argomento di grande attualità, che sta avendo negli ultimi anni il suo boom: la formazione.
La trattazione delle tecniche di insegnamento è, però, ristretta a una nicchia particolare, caratterizzata dal modo in cui le informazioni vengono trasmesse dal docente allo studente e viceversa. Si parla, cioè, di e-learning, abbreviazione di electronic learning, testualmente: apprendimento elettronico; con tale dicitura si intende la formazione che si attua sfruttando le possibilità delle nuove tecnologie di comunicazione offerte dalla rete internet, in termini tecnici Ict, Information Communication Technology, in modo tale da poter attuare un programma di insegnamento a distanza, in cui, cioè, il docente e lo studente sono separati fisicamente.
Dopo una breve introduzione sulla definizione di insegnamento a distanza, e sulla sua evoluzione nel corso degli ultimi anni, sono stati affrontati gli aspetti legati soprattutto alla utilizzazione degli strumenti del mercato dell’Ict, che, oltre a comprendere la tecnologia di trasmissione di dati via internet, include anche tutta una serie di supporti fisici integrativi, basati sul concetto di multimedialità, cioè sull’utilizzo combinato e/o alternativo di diversi tipi di media, dalla televisione alla radio, dalle videocassette ai più attuali cd rom, da fruire tramite un personal computer.
La diffusione e l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione hanno permesso, perciò, di creare un nuovo tipo di formazione. Per dirla con le parole degli autori, «non è più l’utente a dirigersi verso la formazione, ma è la formazione a plasmarsi in base alle esigenze e alle conoscenze dell’utente».
La prima parte del volume termina con i vantaggi, anche economici, che le tecniche di formazione a distanza mettono a disposizione di coloro che necessitano di aggiornamenti continui delle proprie conoscenze in base alla propria professione o al proprio tipo di lavoro. Non sono escluse da questo panorama le imprese commerciali, che devono occuparsi dell’erogazione di corsi di aggiornamento per i propri dipendenti, e che devono preoccuparsi di mantenere elevato il livello motivazionale degli stessi. L’esperienza ha dimostrato che l’uso di Wbt, Web Based Training, soddisfa tali molteplici esigenze.
Il secondo capitolo tratta delle esperienze messe in campo dall’Italia nel corso degli anni, e che più hanno influito sui successivi passi verso la comunicazione globale: Italica, Polaris, Medea. Italica si rivolge ai nostri connazionali all’estero, mettendo a disposizione dei docenti e degli studenti l’intero archivio Rai e il materiale di numerose biblioteche e musei, che collaborano all’iniziativa. Il progetto Polaris si rivolge invece ai docenti distribuiti sul territorio, con lo scopo di creare una comunità virtuale che consenta sia il superamento dell’isolamento del singolo, sia la valorizzazione dei suoi rapporti con il gruppo. Medea, che pure si rivolge ai docenti, tratta in particolar modo di ambiente, e ha lo scopo di rendere gli allievi capaci di impostare e realizzare progetti di educazione ambientale basati sull’approccio metodologico proposto.
La parte centrale del volume è rappresentata dagli ultimi due capitoli, che individuano le esperienze di alcuni dei Paesi della Comunità europea, e di quelle portate avanti nei Paesi extraeuropei.
Negli ultimi anni l’Unione europea, conscia delle numerose possibilità offerte dalle Ict, ha predisposto dei programmi die-learning,
che sta portando avanti per il raggiungimento di quattro obiettivi, che corrispondono ad altrettanti campi d’azione: promozione dell’alfabetizzazione digitale, creazione di campus virtuali europei, gemellaggio elettronico delle scuole europee e promozione della formazione dei docenti, azioni trasversali per la promozione dell’e-learning in Europa.
Teoria, tecnica e prospettive dell’insegnamento a distanza: esperienze internazionali, a cura di Ulderico Parente, Istituto di studi politici “S. Pio V”, Roma 2005, 281 pp., euro 30,00

Teoria, tecnica e prospettive dell’insegnamento a distanza: esperienze internazionali, a cura di Ulderico Parente, Istituto di studi politici “S. Pio V”, Roma 2005, 281 pp., euro 30,00

L’obiettivo dichiarato dall’Unione europea è quello di «rimuovere le barriere all’accesso e alla connettività, supportare lo sviluppo professionale, accelerare lo sviluppo dei contenuti e l’innovazione nell’e-learning, indirizzare la carenza di competenze nelle nuove tecnologie, promuovere la letteratura digitale e l’apprendimento continuo, ed esplorare partnership sostenibili pubblico-privato». Sono state, allo scopo, individuate dieci raccomandazioni, che rappresentano il programma dell’Unione, cioè il modo in cui essa intende realizzare il proprio obiettivo.
Gli autori hanno descritto, successivamente e nel dettaglio, le esperienze di formazione a distanza che i diversi Paesi europei hanno affrontato, indicando soprattutto quelle che, grazie al successo ottenuto, possono essere portate ad esempio. In Francia, il Centro nazionale di educazione a distanza (Cned); in Spagna, l’Uned, l’Averroes e la Oberta Catalunia; in Gran Bretagna, il Dfes e il Virtual College; in Olanda, la Open Universiteit Nederland; in Danimarca, la Ict e la Uni-C Sektormet; in Russia, la Tomsk Polytechnic University.
Per quanto riguarda i Paesi extraeuropei, sono stati presi in considerazione quelli che hanno una maggiore esperienza nel campo delle nuove tecnologie e in quello della formazione continua e a distanza: gli Stati Uniti, il Canada e il Giappone. Allo stesso tempo, gli autori hanno voluto rappresentare anche i Paesi che si pensa siano meno evoluti e che, pertanto, non possano aspirare a traguardi di eccellenza, e per farlo hanno scelto l’esempio dell’Argentina, il cui programma Fedra non ha nulla da invidiare alle più quotate esperienze dei Paesi già citati.
In campo internazionale, gli Stati Uniti rimangono un passo avanti aglialtri, stante il fatto che possono essere ritenuti, a ragione, i creatori del web e gli ispiratori delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Gli anni di esperienza accumulata dagli statunitensi nel campo della formazione continua, e successivamente in quello della formazione a distanza, li rende ancora ineguagliati, anche in virtù dell’enorme diffusione delle Ict in tutti i campi della vita sociale e delle attività economiche. L’aver riportato solo un paio di esempi, se da un lato può sembrare riduttivo, permette di verificare la validità generale della formazione anche in campi più ristretti, come nel caso del George Washington University Medical Center.
Infine, non sono da trascurare le appendici al volume. L’appendice A è un breve elenco dei links a siti che si occupano degli argomenti trattati, sia di quelli già approfonditi che di altri ugualmente interessanti. L’appendice B è una lista delle istituzioni, delle agenzie e dei servizi erogati nelle maglie dell’Unione europea e più in generale in Europa. L’appendice C elenca alcune risorse da poter consultare per saperne di più sull’argomento trattato.
Infine, l’appendice D presenta gli obiettivi che i Paesi dell’Unione europea intendono raggiungere nel breve, medio e lungo periodo, e i conseguenti programmi attivati, o in pianificazione; per ognuno di essi è presente, nella maggior parte dei casi, una brevissima definizione e l’opportuno link.



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