Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma
La lapide con l’epitaffio di Benedetto VII
traduzione di Lorenzo Bianchi

Egli per primo respinse le lordure del superbo Francone [l’antipapa Bonifacio VII] che aveva usurpato il vertice della Sede apostolica e che aveva fatto prigioniero nella fortezza [Castel Sant’Angelo] il suo signore [il papa Benedetto VI], il quale, messo in catene nei sotterranei, vi morì strangolato. Però, dopo aver molto lottato, il papa Benedetto VII, con un santo decreto, cacciò dalla Sede apostolica l’iniquo invasore. Egli poi sottomise i predoni delle cose sante con la falce della Chiesa di Roma e con le sentenze dei Padri. Si rallegra il pastore amorevole, e insieme tutto il gregge.
Egli infine fondò il monastero [dei Santi Bonifacio e Alessio sull’Aventino] e vi mise dei monaci che cantano le lodi al Signore notte e giorno; sostenne inoltre le vedove trascurate e i bambinetti poveri con assiduità, come fossero figli suoi. Tu, che osservi la tomba, di’ con cuore compunto: «Regna con Cristo, o signore Benedetto». Il giorno 10 del mese di luglio, nel nono anno di pontificato, andò incontro a Cristo, nell’indizione dodicesima.
(traduzione di Lorenzo Bianchi)