Da «tendenze innate» a «tendenze profondamente radicate»
Il Catechismo e l’omosessualità. Variazioni sul tema
di Gianni Cardinale
Il Catechismo della Chiesa cattolica
tratta la questione della “Castità e
omosessualità” ai nn. 2357-2359. Ebbene, per quanto riguarda
il capitoletto n. 2358, tra la prima versione del 1992 e l’editio typica, normativa, del
1997, esiste una differenza. Nel primo testo si parla di «tendenze
omosessuali innate», mentre nel testo finale si introduce il concetto
di «tendenze omosessuali profondamente radicate» di cui si
parla nell’Istruzione pubblicata dalla Congregazione per
l’educazione cattolica. Di seguito riportiamo le due versioni del
capitoletto del Catechismo con in neretto le parti che hanno subito la variazione.
n. 2358 del Catechismo della Chiesa cattolica, edizione 1992
Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali innate. Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale; essa costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.
n. 2358 del Catechismo della Chiesa cattolica, editio typica 1997
Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.
n. 2358 del Catechismo della Chiesa cattolica, edizione 1992
Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali innate. Costoro non scelgono la loro condizione omosessuale; essa costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.
n. 2358 del Catechismo della Chiesa cattolica, editio typica 1997
Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. Perciò devono essere accolti con rispetto, compassione, delicatezza. A loro riguardo si eviterà ogni marchio di ingiusta discriminazione. Tali persone sono chiamate a realizzare la volontà di Dio nella loro vita, e, se sono cristiane, a unire al sacrificio della croce del Signore le difficoltà che possono incontrare in conseguenza della loro condizione.