Santi e beati dell’ordine. Da Giovanni di Dio a Riccardo Pampuri
L’ordinaria santità di un medico condotto
di Giovanni Ricciardi
San Riccardo Pampuri
L’ordine, prevalentemente laicale, annovera un certo numero di sacerdoti con compiti di pastorale sanitaria e cura spirituale dei confratelli. Oggi i Fatebenefratelli sono circa 1500, tra professi solenni, temporanei, novizi e oblati: tra di essi i sacerdoti sono poco meno del 10 per cento. Sono presenti in 46 nazioni di tutti e cinque i continenti, con una prevalenza di opere in Europa e America Latina.
Oltre al fondatore, l’ordine annovera altri due santi. San Giovanni Grande (1546-1600) operò nella diocesi di Siviglia con coraggio e spirito di iniziativa, riformando radicalmente le strutture sanitarie di tutta la diocesi; morì offrendo a Dio la propria vita per liberare la città dalla peste. Beatificato nel 1853 da Pio IX, è stato canonizzato del 1996 da Giovanni Paolo II. San Riccardo Pampuri (1897-1930) nato a Trivolzio, dove oggi è sepolto, spese la sua breve vita al servizio degli ammalati. Laureatosi in medicina nel 1921, entrando nell’ordine dei Fatebenefratelli conciliò la professione medica con il desiderio di dedicarsi alla vita religiosa. Sia prima che dopo i voti, curò instancabilmente tutti con tale spirito di carità che alla sua morte la fama di santità era già diffusa tra la sua gente. Giovanni Paolo II lo ha canonizzato nel 1989. Tra i beati, oltre a Benedetto Menni (1841-1914), che fu il promotore della restaurazione dell’ordine in Spagna, Portogallo e America Latina, vanno ricordati i 71 martiri della guerra civile spagnola (1936-1939), che, nelle tragiche circostanze di quegli anni, rimasero al loro posto negli ospedali dell’ordine e preferirono morire piuttosto che rinnegare la loro fede. Tra di loro sono annoverati i primi sette colombiani a raggiungere l’onore degli altari.
Potrebbe ottenere presto la beatificazione la singolare figura del cubano fra José Olallo Valdes (1820-1889), che rimase da solo per 23 anni, fino alla morte, dopo la partenza dei suoi confratelli, nel convento-ospedale di Camaguey a Cuba, a curare gli ammalati e dare aiuto ai poveri con dedizione instancabile. Quando i Fatebenefratelli tornarono a Cuba, nel 1984, a quasi cent’anni dalla sua morte, trovarono intatta e vivissima la memoria di lui tra la gente, tanto che nel 1990 è stata avviata la fase diocesana del processo di beatificazione.
Giovanni Ricciardi