Tratto da Montini e Agostino

Montini e Agostino



di Lorenzo Bianchi


Gli appunti di Giovanni Battista Montini qui pubblicati, raccolti da monsignor Pasquale Macchi, suo segretario, sono pervenuti in fotocopia in 230 fogli, nell’ordine che qui si presenta, al senatore Giulio Andreotti tramite padre Carlo Cremona. La raccolta comprende circa 500 diversi passi di sant’Agostino; alcuni di essi si ripetono, così da raggiungere il numero di circa 700 citazioni in totale. Gli appunti risalgono sia all’epoca dell’episcopato di Montini a Milano (la nomina avvenne il 1° novembre 1954, l’ordinazione episcopale il 12 dicembre e l’ingresso nella diocesi il 6 gennaio 1955), sia al periodo del papato a Roma (dall’elezione, avvenuta il 21 giugno 1963, alla morte avvenuta il 6 agosto 1978); quasi tutti sono scritti a mano, mentre rarissimi sono i brani trascritti con macchina da scrivere. Su alcuni appunti si possono riconoscere aggiunte successive; in particolare, in qualche caso, l’annotazione, fatta dallo stesso Montini, dell’occasione in cui il passo di Agostino venne utilizzato.
Una prima edizione di questi appunti, voluta e in gran parte elaborata da padre Carlo Cremona, è stata pubblicata in lingua spagnola nel 2004 (Pablo VI cita a San Augustín. Apuntes del Papa Montini, en memoria del P. Carlo Cremona. Introducción, traducción y notas: Gonzalo Díaz, OSA – Stefania Miscioscia, Ediciones Escurialenses, Madrid 2004), con la presentazione del cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. In essa gli appunti di Montini appaiono riorganizzati tematicamente e costantemente ricondotti al più ampio contesto della singola opera di Agostino da cui sono tratti.
Diverso è stato invece il criterio che ha informato la presente pubblicazione, con la quale si è voluto semplicemente fornire la trascrizione il più fedele possibile degli appunti, con testo a fronte, senza alterare in alcun modo l’ordine proprio della raccolta, nemmeno per stabilire una successione cronologica di utilizzazione delle citazioni dei passi di Agostino che, al di là delle rare note di Montini, non sembra comunque determinabile con certezza.
Nel rispetto del criterio base di mantenere l’assoluta fedeltà all’originale, la trascrizione è dunque corredata di integrazioni e note solo quando strettamente necessarie alla comprensione. Per il testo di Montini è stato utilizzato il carattere corsivo, che si riferisce sempre e soltanto ad esso; sono state mantenute le sottolineature presenti nell’originale, e, quando possibile, anche il particolare incolonnamento del testo; sono state infine evidenziate anche sovrascritture e cancellature. Le rarissime integrazioni nel testo, in corpo tondo tra parentesi quadre [], sono state inserite soltanto dove esso non sarebbe stato altrimenti comprensibile, ad esempio dove erano mancanti fondamentali nessi sintattici, oppure per segnalare e correggere errori e sviste, in particolar modo nei riferimenti numerici all’edizione delle opere di Agostino nella Patrologia Latina (J.-P. Migne, Patrologiae cursus completus. Series latina, Paris 1844). Solo in rarissimi luoghi non è stato possibile decifrare il manoscritto di Montini, a causa di sbiaditure dell’inchiostro o cancellature: anche questo, dove accade, viene annotato tra parentesi quadre.
È opportuno segnalare che un discreto numero di citazioni di Montini non sono del tutto letterali (e questo fa capire che buona parte di esse erano probabilmente fatte a memoria): sono frequenti le parole o anche le frasi invertite o tralasciate, o le sintesi di interi brani, o anche i richiami a concetti generali in base a una o poche parole. Come già detto più sopra, si è scelto in questi casi di segnalare le diversità o di integrare solo quando altrimenti non sarebbe stato comprensibile il passo. Nel caso di semplici citazioni prive della esplicita trascrizione del testo latino, questa è stata inserita solamente nei casi di citazioni circostanziate, e non nel caso di riferimenti a interi paragrafi o capitoli, o naturalmente a intere opere.
I luoghi in cui Montini ha utilizzato le citazioni sono segnalati solamente quando da lui stesso indicati.
Immediatamente dopo la trascrizione di ciascun singolo brano è stato ripetuto, tra parentesi quadre e in tondo, il corretto riferimento alla Patrologia Latina (abbreviata P.L.), seguito dalla nostra traduzione del testo latino e da eventuali indicazioni di commento, anch’esse in tondo e tra parentesi quadre.
Alla fine del volume un primo indice segnala le varie opere di autori antichi e moderni citate da Montini negli appunti; mentre i due successivi indici analitici permettono di rintracciare le citazioni di Agostino sia secondo la singola opera dell’Ipponense, sia secondo il riferimento ai volumi della Patrologia Latina.


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