Rubriche
tratto dal n.06 - 2004


UNIONE EUROPEA

La comunità ebraica e le radici giudaico-cristiane


Amos Luzzatto

Amos Luzzatto

«La comunità ebraica italiana, nella sua maggioranza, non ha mai ritenuto opportuno un riferimento alle radici religiose nella Carta Ue. “Oppure bisognerebbe riconoscerle tutte, anche quella islamica”, dice il presidente dell’Unione delle comunità ebraiche, Amos Luzzatto. Leone Paserman, presidente della comunità di Roma, concorda: “Sarebbe sbagliato, ora che c’è un rischio di scontro tra civiltà e mentre si avvicina l’ingresso della Turchia nella Ue”. E anche l’autorità religiosa è d’accordo: “La sottolineatura delle radici non è una nostra battaglia”, dichiara il rabbino capo di Roma Riccardo Di Segni». Dal Corriere della Sera del 19 giugno.




STORIA

Dieci milioni di richieste di aiuto a Pio XII durante la guerra


Pio XII

Pio XII

Il Corriere della Sera del 12 giugno ha dedicato ampio spazio all’apertura di una parte degli Archivi vaticani, che rivelano l’esistenza di milioni di richieste di aiuto al Vaticano durante la dittatura nazista e la Seconda guerra mondiale. Così la sintesi dell’articolo: «10 milioni di richieste di intervento. Le lettere dei familiari dei dispersi in guerra. Tra loro anche molti ebrei». Il Corriere della Sera ha pubblicato diverse missive, tra cui quella del rabbino capo di Terra Santa, Isaac Herzog, che chiedeva un intervento in favore del rabbino capo di Oslo, Julius Samuel, arrestato dai nazisti, e una in cui Pier Paolo Pasolini chiedeva aiuto a Pio XII per avere notizie del padre prigioniero in Africa.




PERDONO

Totti e la Madonna del Divino Amore


L’immagine della Madonna del Divino Amore

L’immagine della Madonna del Divino Amore

Totti ha scelto il popolare santuario della Madonna del Divino Amore, a pochi chilometri dal centro sportivo di Trigoria, per dimenticare le tre giornate di squalifica rimediate all’Europeo dopo lo sputo al danese Poulsen.
«Santissima Madonna del Divino Amore, ti chiedo perdono e ti prego di non abbandonarmi mai. Tuo Francesco». È questa la preghiera che il numero dieci della Roma ha scritto in un biglietto, avvolto nella maglia indossata nella gara d’esordio a Guimaraes del 14 giugno scorso. Totti si è recato da un sacerdote, don Fernando Altieri (che conosce il giocatore da quando era bambino), e gli ha consegnato la maglia della nazionale e un biglietto da portare al santuario. Totti ha scelto la strada della fede per cancellare il suo gesto.«Il modo più bello di chiedere scusa» ha poi spiegato «è rivolgersi a chi solo può perdonare. Ed è per questo che ho sentito l’esigenza di far dono alla Madonna del Divino Amore della mia maglietta. A lei mi affido e mi sento in pace con Dio e con gli uomini».Così La Repubblica di domenica 4 luglio.






Papa/1 Condivido la vostra aspirazione al patriarcato, ma…

«…Condivido la vostra aspirazione, ben fondata anche nella disciplina canonica e conciliare, ad avere una piena configurazione giuridico-ecclesiale. La condivido nella preghiera e anche nella sofferenza, attendendo il giorno stabilito da Dio nel quale potrò confermare, quale Successore dell’apostolo Pietro, il frutto maturo del vostro sviluppo ecclesiale. Nel frattempo voi sapete bene che la vostra richiesta si sta studiando seriamente, anche alla luce delle valutazioni di altre Chiese cristiane». Così si è rivolto Giovanni Paolo II ai membri del Sinodo permanente della Chiesa greco-cattolica ucraina – guidati dal cardinale Lubomyr Husar – ricevuti in udienza il 3 giugno. Il Papa non lo ha esplicitato, ma l’aspirazione in questione è quella della creazione di un patriarcato con sede a Kiev.


Papa/2 Annunciato speciale Anno eucaristico per il 2004-2005

«Sono lieto di annunciare uno speciale Anno dell’Eucarestia. Esso inizierà col Congresso eucaristico mondiale, in programma dal 10 al 17 ottobre 2004 a Guadalajara (Messico), e terminerà con la prossima Assemblea ordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà in Vaticano dal 2 al 29 ottobre 2005». Così il Papa il 10 giugno durante la celebrazione del Corpus Domini.


Chiesa Erdogan incontra i vescovi cattolici

Il 21 giugno, il primo ministro musulmano Recep Tayyip Erdogan ha ricevuto per la prima volta i vescovi cattolici della Turchia. Ne ha dato notizia Sandro Magister nella rubrica on line dell’Espresso da lui curata. Secondo il cronista, durante l’incontro Erdogan «ha chiesto ai vescovi di sostenere l’ingresso della Turchia nell’Unione e si è rallegrato quando gli hanno detto che la loro Conferenza episcopale fa già parte del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa. Ha assicurato la formazione di una commissione bilaterale sulla questione dello stato giuridico della Chiesa e ha annunciato un decreto per la restituzione ai padri Assunzionisti di edifici a loro confiscati in passato».


Cardinali/1 Sodano legato pontificio ai funerali di Reagan

L’Osservatore Romano del 9 giugno ha pubblicato in prima pagina il telegramma di cordoglio firmato dal Papa per la morte dell’ex presidente Usa Ronald Reagan, scomparso quattro giorni prima. In coda al testo del telegramma è stata annunciata la nomina del cardinale segretario di Stato Angelo Sodano come “legato pontificio” ai funerali che si sono celebrati l’11 giugno a Washington. È raro che il segretario di Stato venga inviato dal papa alle esequie di personalità sia ecclesiastiche che laiche. È successo per i funerali del re Baldovino nel 1993, di Madre Teresa di Calcutta nel 1997 e del cardinale di New York John Joseph O’Connor nel 2000.


Cardinali /2 Il cardinal Lehmann e Hans Küng

«L’evento è che il principe dei critici Küng partecipa per la prima volta in una sede ecclesiale ufficialissima, come il raduno dei cattolici, ad un dibattito con un principe della Chiesa dedicato al Concilio e al futuro della cattolicità». Così Marco Politi in un articolo, in cui il cronista della Repubblica ha redatto un breve rendiconto del Katholikentag, l’assemblea cattolica della Chiesa tedesca, cui partecipano migliaia di fedeli, che quest’anno si è tenuto a Ulm dal 16 al 20 giugno. L’articolo, pubblicato il 20 giugno con il titolo E l’eretico incontrò il cardinale, fa appunto notare come il momento clou del meeting tedesco sia stato il dibattito tra il teologo Hans Küng e il cardinal Karl Lehmann, presidente della Conferenza episcopale tedesca. Riportiamo la conclusione dell’articolo: «Il pubblico segue, applaude, rumoreggia, fischia rivolto all’uno o all’altro dei cortesi duellanti. “Vorrei un Papa che viaggi di meno e consenta invece la comunione comune dei cristiani e riconosca in reciprocità i ministri di culto delle diverse chiese”, scandisce Küng, e la gente disapprova mormorando la critica dei viaggi papali e contemporaneamente applaude convinta l’idea di fare la comunione con protestanti e ortodossi. “Stretta di mano, stretta di mano!”, esige la folla al termine del dibattito e Hans e Karl volentieri si serrano la destra. Küng esprime un augurio: “Che in conclave ci siano tanti cardinali che la pensano come Lehmann per eleggere un Giovanni XXIV”. Il cardinale è più sobrio: “Al di là dei punti di contrasto non ho mai avuto dubbi su quanto abbia realizzato teologicamente Küng”. Non ha avuto timore del confronto?, chiedo – alla fine – al porporato. “È importante mostrare una Chiesa che non teme il dialogo e la discussione”. Ed eleggerete un Giovanni XXIV? “Chissà che nome avrà!” ribatte ridendo». Ovviamente, aggiungiamo, più tardi possibile.


Cardinali /3 Tettamanzi: umiltà, coraggio e saggezza

«Capiamo la complessità della situazione politica israeliana, ma siamo venuti fino a Gerusalemme come sognatori di pace, animati da un’istanza che è cristiana, ma anche profondamente umana. La pace ha un prezzo, per ottenerla occorre che ciascuno dei due contendenti faccia un passo indietro e un gesto di riconciliazione». È un passaggio del discorso tenuto dal cardinale di Milano, Dionigi Tettamanzi alla Knesset (Parlamento) israeliana, ripreso in un articolo dalla Repubblica del 22 giugno che, di seguito, riporta un altro brano dell’intervento del porporato: «Ho incontrato in questi giorni molta sofferenza – ha detto il cardinale ai deputati – ma anche molte piccole esperienze di pace e di riconciliazione. Noi tutti abbiamo un gravissimo dovere riguardo alla necessità di costruire la pace nel mondo. La complessità della realtà non può essere semplificata dai sogni di chi vuole la pace, ma le parti in causa in questo conflitto devono avere la capacità di fare ciascuna un passo indietro, nella direzione del dialogo e della riconciliazione. Per farlo ci vuole umiltà, coraggio e saggezza».


Cardinali /4 Scola: l’io desiderante e il sacrificio

«La debolezza dell’attuale proposta cristiana sta nell’incapacità di mostrare l’implicazione antropologica, sociale e cosmologica dei misteri della nostra fede». È un passaggio dell’intervista che il patriarca di Venezia, Angelo Scola, ha concesso a Marco Politi e pubblicata sulla Repubblica il 27 giugno. Nell’intervista il patriarca ha toccato il tema del piacere e del godimento, ed ha affermato: «“Si tratta di recepire che il compimento del desiderio non è alla portata del mio io desiderante. Questo è il punto. Il fatto che l’orizzonte del mio desiderio sia l’infinito non significa che sono capace di esaudirlo”. E allora? “Per realizzarlo devo passare dall’altro, a quel punto il mio desiderio incontra il sacrificio, perché l’altro mi è sempre differente. Il segreto sta nel capire che il desiderio non finisce là dove incomincia il sacrificio e il volere non termina dove comincia il dovere. Il sacrificio è la verità del desiderio. Il dovere è interno al volere”». Il giorno successivo, Sandro Magister, nella rubrica on line dell’Espresso da lui curata, commentava: «L’intervista è annunciata come la prima di una serie con i “nuovi cardinali italiani”. Ed è giusto che si cominci con la stella nascente Scola, sempre più accreditato come papabile».


Religione “Martellatore della notte” a Venezia

Vandalismo estivo a Venezia a fine giugno. A subire danneggiamenti sono stati il capitello della giustizia a Palazzo Ducale e due statue di una chiesa. In particolare, La Stampa del 29 giugno ha spiegato come uno squilibrato si sia accanito contro l’immagine di «Dio che porge a Mosè le tavole della Legge. I colpi di martello hanno dunque scheggiato le braccia dei due protagonisti, nonché il Decalogo. Il “martellatore della notte” ha spezzato le mani anche alle statue di San Marco e San Francesco» situate sulla facciata esterna della chiesa del Redentore. Il giorno successivo è stata riportata la notizia di un altro danneggiamento, questa volta ad un bassorilievo, detto della “Madonna di Quintavalle”, situato vicino alla chiesa di San Pietro di Castello, in cui è raffigurato Gesù Bambino, in braccio alla Madonna, che porge a san Pietro le chiavi del Regno. A cadere sotto i colpi di martello stavolta sono stati «la tiara e la mano di Pietro, la mano della Madonna che sorregge il bambino, l’aureola e la chiave che questi consegna al pescatore di uomini». Il 30 giugno il presunto martellatore della notte, un ingegnere affetto da problemi psichici, è stato arrestato.


Bush /1 Onorificenza a Wojtyla

Durante la sua visita in Vaticano il presidente Usa ha insignito il Papa della più importante onorificenza degli States, la Presidential Medal of Freedom. Tornato negli Usa Bush ha conferito la stessa medaglia anche ad altre personalità, tra cui il giornalista Norman Podhoretz, intellettuale newyorkese di origini ebraiche, considerato il “nonno” dei neoconservatori. Podhoretz, che ha diretto per 35 anni la rivista Commentary, nell’occasione non solo ha ribadito di sottoscrivere la dottrina della guerra preventiva, ma anche di voler andare oltre con un libro che intende scrivere. Il New York Times del 24 giugno ha scritto che il titolo provvisorio di questo nuovo libro si riferisce all’era cominciata con gli attacchi dell’11 settembre: Quarta guerra mondiale: come è cominciata, che significato ha, e perché dobbiamo vincerla.


Bush /2 Sì ai preservativi

«Dal pulpito della chiesa battista del grande esodo di Filadelfia, davanti alla congregazione nera che applaude, George W. Bush, apostolo dell’astinenza sessuale contro l’Aids, propone per la prima volta in America anche il ricorso ai profilattici per contenere il male. Lo fa con qualche riluttanza, rammentando la cosiddetta formula Abc impiegata in Uganda – sottolinea – con notevole successo: l’astinenza prima, la fedeltà coniugale poi, infine “quando sia appropriato, i profilattici”». Così inizia un articolo del Corriere della Sera del 25 giugno, in cui si spiega che «Abc viene da abstain (astieniti), da be faithful (sii fedele), e condoms (profilattici)».


Bush /3 La Turchia in Europa e la teoria dello scontro di civiltà

Bush: l’Europa non è un club cristiano, fate entrare i turchi. Questo il titolo di un articolo pubblicato sulla Stampa del 30 giugno, dedicato alla visita di George W. Bush in Turchia, in cui è ripreso il discorso tenuto dal presidente degli Stati Uniti presso l’Università di Galatasaray. Così le parole di Bush riportate sulla Stampa: «L’entrata di Ankara proverà che l’Europa non è il club esclusivo di una singola religione e farà apparire la teoria del conflitto di civilizzazioni come un mito sorpassato dalla Storia». Una dichiarazione a cui il presidente francese Jacques Chirac ha replicato: «Siamo alleati degli americani, non servi».


Europee Il Papa e la propaganda dei radicali

Nel corso della campagna elettorale per le elezioni europee molti italiani si sono visti recapitare a casa un pamphlet propagandistico del Partito radicale che si apriva con una grande foto, in cui Emma Bonino e Marco Pannella sono ritratti a colloquio con papa Wojtyla. Una propaganda infelice, soprattutto se si tiene presente che, nel recente passato, i radicali hanno dato vita, nel Parlamento europeo, a una campagna per far espellere la Santa Sede dal ruolo di osservatore presso le Nazioni Unite.


Italia D’Alise vescovo ad Ariano Irpino, Forte a Chieti

Il 5 giugno Giovanni D’Alise, napoletano, 56 anni, è stato nominato vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia. D’Alise, sacerdote dal 1972 per la diocesi di Acerra, ha la licenza in Teologia e dal 2000 è parroco di Sant’Alfonso di Cancello Scalo.
Il 26 giugno il teologo Bruno Forte è stato nominato arcivescovo di Chieti-Vasto. Nato a Napoli 55 anni fa, sacerdote dal 1973, Forte ha studiato a Tubinga e Parigi. Nel 1985 è stato relatore al Convegno della Chiesa italiana a Loreto. Attualmente è ordinario di Dogmatica alla Facoltà teologica dell’Italia meridionale, membro della Commissione teologica internazionale e consultore del Pontificio Consiglio della cultura. Quest’anno ha predicato gli esercizi spirituali per la Curia romana. Il fratello Mario è stato per alcuni mesi nel 1984 sindaco democristiano di Napoli.


Spagna Smembrata Barcellona, Tarragona all’Opus

Il 15 giugno è stato annunciato lo smembramento dell’arcidiocesi di Barcellona in tre parti con la creazione delle nuove diocesi di Terrassa e Sant Feliu de Llobregat. Contestualmente Barcellona, finora immediatamente soggetta alla Santa Sede, è diventata arcidiocesi metropolitana avente come suffraganee le due diocesi di nuova creazione. Sempre il 15 giugno sono state accolte le dimissioni dalla guida dell’arcidiocesi catalana del cardinale Ricardo María Carles Gordó, 78 anni il prossimo settembre. Nuovo arcivescovo di Barcellona è stato nominato Lluís Martínez Sistach, 67 anni, originario della città, già vescovo ausiliare di Barcellona nel 1987, quindi vescovo di Tortosa nel 1991 e dal 1997 arcivescovo di Tarragona. Alla guida di quest’ultima arcidiocesi è stato poi nominato Jaume Pujol Balcells, 60 anni, sacerdote del clero dell’Opus Dei. Si tratta del primo vescovo in terra iberica appartenente al clero dell’Obra fondata da san Josémaria Escrivá de Balaguer.


Collegio Capranica Monsignor Manicardi nuovo rettore

Monsignor Ermenegildo Manicardi è il nuovo rettore dell’Almo Collegio Capranica. Ne ha dato notizia il 20 giugno Roma-sette, il supplemento domenicale di Avvenire curato dal Vicariato di Roma. Manicardi, 56 anni, emiliano di Carpi (Mo), dal 1987 preside dello Studio teologico accademico di Bologna, prende il posto di monsignor Alfredo Abbondi.


Curia Nomine di sottosegretari e di prelato uditore

Il 12 giugno padre Vincenzo Bertolone, dei Missionari Servi dei poveri, è stato nominato sottosegretario alla Congregazione per i religiosi, dove finora era aiutante di studio.
Il 21 giugno monsignor Giovanni Pietro Dal Toso, 40 anni ad ottobre, è stato nominato sottosegretario del Pontificio Consiglio «Cor Unum», dove era officiale dal 1996. Dal Toso, del clero di Bolzano-Bressanone, è sacerdote dal 1989.
Il 22 giugno lo scozzese Gerard McKay è stato nominato prelato del Tribunale della Rota romana, dove finora ricopriva l’incarico di difensore del vincolo.
L’8 giugno l’arcivescovo Giovanni Lajolo, “ministro degli Esteri” vaticano, è stato nominato anche segretario della Commissione interdicasteriale permanente per la Chiesa in Europa orientale. Prende il posto dell’arcivescovo slovacco Jozef Zlatnansky, 77 anni compiuti a marzo.


Diplomazia/1 Kasujja a Maurizio, Tscherrig in Mongolia

Il 9 giugno l’arcivescovo africano Augustine Kasujja, dal 22 aprile nunzio in Madagascar e nelle Seychelles, è stato nominato anche rappresentante pontificio nella Repubblica di Maurizio.
Il 17 giugno l’arcivescovo svizzero Emil Paul Tscherrig, dal 22 maggio nunzio apostolico in Corea, è stato nominato anche rappresentante pontificio in Mongolia.


Diplomazia/2 Nuovo ambasciatore di Spagna

Il 18 giugno ha presentato le lettere credenziali il nuovo ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede. Si tratta di Jorge Dezcallar de Mazarredo, 59 anni, diplomatico di professione, in precedenza ambasciatore in Marocco e nell’ultimo quadriennio direttore del Centro superiore di informazione per la difesa col rango di ministro. Nel suo discorso al nuovo ambasciatore il Papa, tra l’altro, ha ribadito il diritto «di nascere e di crescere in una casa in cui regni la stabilità e le parole padre e madre possano dirsi con gioia e senza inganno». «Le vere “conquiste sociali”» ha detto poi il Papa «sono quelle che promuovono e tutelano la vita di ciascuno e, allo stesso tempo, il bene comune della società».
Il 21 giugno Giovanni Paolo II ha ricevuto poi in udienza il nuovo premier spagnolo, il socialista José Luis Rodríguez Zapatero.


Diplomazia/3 Santa Sede: attenti agli Ordini equestri non riconosciuti

È prassi che diplomatici vaticani accreditati in Vaticano «si astengano dall’aderire a Ordini equestri che non sono legati alla Santa Sede, anche se sono dedicati ai santi o hanno titoli religiosi». Lo ribadisce una recente circolare della prima sezione della Segreteria di Stato inviata a tutte le missioni diplomatiche accreditate in Vaticano circa «le tradizioni che vanno osservate a proposito dell’uso e dell’accettazione delle decorazioni». Nella circolare si ribadisce che gli Ordini equestri riconosciuti dalla Santa Sede sono solo due: il Sovrano Ordine militare di Malta e l’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. E si ricorda che tradizionalmente «le alte personalità membri di governo, durante la loro presenza a Roma per le udienze pontificie, non accettano distintivi onorifici di ordini non riconosciuti dalla Santa Sede». La circolare in questione, scritta in francese, porta la data dello scorso 27 aprile.


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