Rubriche
tratto dal n.07/08 - 2004


RELIGIONE

Adam Mickiewicz e l’insurrezione di Varsavia


Adam Mickiewicz

Adam Mickiewicz

Il primo agosto del ’44 Varsavia insorse contro i nazisti e fu devastata. Un articolo della Repubblica del 14 luglio ha ricordato quel tragico evento, attraverso, tra l’altro, la testimonianza di Alina Karpowicz che ha raccontato: «“A pensarci fu inutile: un disastro per noi, per Varsavia, per i civili. E un vantaggio per Stalin. Ma fu, lo giuro, la cosa più bella della mia vita. Fu tutto stupendamente romantico, tragico e insensato”. 250mila morti in due mesi. Un massacro». L’articolo si concludeva con la testimonianza di Jacek Kopcinski, che ha rammentato: «Oggi si parla del romanticismo polacco come sinonimo di nazionalismo e antisemitismo. Fu il contrario: il messianesimo del nostro vate Mickiewicz ebbe radici ebraiche. Marek Edelmann, l’ultimo capo della rivolta del ghetto, si rifece proprio a Mickiewicz, all’idea della morte cercata eroicamente e non subita. L’idea che la Polonia dovesse sacrificarsi per l’Europa nacque in ambienti ebrei». Riguardo a questa tragedia, sempre su Repubblica è stata ripresa anche l’omelia che papa Wojtyla ha pronunciato in piazza della Vittoria, a Varsavia, il 2 giugno 1979, durante il suo primo viaggio in Polonia, in cui affermava che a Varsavia «sotto le macerie c’era il Cristo Salvatore».




SACRO COLLEGIO

I novant’anni del cardinale Tonini


Ersilio Tonini

Ersilio Tonini

Il 20 luglio ha compiuto novant’anni il cardinale Ersilio Tonini, dal 1975 al 1990 arcivescovo di Ravenna-Cervia, noto per il suo “apostolato” televisivo. L’ecclesiastico ha festeggiato il genetliaco partecipando alla trasmissione Rai Uno mattina, dove ha detto: «Oggi sono nato di nuovo, ho celebrato la mia nascita. Ma dico la verità, ogni mattina nasco sempre di nuovo. E l’augurio che posso farmi è quello di conservare questa serenità fino all’ultimo, perché sono contento di essere al mondo. [...] Ho avuto questa fortuna, perché mia madre mi ha insegnato a svegliarmi stupefacendomi. Io sono molto contento di essere al mondo, è un grande miracolo. Vorrei che le persone che incontro avessero avuto la stessa gioia che ho io. Sempre però che da ragazzi avessimo avuto gli occhi del padre e della madre che ci guardavano con benignità. L’eredità che i nostri genitori ci lasciano è proprio lo sguardo su noi stessi».
L’augurio che si è fatto il cardinale è quello di poter conservare “questa serenità” fino all’ultimo. «Poi vorrei augurare a tutti, specialmente ai bambini, che facciano un cammino sereno come è toccato a me». Dall’Ansa del 20 luglio.




LIBRI

Enchiridion della pace con prefazione del cardinale Tauran


Jean-Louis Tauran

Jean-Louis Tauran

«Se vi è una convinzione che non è mai venuta meno nell’animo dei pontefici è che la pace è sempre possibile. Ancora di più: essa è un dovere. Il Concilio Vaticano II invitava i responsabili politici a “considerare l’argomento della guerra con mentalità completamente nuova” (Gaudium et spes 80).
Di fronte al terrorismo, ai conflitti irrisolti o ai rigurgiti etnici del futuro, nel passato come nel presente, la Chiesa cattolica continuerà a mettere a disposizione di tutti il suo impegno incessante per la giustizia, la solidarietà, la fraternità e la pace. Queste pagine sono una testimonianza eloquente della perseveranza con la quale, in mezzo alle contraddizioni della storia umana, la Chiesa non ha mai cessato di annunciare a tutti l’eterno “vangelo della pace”(Ef 6,15)!». Con queste parole si chiude la prefazione che il cardinale Jean-Louis Tauran, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, ha scritto per il primo volume dell’Enchiridion della pace. Pio X-Giovanni XXIII (Edizioni Dehoniane,1952 pp., euro 75), che raccoglie i pronunciamenti più significativi dei papi sul tema della pace. Tauran è stato dal 1991 al 2003 “ministro degli Esteri” vaticano.





Papa/1
Udienza al rettore dell’Università di Bologna

Il 3 luglio Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza il professor Pier Ugo Calzolari, rettore dell’Università di Bologna, insieme con la consorte. Nell’occasione è stato conferito al Papa il Sigillum Magnum dell’Alma Mater Studiorum, attribuitogli come atto di omaggio in occasione del XXV di pontificato. Nel suo messaggio di ringraziamento il Pontefice ha incoraggiato a far sì che «l’attività scientifica e culturale sia sempre mossa da sincera passione per l’uomo».


Papa/2
Nel febbraio 2007 a Roma la V Assemblea generale del Celam

La presidenza del Celam, il Consiglio episcopale latinoamericano, ha reso noto che Giovanni Paolo II ha accolto la richiesta di convocare la V Assemblea generale dell’episcopato latinoamericano per il mese di febbraio 2007 a Roma. Nel suo intervento, durante la conferenza stampa per la presentazione dell’avvenimento, svoltasi presso la sede della Segreteria generale del Celam a Bogotá a inizio luglio, il cardinale Francisco Javier Errázuriz Ossa, arcivescovo di Santiago del Cile e presidente dell’organismo, ha delineato il contesto socioculturale in cui si inserisce la prossima conferenza e ne ha preannunciato il tema: “Discepoli di Gesù Cristo nella Chiesa cattolica, missionari di speranza, per la nuova evangelizzazione dell’America Latina e del Caribe all’inizio del Terzo millennio”.


Religione
Cile. Ucciso un sacerdote mentre celebra la messa

«Delitto in chiesa, tra i fedeli sgomenti, come in un libro di Fruttero e Lucentini, A che punto è la notte. Un sacerdote italiano, padre Faustino Gazzieri De Stefani, 69 anni, dell’ordine dei Servi di Maria, è stato assassinato a coltellate mentre celebrava la messa vespertina nella cattedrale metropolitana di Santiago del Cile, la chiesa più importante della capitale». Così la Stampa del 26 luglio. Autore del gesto omicida un giovane che «è avanzato lungo la navata principale urlando invocazioni a satana, prima di lanciarsi verso il sacerdote con il coltello levato in alto. Ha gridato: “Ti uccido!”, e si è scagliato su di lui, colpendolo con la lama e tagliandogli la gola». Padre Gazzieri De Stefani, originario del Veneto, si era trasferito in Cile nel 1960.


Sacro Collegio/1
Gli ottant’anni del cardinale Cassidy

Il 5 luglio ha compiuto ottant’anni il cardinale australiano Edward Idris Cassidy, presidente emerito del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Il numero dei cardinali elettori scende quindi a 124 (su 190), di cui solo due provenienti dall’Oceania.
Il 13 agosto festeggia l’ottantesimo genetliaco il porporato brasiliano Serafim Fernandes de Araújo, arcivescovo emerito di Belo Horizonte.


Sacro Collegio/2
López Trujillo record all’ex Sant’Uffizio

Il 7 aprile il cardinale colombiano Alfonso López Trujillo, 69 anni a novembre, dal 1990 presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, è stato confermato in aliud quinquennium come membro della Congregazione per la dottrina della fede. Ne danno notizia gli Acta Apostolicae Sedis datati 5 maggio. Si tratta del sesto mandato consecutivo nel prestigioso incarico. Il porporato latinoamericano fa infatti parte dell’ex Sant’Uffizio dal 1979, quando era arcivescovo di Medellín.


Medio Oriente/1
Sharon e l’unità nazionale in Israele

«“Nascerà la grande coalizione?”. “Credo che sia una chance veramente buona per formarla. Contro l’unità nazionale ci sono la destra della destra e la sinistra della sinistra. Lo Shinui è molto a favore: perché porterebbe all’unione dei tre partiti secolari che operano contro le imposizioni dei religiosi, che in Israele hanno il peso che aveva il Papa nell’Italia… nel Medioevo”. “Il capo dei servizi segreti Avi Dichter ha detto che estremisti di destra avrebbero già deciso un omicidio politico contro il disimpegno [delle colonie, ndr]. Preoccupano queste minacce?”. “Dopo l’omicidio di Rabin queste minacce le prendiamo sul serio”». Così Tommy Lapid, leader israeliano dello Shinui (partito laico di centro), in un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera del 13 luglio.


Medio Oriente/2
Mitzna, il Muro e il ritiro da Gaza

«“Lei è convinto che il Muro, o la barriera, sia irrinunciabile per Israele?”. “Sì, il progetto è cruciale se vogliamo la pace. E può portare benefici anche ai palestinesi, perché i negoziati potranno riprendere solo quando l’atmo­sfera si sarà raffreddata. Di questo sono convinto. È il tracciato il vero problema, non l’idea della barriera in sé. In questo senso, per noi è molto più importante la decisione della Corte suprema israeliana: ha affermato che il governo non può procedere se non rispettando i diritti umani: il diritto dei palestinesi alla casa, alla terra, a vivere nelle loro comunità. È la Corte suprema che costringe il governo a rivedere i propri piani”. “Il Muro, il ritiro da Gaza. Erano idee nate a sinistra, sono diventate bandiere di Sharon. Si sente un perdente?”. “Perdente? Queste idee erano inaccettabili alla destra. Ora le hanno fatte proprie. Ritengo di aver vinto”». Sono alcune battute di un’intervista concessa da Amram Mitzna, ex leader dei laburisti israeliani, al Corriere della Sera del 10 luglio.


Cina/1
Confermata la dirigenza degli organismi ecclesiali “patriottici”

Si è tenuto dal 7 al 9 luglio a Pechino il settimo Congresso nazionale dei rappresentanti cattolici, il periodico incontro dei rappresentanti dell’area della Chiesa cattolica cinese riconosciuta dal governo. Al Congresso hanno preso parte 262 rappresentanti, tra cui quaranta vescovi. Michele Fu Tieshan, vescovo di Pechino, e Giuseppe Liu Yuanren, vescovo di Nanchino, entrambi ordinati senza mandato apostolico, sono stati confermati rispettivamente alla guida dell’Associazione patriottica dei cattolici cinesi e della Conferenza episcopale della Chiesa cattolica in Cina, i due organismi ecclesiali autorizzati e controllati dal governo.
Il vicepresidente dell’Associazione patriottica, Antonio Liu Bainian, ha confermato che il Congresso ha riformato le costituzioni dei due organismi ecclesiali in ottemperanza ai regolamenti sulla registrazione delle organizzazioni sociali promulgati dal Consiglio di Stato nel 1998.
Gli incontri preparatori del Congresso avevano escluso gli ultraottantenni dalla possibilità di essere eletti alla guida dei due organismi.


Cina/2
Necrologio del vescovo “ufficiale” di Ningbo in Cina

L’Osservatore Romano del 4 luglio ha pubblicato in seconda pagina il necrologio di Michele He Jinmin, vescovo di Ningbo, in Cina, scomparso il 4 maggio a 87 anni. Monsignor He Jinmin era stato ordinato vescovo “ufficiale” (riconosciuto dal governo) nel 2000 ed era legittimato dalla Santa Sede. L’Osservatore Romano lo definisce «zelante evangelizzatore», che «ha saputo stare al passo coi tempi, ispirando il suo lavoro pastorale e di evangelizzazione allo spirito del Concilio Vaticano II».


Spagna
Zapatero a Santiago de Compostela

Anche il premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero ha voluto recarsi, domenica 25 luglio, a Santiago de Compostela. Cadendo quest’anno la festa di san Giacomo apostolo di domenica, si celebra l’Anno Santo di Compostela.


Nomine
Primo vescovo dell’Opus Dei in Paraguay

Il 12 luglio l’argentino Rogelio Ricardo Livieres Plano, 59 anni, del clero dell’Opus Dei, è stato nominato vescovo di Ciudad del Este, terza diocesi, per numero di fedeli, del Paraguay. Livieres Plano, ordinato sacerdote nel 1978, ha una laurea in Giurisprudenza, un master in Diritto amministrativo e un dottorato in Diritto canonico. Si tratta del primo vescovo in Paraguay dell’Obra fondata da san Josemaría Escrivá de Balaguer.


Visitatori apostolici/1
Ispezione pontificia al patriarcato siro-cattolico

Il 21 luglio il Papa ha nominato l’arcivescovo libanese Edmond Farhat, 71 anni, nunzio apostolico in Turchia, come visitatore apostolico presso il patriarcato siro-cattolico di Antiochia con sede a Beirut in Libano. «C’è una differenza di punti di vista tra il patriarcato e il Sinodo», ha dichiarato al Catholic News Service Ephrem Joseph Younan, vescovo della diocesi siro-cattolica di Our Lady of Deliverance di Newark dei Siri (Usa), che è anche membro del Sinodo. Patriarca della Chiesa siro-cattolica è Ignace Pierre VIII Abdel-Ahad, che nel 2001 ha preso il posto di Ignace Moussa I Daoud, chiamato a Roma a presiedere la Congregazione per le Chiese orientali.


Visitatori apostolici/2
Indagine sul seminario austriaco di Sankt Pölten

Il 20 luglio il Papa ha nominato il vescovo austriaco di Feldkirch Klaus Küng visitatore apostolico per la diocesi di Sankt Pölten in Austria e in particolare per il seminario vescovile della medesima diocesi. Il provvedimento è stato preso, come ha riferito la Radio Vaticana, dopo che la Chiesa austriaca è stata «scossa dallo scandalo a sfondo sessuale che ha colpito nelle ultime settimane il seminario», scandalo che ha visto «coinvolti il rettore e il vicerettore dell’istituto, che si sono dimessi, e alcuni seminaristi». «In alcuni computer del seminario» ha riferito sempre l’emittente vaticana «è stato trovato anche materiale pedopornografico, e per questo motivo, proprio ieri [19 luglio, ndr], la procura della cittadina austriaca ha annunciato l’incriminazione di un seminarista». Vescovo di Sankt Pölten è dal 1991 Kurt Krenn, 68 anni, in precedenza ausiliare dell’allora cardinale di Vienna Hans Hermann Groër. Klaus Küng, 64 anni, del clero dell’Opus Dei, è vescovo di Feldkirch dal 1989.


Libri
Ciullo d’Alcamo e il diritto canonico matrimoniale

La Libreria Editrice Vaticana ha mandato da poco in libreria un curioso libro scritto dal noto avvocato rotale siciliano Sebastiano Villeggiante (108 pp., euro 20) dal titolo Ciullo d’Alcamo e il diritto canonico matrimoniale. La prefazione dell’insolito volumetto è stata scritta da monsignor Giuseppe Sciacca – anche lui siciliano – , dal 1999 prelato uditore del tribunale della Rota romana. E in essa l’ecclesiastico spiega come «alla consueta e riduttiva lettura che vede nel Contrasto la rappresentazione, fors’anche scenica, del dialogo fra un giullare sfaccendato e fanfarone e una procace ragazza del popolo che, dapprima testarda e motteggiatrice, finisce col capitolare travolta dalla tenacia dell’assedio e dalla forza del suo istinto (Sapegno, Sansone), il Villeggiante […] non esita – e noi crediamo iure meritoque – a leggere nel dialogo la formazione e manifestazione di quel consenso “qui solus facit nuptias”». Dopo aver elogiato «l’acume e l’originalità di questa novissima interpretazione dell’antico Contrasto», monsignor Sciacca così conclude la sua prefazione: «Raccomandiamo pertanto la lettura di questo saggio del professor Villeggiante ai letterati perché non ignorino il diritto canonico matrimoniale […]; ma la raccomandiamo anche ai canonisti, giudici e avvocati, perché siano un po’ letterati anch’essi, a partire da un auspicatissimo possesso della lingua, sicuro e convincente, e perché diventino sempre più capaci di cogliere – come sanno fare i letterati – le infinite sfumature della realtà e, soprattutto, dell’animo umano, onde riportarle, senza banalizzarle o abusarne, entro i necessari canoni della giuridicità».


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