Rubriche
tratto dal n.04 - 2002

Lettere dalle missioni



News dalle Missioni


Congo-Brazzaville
Missionario rapito
a Pasqua
Il 31 marzo, domenica di Pasqua, è stato ferito e sequestrato padre Jean Guth, sacerdote della congregazione dello Spirito Santo. Autori del rapimento le truppe ribelli dette “ninja”, fedeli all’ex premier Bernard Kolélas, da marzo in lotta contro il governo centrale nella regione del Pool. Padre Guth, 63 anni, è nato in Normandia ed è in Congo dal 1967.

Madagascar
Ucciso missionario
Il 12 aprile, durante un conflitto a fuoco nella città di Fianarantsoa, in Madagascar, è stato ucciso mentre era alla finestra del suo appartamento, situato nei pressi della cattedrale e della residenza vescovile, fratel Roger Morin. Il missionario apparteneva alla congregazione dei Fratelli del Sacro Cuore di Lione. 72 anni, nato a Springvale (Stati Uniti), era giunto in Madagascar nel 1951. Dopo aver svolto varie attività pastorali, era divenuto responsabile dei novizi della comunità. Fratel Morin è stato ucciso con cinque colpi, circostanza che, secondo i confratelli, fa escludere la fatalità. Negli ultimi mesi il Madagascar è stato teatro di un conflitto tra le fazioni dell’ex premier Didier Ratsiraka e dell’attuale presidente Marc Ravalomanana, che non è riconosciuto dal precedente. I due si sono incontrati a fine aprile a Dakar per tentare di trovare una via di uscita all’attuale situazione di stallo politico.

Nigeria
Saccheggiata missione
Il 24 aprile la missione delle Oblate di Nazareth a Kaduna è stata assalita da quindici armati che hanno trafugato beni e minacciato pesantemente le suore.

Repubblica Democratica del Congo
Ucciso sacerdote
Terminato con un accordo a metà il dialogo intracongolese svoltosi a Sun City (Sudafrica), nella Repubblica Democratica del Congo, ricomincia a salire la tensione. Il 13 aprile è stato ucciso nella città di Butembo padre Romain Kaindo. Dopo aver celebrato messa nel seminario diocesano, il sacerdote è stato raggiunto da una raffica di mitra mentre si recava in automobile presso il locale ospedale dove era solito far visita ai malati. Il vescovo di Butembo, monsignor Melchisedech Sikuli, ha parlato di attentato ed ha aggiunto: «La Chiesa percepisce l’omicidio di padre Kaindo come un avvertimento». La neutralità della Chiesa, secondo il presule, disturba le forze che vorrebbero averla dalla propria parte.

Indonesia
Francescani e Domenicani denunciano violazione diritti
La delegazione congiunta dei Francescani e Domenicani presso le Nazioni Unite a Ginevra ha chiesto la cessazione delle annose violazioni ai diritti umani perpetrate in Papua (ex Irian Jaya, estremo oriente dell’Indonesia, al confine con la Papua Nuova Guinea), ex colonia olandese passata nel ’69 all’Indonesia. Padre Theo van den Broek, missionario francescano olandese da 27 anni in Papua, ha spiegato alle Nazioni Unite che la popolazione di questa provincia è «la più trascurata e vittimizzata dell’Indonesia».

Honduras
Strage di contadini
La Chiesa della comunità di Belfate è intervenuta con fermezza in merito all’assassinio di tre contadini e il ferimento di un quarto avvenuti nel dipartimento di Colón durante la settimana santa. Il massacro sarebbe stato compiuto da guardie private di una compagnia bananiera presente nella regione. Padre Victor Camara, della parrocchia di Nuestra Señora del Tránsito, parlando dell’eccidio, ha dichiarato che si è trattato di un «attacco premeditato».

Guatemala
Poca luce sull’omicidio
di Gerardi Conedera
L’arcivescovo di Città del Guatemala, presidente della Conferenza episcopale guatemalteca, monsignor Rodolfo Quezada Toruño, parlando dell’omicidio di monsignor José Gerardi Conedera (ucciso due giorni dopo aver reso pubblico un documento sulla guerra sporca condotta nel Paese dal 1960 al 1996), ha detto: «Siamo rammaricati che i veri responsabili, materiali ed intellettuali, non siano stati scoperti». Intanto si registra tensione nel Quiché, regione dove più aspra è stata la repressione: padre Rogoberto Pérez Garrido, parroco di Santa Maria Nebaj, ha visto bruciare la sua casa parrocchiale ed ha rivelato di essere bersaglio di oscure minacce.

Colombia
Paramilitari rapiscono
due missionari
Un gruppo di Auc (Autodifese unite della Colombia) il 18 aprile ha sequestrato due missionari francescani, tre suore e due volontari. Rientrati nella propria parrocchia di Santa Rosa de Lima, al ritorno da una visita pastorale itinerante compiuta nel dipartimento di Bolívar, il gruppo è stato prelevato da una squadra di Auc. Sono stati rilasciati dopo alcune ore. Intanto per l’omicidio di monsignor Isaías Duarte Cancino – il vescovo di Cali ucciso lo scorso 16 marzo e del cui omicidio erano state accusate le Forze armate rivoluzionarie colombiane (Farc) – sono state arrestate tre persone: di due per ora si conoscono solo i soprannomi; il terzo è John Jairo Maturana, sospettato di essere a capo di una banda criminale locale e di cui i giornali colombiani hanno rammentato un particolare curioso: è stato il protagonista di uno spot televisivo nell’ambito di una campagna contro il consumo di sostanze stupefacenti finanziata dalla presidenza della Repubblica.


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