Rubriche
tratto dal n.03 - 2002

30Giorni in breve



BREVI DAL MONDO


Papa/1
Siamo personalmente scossi nel profondo dai peccati di alcuni nostri fratelli che hanno tradito...

«In questo momento, inoltre, in quanto sacerdoti, noi siamo personalmente scossi nel profondo dai peccati di alcuni nostri fratelli che hanno tradito la grazia ricevuta con l’ordinazione, cedendo anche alle peggiori manifestazioni del mysterium iniquitatis che opera nel mondo. Sorgono così scandali gravi, con la conseguenza di gettare una pesante ombra di sospetto su tutti gli altri benemeriti sacerdoti, che svolgono il loro ministero con onestà e coerenza, e talora con eroica carità. Mentre la Chiesa esprime la propria sollecitudine per le vittime e si sforza di rispondere secondo verità e giustizia ad ogni penosa situazione, noi tutti – coscienti dell’umana debolezza, ma fidando nella potenza sanatrice della grazia divina – siamo chiamati ad abbracciare il mysterium crucis e a impegnarci ulteriormente nella ricerca della santità. Dobbiamo pregare perché Dio, nella sua provvidenza, susciti nei cuori un generoso rilancio di quegli ideali di totale donazione a Cristo che stanno alla base del ministero sacerdotale». È questa la parte della consueta Lettera ai sacerdoti inviata dal Papa in occasione del giovedì santo che Giovanni Paolo II ha dedicato quest’anno, senza citarlo esplicitamente, al delicato problema dei preti pedofili. La Lettera è stata resa nota il 21 marzo.


Papa/2
Wojtyla vero sostituto di Cristo

«“[Il Papa] è abbattuto dalla malattia?”. “No, affatto. Sopporta tutto, proprio come Cristo: è il suo vero sostituto su questa terra. Lui ignora cosa sia l’egoismo. Non è certo il ginocchio a preoccuparlo. Ma Betlemme, Betlemme sì”». Botta e risposta tra giornalista e Wanda Poltawska, psichiatra e amica del Papa, sul Corriere della Sera del 5 aprile.


Papa/3
Ufficializzato viaggio in Azerbaigian
e Bulgaria

Il 3 aprile, con uno scarno comunicato, la sala stampa vaticana ha ufficializzato le date del prossimo viaggio all’estero del Papa. «Il Santo Padre Giovanni Paolo II» recita il comunicato «compirà un viaggio apostolico in Azerbaigian e in Bulgaria, dal 22 al 26 maggio 2002».


Cardinali/1
Poupard: l’Italia
e le forze del male

«Considero l’Italia la mia seconda patria e penso che è un Paese profondamente cristiano e quindi saprà trovare la forza di vincere sul male». Lo ha confidato alla Stampa del 31 marzo il cardinale francese Paul Poupard, presidente del Pontificio Consiglio per la cultura.


Cardinali/2
Ratzinger: un Papa africano sarebbe
un bel segno

«Nonostante tutte le affermazioni contro il razzismo che si fanno nel mondo occidentale, continuano a esistere forti riserve nei confronti del Terzo Mondo. Tanto per fare un esempio, noi abbiamo in Africa delle figure davvero grandi e degne di ammirazione. In questo senso è assolutamente possibile in linea di principio che il prossimo Papa venga da lì. Io ritengo personalmente che questo sarebbe un bel segnale per tutta la cristianità». Così il cardinale Joseph Ratzinger, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, in un’intervista concessa al quotidiano tedesco Die Welt ripresa dalla Stampa del 3 aprile.
Cardinali/3
Medina Estévez.
Vita cristiana
più povera senza il rosario e la Via Crucis

«La pietà popolare è un tesoro della Chiesa: per capirlo, basti immaginare la povertà che ne risulterebbe per la storia della spiritualità cristiana d’Occidente l’assenza del “rosario” o della “Via Crucis”...». Così ha detto il cardinale Jorge Arturo Medina Estévez il 9 aprile nel corso della presentazione alla stampa del Direttorio su pietà popolare e liturgia. Principi e orientamenti, pubblicato dalla Congregazione per il culto divino da lui presieduta.
Sacro Collegio
Gli ottanta anni
dei cardinali Noè
e Monduzzi

Il 31 marzo ha compiuto ottanta anni il cardinale Virgilio Noè, lombardo, dal 1991 arciprete della patriarcale basilica vaticana, vicario generale per la Città del Vaticano, presidente della Fabbrica di San Pietro. Il 2 aprile ha raggiunto la stessa età il porporato Dino Monduzzi, romagnolo, dal 1986 al 1998 prefetto della Casa pontificia.
Con questi due genetliaci il numero dei cardinali con meno di ottanta anni, e quindi elettori in un eventuale conclave, scende a 126 (di cui venti italiani, il 15,9%), mentre gli ultraottantenni salgono a 50 (di cui 17 italiani, il 34%).


Russia
Ministro degli Esteri: l’attacco a Betlemme offende i cristiani

Il 4 aprile il ministro degli Esteri russo, Sergej Ivanov, ha espresso «la condanna risoluta della Russia» per le azioni delle forze armate israeliane contro i Luoghi Santi. «Una guerra sporca» ha detto secondo quanto riportato dall’Ansa «si sta svolgendo sul suolo della Terra Santa, ed essa indigna i cristiani».


Medio Oriente
Hamas e Israele

Hamas? «“È stato creato da noi, nella metà degli anni Ottanta per farne un movimento di impronta religiosa da contrapporre al laico, paramarxista Olp di Arafat”: così si vuole abbia detto, quando divenne sindaco di Netanya, il generale Zvi Poleg, già comandante dell’esercito israeliano a Gaza dal luglio del 1988 al marzo del 1990 (cfr. L’Ulivo e le pietre, di U. Tramballi, Marco Tropea Ed.)». Così Igor Man, sulla Stampa dell’11 aprile, nell’articolo dal titolo Hamas, gli amici-nemici di Arafat, in cui il cronista ripercorre la storia del movimento islamico che ha rivendicato le più efferate stragi effettuate in Israele.


Amos Luzzatto
Ho un sogno: i due Stati insieme nell’Ue

«Ma bisogna anche che tutti quanti comprendiamo che Arafat è riconosciuto dai palestinesi come il loro rappresentante. Ci piaccia o no. Ci sono alternative? C’è da scervellarsi, ma il problema va affrontato senza scorciatoie. [...] «[Quella di fare entrare Israele nella Unione europea è una] Idea bella, generosa, amichevole. Però attenzione. C’è un solco fra israeliani e palestinesi da colmare. Se si punta solo su una delle due parti la tragedia diventa maggiore. Bisognerebbe portare, fare entrare tutti e due i popoli, tutte e due le nazioni nella Ue... un sogno, anche geografico. Ma è con questo spirito che dobbiamo muoverci». Lo ha detto Amos Luzzatto, attuale presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane alla Repubblica del 10 aprile.


Tullia Zevi
Una piattaforma laica e democratica
è la miglior premessa di una coesistenza
tra Stati

«L’importante per noi è Israele e la sua sicurezza, quel che ha rappresentato dopo la Shoah: ha voluto dire la salvezza, una via di sopravvivenza. Certo, in Israele oggi c’è Sharon, che è stato democraticamente eletto e consolida il suo consenso. Però ci sono altre forze meno visibili che continuano a tenere vivi gli antichi ideali del sionismo egualitario. [...] I movimenti fondamentalisti hanno un rilevante peso nella regione, per questo penso che una piattaforma laica e democratica sia la miglior premessa di una coesistenza tra Stati. Oggi purtroppo prevale il fragore delle armi, verrà il tempo del dialogo, spero non sia lontano e non sia un sogno». Così Tullia Zevi, ex presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche, ha detto alla Repubblica dell’8 aprile.


Don Zega
La preghiera
è l’unica forza
che può «spostare
le montagne»

«...La preghiera non è imbelle. È l’unica forza che può “spostare le montagne”, come tutta la Bibbia testimonia. È l’unica capace di operare miracoli: si sente spesso parlare di prodigi negati, di invocazioni che non ottengono quello che chiedono; mai però è successo che eventi eccezionali (chiamiamoli pure “miracoli”, perché no?) si siano verificati senza il supporto della preghiera. Anche quelli più imprevisti e gratuiti, come la conversione di Saulo-Paolo sulla via di Damasco, non fanno eccezione: Paolo è gettato giù da cavallo, mentre la piccola comunità cristiana di Gerusalemme, stretta d’assedio e perseguitata a sangue, invoca unanime l’intervento del suo Signore». Così padre Leonardo Zega sulla Stampa del 7 aprile in un commento scrittoin occasione della preghiera per la pace in Medio Oriente indetta per quel giorno da Giovanni Paolo II.


Ecumenismo/1
Visita a Roma
di una delegazione della Chiesa greca ortodossa

L’11 marzo Giovanni Paolo II ha ricevuto in udienza una delegazione della Chiesa greca ortodossa, guidata dal metropolita di Attika, Panteleimon. I mass media hanno valutato questo incontro come un segnale di disgelo tra Roma e Atene sulla scia della visita del Papa all’Acropoli svolta nel maggio dello scorso anno. Secondo quanto scritto da Avvenire il 27 marzo, la visita ha avuto un’eco positiva in Grecia (anche se il ritorno della delegazione è stato funestato dalla morte di uno dei componenti, il vescovo Timotheos di Corfù), tanto che una visita in Vaticano di Christodoulos, leader dell’ortodossia ellenica, «potrebbe essere più vicina».


Ecumenismo/2
Sommaria storia
della libertà religiosa

«Anche la Chiesa cattolica ha penato non poco prima di giungere a riconoscere la libertà di religione. È vero che già i Padri della Chiesa avevano affermato, e i martiri dei primi secoli avevano testimoniato con il loro sangue, che la fede è per sua natura una libera scelta. Tuttavia la libertà di religione aveva subìto restrizioni dopo la svolta costantiniana e dopo che il cristianesimo era stato dichiarato dall’imperatore Teodosio (379-395) religione di Stato. Tutt’al più c’era tolleranza, ma non libertà di religione. E soprattutto la Chiesa cattolica non è stata in grado di conciliarsi con la concezione della libertà religiosa, propugnata in senso liberale dall’illuminismo moderno. Essa sosteneva che soltanto la verità ha diritto di esistere, e non l’errore, e ha rifiutato perciò la concezione liberale della libertà di coscienza e di religione.
Solamente il Concilio Vaticano II, dopo lunghe e drammatiche discussioni, ha segnato una svolta con la dichiarazione Dignitatis humanae. Il cardinale Karol Wojtyla, allora arcivescovo di Cracovia, tenne nell’aula conciliare un discorso memorabile, in cui sosteneva che la verità e la libertà sono reciprocamente legate tra loro». Lo ha scritto il cardinale Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, in un articolo firmato sulla Civiltà Cattolica (16 marzo 2002) dal titolo Le radici teologiche del conflitto tra Mosca e Roma.


Ecumenismo/3
Una donna presidente della commissione per scegliere il nuovo primate anglicano

Il 26 marzo il primo ministro inglese Tony Blair ha reso noto il nome di chi guiderà la commissione che dovrà collaborare alla scelta del nuovo primate anglicano al posto del dimissionario George Carey. Si tratta di una donna: Elizabeth Butler-Sloss, 68 anni, magistrato, che pochi giorni prima aveva autorizzato una donna paralizzata a decidere se praticarsi l’eutanasia. La Butler-Sloss guiderà una commissione di sedici membri, ecclesiastici e laici, che fornirà a Blair due nomi tra cui il premier sceglierà il nuovo arcivescovo di Canterbury. La nomina è prevista per l’estate.


Diplomazia/1
Il veneto Scapolo nunzio in Bolivia

Il 26 marzo il neoarcivescovo Ivo Scapolo è stato nominato nunzio apostolico in Bolivia. Nato a Terrassa in provincia di Padova 49 anni fa, sacerdote dal ’78, nell’84 è entrato nel servizio diplomatico vaticano e ha prestato la sua opera nelle rappresentanze pontificie in Angola, Portogallo, Stati Uniti, e, da ultimo, nella seconda sezione della Segreteria di Stato, quella dei rapporti con gli Stati.


Diplomazia/2
Nuovi ambasciatori
di Corea e Iugoslavia presso la Santa Sede

Il 14 marzo il Papa ha ricevuto le lettere credenziali del nuovo ambasciatore di Corea. Si tratta di Seo Hyun-seop, 58 anni, diplomatico di carriera, già ambasciatore in Papua Nuova Guinea e console generale a Fukuoka e Yokohama in Giappone.
L’11 aprile ha presentato le lettere credenziali il nuovo rappresentante della Repubblica Federale di Iugoslavia. È Darko Tanaskovic, 54 anni, professore universitario, dal 1995 al 1999 rappresentante di Belgrado in Turchia. Lo scorso anno era stato nominato membro della Commissione iugoslava per la verità e la riconciliazione.


Diplomazia/3
Accordo tra
Santa Sede e Albania

Il 25 marzo la sala stampa vaticana ha reso noto che due giorni prima a Tirana era stato sottoscritto l’accordo fra la Santa Sede e la Repubblica di Albania sul regolamento delle relazioni reciproche. Hanno firmato per Roma il nunzio apostolico, arcivescovo Giovanni Bulaitis, per Tirana il primo ministro Pandeli Majko.
Salesiani
È un messicano
il nono successore
di don Bosco

È il messicano Pascual Chavez Villanueva il nuovo rettor maggiore dei salesiani. Lo hanno eletto al primo scrutinio i delegati riuniti a Roma per il 25° capitolo generale. Prende il posto di Juan Edmundo Vecchi, prematuramente scomparso, e guiderà la Congregazione per il sessennio 2002-2008. Il nono successore di don Bosco compirà 55 anni a dicembre, ha una formazione da biblista, ed è sacerdote dal ’73. Vicario del rettor maggiore è stato confermato il belga Luc Van Looy, 61 anni.


Curia /1
Polacchi alle Chiese orientali e all’Educazione cattolica.
Uno statunitense all’ex Sant’Uffizio

Il 15 marzo monsignor Krzysztof Nitkiewicz, polacco di Bialystok, 42 anni a luglio, è stato nominato sottosegretario della Congregazione per le Chiese orientali. Da dieci anni officiale della medesima Congregazione, Nitkiewicz è di gran lunga il più giovane tra i sottosegretari delle Congregazioni romane. Il giorno prima monsignor Ryszard Selejdak, polacco di Czestochowa, 44 anni, era stato nominato capo ufficio nella Congregazione per l’educazione cattolica.
Il 4 aprile padre Joseph Augustine Di Noia, 59 anni, domenicano newyorkese, è stato nominato sottosegretario della Congregazione per la dottrina della fede. Dal 1993 al 2001 è stato direttore esecutivo del Segretariato per la dottrina e la pastorale della Conferenza episcopale degli Usa. Dallo scorso anno era direttore dell’“Intercultural forum for studies in faith and culture”, una think tank cattolica afferente al Pope John Paul II Cultural center di Washington Dc. È membro della Pontificia Commissione teologica internazionale e della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino.


Nomine/1
Spagna: Gil Hellín arcivescovo di Burgos

Il 28 marzo il vescovo spagnolo Francisco Gil Hellín è stato nominato arcivescovo metropolita di Burgos. Gil Hellín, 62 anni a luglio, era dall’85 sottosegretario e dal ’96 segretario del Pontificio Consiglio per la famiglia. Originario della regione valenziana, ha studiato teologia alla Pontificia Università Gregoriana, teologia morale all’Accademia Alfonsiana di Roma e ha conseguito il dottorato in teologia all’Università di Navarra.
Nomine/2
Vescovo panamense ausiliare in Honduras

Il 21 marzo è stata annunciata la nomina a vescovo ausiliare di San Pedro Sula in Honduras di monsignor Rómulo Emiliani Sánchez, claretiano, vicario apostolico di Darién in Panama. Si è trattato di un trasferimento insolito dovuto al fatto che monsignor Emiliani non ha potuto esercitare il suo ministero in Panama.


Libri/1
Einstein: Buddha fondò la sola religione compatibile con la scienza moderna

E Buddha celebra il matrimonio tra Oriente e Occidente. “Fondò la sola religione” disse Albert Einstein “compatibile con la scienza moderna”. Con questo titolo e sottotitolo il Corriere della Sera del 5 aprile ha presentato un brano del nuovo libro di Jacques Le Goff Cinque personaggi del passato per il nostro presente: Buddha, Abelardo, san Francesco, Michelet, Bloch (Ibis edizioni). Nel volume il buddismo viene presentato come «una civiltà planetaria basata sulla non violenza», come «soprattutto un’etica, una pratica e una spiritualità».


Libri/2
L’avventura senza ritorno. Intervento e ingerenza umanitaria nell’ordinamento giuridico e nel magistero pontificio

Per chi vuole districarsi nei concetti di intervento e ingerenza umanitaria, recentemente entrati anche nel linguaggio della diplomazia vaticana, è appena arrivato nelle librerie un volume che ne traccia le origini e le modalità di inserimento nel recente magistero pontificio. Si tratta di L’avventura senza ritorno. Intervento e ingerenza umanitaria nell’ordinamento giuridico e nel magistero pontificio (Edizioni Plus, Università di Pisa, pp. 206, 10 euro). Ne è autore Pierluigi Consorti, giovane docente del corso di laurea in Scienze per la pace nell’Università di Pisa, dove dirige lo “Sportello per i diritti umani/Human rights centre”. Il volume, che vede la luce dopo l’11 settembre, non manca di trattare temi di attualità come la «guerra per i diritti umani» o la “nuova” «guerra contro il terrorismo». q


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