Rubriche
tratto dal n.07/08 - 2005


Lo sconcerto di un povero fedele


Maria e Giovanni ai piedi della croce  (cfr. Gv 19, 26-27)

Maria e Giovanni ai piedi della croce (cfr. Gv 19, 26-27)

Egregio direttore,
è sconcertante quel che può succedere a un povero sprovveduto fedele cattolico.
Ecco il fatto. Ho ricevuto un dépliant dell’editrice Piemme di Casale Monferrato (Al); sigla (Piemme) derivata dal nome dell’editore: Pietro Marietti, quindi imparentato con quei Marietti editori di Torino profondamente cattolici; non solo, ma presso la Piemme ho acquistato ottimi testi cattolici. In questo dépliant viene propagandato un Dizionario della Bibbia dell’editore Zanichelli; la prefazione, si legge, è del monaco cattolico fra Enzo Bianchi; viene sponsorizzato dal settimanale cattolico Famiglia Cristiana dell’editrice San Paolo con un giudizio di monsignor Gianfranco Ravasi, che così scrive: Dizionario «eccellente per la molteplicità delle voci, la legione degli ottimi collaboratori, la ricchezza e l’accuratezza dei contenuti. Esemplari le analisi di archeologia, economia, sociologia…».
Ciò letto, pensando di acquistare un Dizionario della Bibbia cattolico, lo commissiono. Quando mi arriva, scopro di avere in mano un dizionario, le cui «voci», si legge nella premessa, «sono state scritte da autori cattolici, protestanti ed ebrei». Uno strumento destinato perciò «ai fedeli di tutte le confessioni religiose presenti in Italia che facciano riferimento alla Bibbia» (p. 7).
Suppongo, allora, che, almeno per certe voci, ci debbano essere tre diverse e chiare interpretazioni: la cattolica, la protestante e l’ebraica. Per verificare ciò, consulto alcune voci: “Maria” e “Pietro”.
Ed ecco, in sintesi, il risultato.
«Maria Vergine. La moglie di Giuseppe, conosciuta come “la Vergine”».
Marco, viene detto, ce la presenta negativamente. Per esempio «la risposta di Gesù, “un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua” (6,4), include evidentemente anche sua madre».
Matteo, si legge ancora, ci presenta Maria meno negativamente, e positivamente Luca. «Le parole di Simeone a Maria, “Anche a te una spada trafiggerà l’anima” (Lc 2, 35), la qualificano forse come una che ascolta e osserva la parola di Dio».
Si legge che «la madre di Gesù non è nominata nel Vangelo di Giovanni».
«Pietro. Vita e leggenda». Secondo Marco Pietro «pregò con Gesù nell’orto del Getsemani (14, 33.37); e [...] fu scelto per la rivelazione del Cristo risorto (16, 7). In questo modo Pietro divenne uno speciale destinatario della conoscenza e della rivelazione esoterica».
«Il primato. I Sinottici riportano che Pietro fu il primo a essere chiamato in ordine di tempo e il primo dei Dodici a ricevere un incarico; gli fu data una conoscenza esoterica eccezionale [...]. Paolo “andò a consultare” Pietro [Gal 1, 18, nda] [...] per ottenere informazioni, riconoscendo in tal modo in lui, sulla scia dei Vangeli [che ancora non erano stati scritti, nda], la fonte delle informazioni esoteriche relative a Gesù».
Affermazioni simili non solo provocano sconcerto in un povero fedele. Sono in contrasto anche con una corretta intelligenza delle sacre Scritture.
Per concludere vorrei semplicemente ricordare la costituzione dogmatica Dei Verbum del Concilio ecumenico Vaticano II che al numero12 dice: «Dovendo la Sacra Scrittura esser letta e interpretata con l’aiuto dello stesso Spirito Santo mediante il quale è stata scritta, per ricavare con esattezza il senso dei sacri testi, si deve badare con non minore diligenza al contenuto e all’unità di tutta la Scrittura»; si deve tenere «debito conto della viva tradizione di tutta la Chiesa e dell’analogia della fede. È compito degli esegeti lavorare secondo queste norme». Pertanto, quanto «è stato qui detto sul modo di interpretare la Scrittura, è sottoposto in ultima istanza al giudizio della Chiesa, la quale adempie il divino mandato e ministero di conservare e interpretare la parola di Dio».

Don Gerlando Lentini
Ribera (Agrigento)






Una richiesta di aiuto


CLARISSE DEL MONASTERO Santa CHIARA
DELL’ADORAZIONE EUCARISTICA PERPETUA
Bisceglie, Bari

Una richiesta di aiuto

Illustrissimo senatore Giulio Andreotti,
sono madre Liliana Martina, abbadessa, dal 22 settembre del 2004, del monastero Santa Chiara di Bisceglie, di recente formazione. In questi anni abbiamo fatto sforzi economici notevolissimi e affrontato prove, note a Dio solo, per costruire quest’opera: monastero, chiesa, saloni per gruppi di preghiera, cinque sezioni di scuola materna extra clausura gestita da personale laico, e non abbiamo pensato a noi. Ebbene, il nostro piano terra nonostante le richieste è privo dell’impianto di riscaldamento a causa di un guasto irreparabile. Abbiamo chiesto l’anno scorso un preventivo di spesa che ammonta a 60mila euro. Le lascio immaginare il nostro bisogno, e in un momento che chiamerei disperato, mi rivolgo al suo nobile cuore; genuflessa e a mani giunte stendo umilmente la mano, vi lasci cadere quello che crede e quello che può, servendosi magari anche dei benefattori di 30Giorni che ci leggono. Non permetta che questo mio umile appello si perda come una eco nel deserto. Attendo dinanzi al Santissimo Sacramento gli aiuti implorati con fede e fiducia. La prego ancora, illustrissimo senatore, non mi lasci delusa. Ringraziarla? Il ringraziamento che merita la sua bontà le giunga dalla generosità divina. A noi il dovere di ritenerla un perenne benefattore (sappiamo della corrispondenza con la compianta Maria Candida che appoggiava il suo operato di politico e di uomo di fede), con diritto di preghiere di tutte le consorelle che si succederanno in questa casa. Non aggiungo altro, le lascio intuire quello che si cela nel mio cuore. Non può immaginare che gioia ci recherebbe una sua visita al nostro monastero. Voglia gradire i più profondi ossequi, miei e delle mie consorelle.

Madre Liliana Martina O.S.C., abbadessa






Quel ragazzino di strada che compone e vende bigliettini



Cristo è risorto.
Carissimi tutti della direzione e della redazione di 30Giorni,
sono una monaca della Piccola Famiglia della Resurrezione in terra di missione (Mozambico).
Anzitutto desidero ringraziare il Signore per la vostra rivista che è seria, profonda, documentata, realista e ottimista a un tempo… e poi è un faro di fede! Vi esprimo la mia gratitudine e anche quella della mia sorella di nazionalità spagnola. Sono già arrivati due avvisi di scadenza dell’anno di abbonamento (non so chi ce l’ha offerto). Non ci sentiamo di chiedere al nostro padre superiore (che è anche il fondatore) di rinnovare l’abbonamento perché ci sembra di chiedergli troppo… Perdonate!
Vogliamo solo ringraziarvi per quanto ci avete comunicato con le vostre pubblicazioni e… preghiamo per voi perché la vostra opera continui e produca nel mondo tutto il bene che Dio desidera. Ancora grazie!
In Gesù risorto e asceso che ci ha mandato lo Spirito perché nella nostra fragilità e nullità possiamo trattare grandi cose e diventare come il profeta Daniele, uomini “di desideri”,

Agata monaca
P.S. La modestia del bigliettino vi parli del ragazzino di strada che me l’ha venduto. Non vuole fare l’accattone, allora compone biglietti e li vende, e noi li compriamo incoraggiandolo!


 


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