Rubriche
tratto dal n.12 - 2005


PAPA

Dante e la “vista” di Dio


Benedetto XVI firma l’enciclica Deus caritas est, 25 dicembre 2005

Benedetto XVI firma l’enciclica Deus caritas est, 25 dicembre 2005






Il 23 gennaio, intervenendo a un incontro promosso in Vaticano dal Pontificio Consiglio «Cor unum», il Santo Padre ha voluto accennare ai motivi che lo hanno spinto a scrivere l’enciclica Deus caritas est. Riportiamo un breve passaggio del suo discorso: «Volevo tentare di esprimere per il nostro tempo e per la nostra esistenza qualcosa di quello che Dante nella sua visione ha ricapitolato in modo audace. Egli parla di una “vista” che “s’avvalorava” mentre egli guardava e lo mutava interiormente (cfr. Par. XXXIII, vv. 112-114). Si tratta proprio di questo: che la fede diventi una visione-comprensione che ci trasforma. Era mio desiderio di dare risalto alla centralità della fede in Dio. In quel Dio che ha assunto un volto e un cuore umano».




EX IUGOSLAVIA

Rugova e l’inutile strage dei Balcani


Ibrahim Rugova e Slobodan Milosevic

Ibrahim Rugova e Slobodan Milosevic

Il 24 gennaio è morto il leader kosovaro Ibrahim Rugova. Il giorno successivo, commentando la sua scomparsa, in un articolo della Stampa si rammentava un episodio della sua recente storia politica: «La Nato aveva iniziato i bombardamenti sul Kosovo e da Bruxelles il suo addetto stampa denunciava al mondo: “Rugova e altri leader kosovari sono stati eliminati dai serbi”, il mondo attendeva col fiato sospeso. Proprio in quel momento l’ex “Gandhi dei Balcani” fu ripreso dalla televisione serba mentre a Belgrado stringeva la mano a Milosevic confermando che la coabitazione tra serbi e kosovari avrebbe potuto proseguire».




30GIORNI IN BREVE


Rocco Buttiglione e Rino Fisichella

Rocco Buttiglione e Rino Fisichella

Sacro Collegio
La morte di Taofinu’u, gli ottant’anni di Obando Bravo

Il 19 gennaio è scomparso il porporato Pio Taofinu’u, 82 anni, dal 1982 al 2002 arcivescovo di Samoa-Apia, creato cardinale da Paolo VI nel 1973. A fine gennaio quindi il Sacro Collegio risulta composto da 178 porporati (dieci quelli creati da papa Montini), di cui 111 elettori (solo uno creato da Paolo VI).
Il 2 febbraio compie poi 80 anni il cardinale salesiano Miguel Obando Bravo, dal 1970 al 1° aprile 2005 arcivescovo di Managua in Nicaragua.


Nomine/1
Fisichella confermato rettore della Lateranense

Il 18 gennaio il Papa ha confermato il vescovo Rino Fisichella rettore della Pontificia Università Lateranense per un secondo quadriennio. Fisichella, 55 anni, del clero romano, vescovo ausiliare di Roma dal 1998, è anche membro della Congregazione per la dottrina della fede e di quella delle cause dei santi.
Sempre il 18 gennaio il Papa ha nominato preside del Pontificio Istituto “Giovanni Paolo II” per gli studi su matrimonio e famiglia, per il prossimo quadriennio, monsignor Livio Melina, 54 anni, originario di Adria, finora vicepreside della Sezione centrale dello stesso Istituto.


Nomine/2
Laffitte vicepresidente dell’Accademia per la vita

Il 24 gennaio il monsignore francese Jean Laffitte, 54 anni, della Comunità dell’Emmanuel, è stato nominato vicepresidente della Pontificia Accademia per la vita. Dal gennaio dello scorso anno era sottosegretario del Pontificio Consiglio per la famiglia.


Medio Oriente
Israele, la creazione di Hamas e le elezioni in Palestina

«In qualità di israeliano, cittadino di uno Stato che ha creato Hamas e ne ha persino incoraggiato l’ascesa negli anni Ottanta perché bilanciasse il potere di Fatah, che ha oppresso i palestinesi per quattro decenni e li ha portati allo stato di terribile disperazione in cui si trovano oggi, non penso di avere il diritto di giudicare le loro scelte, di condannarli perché si sono fatti adescare da Hamas e dalle lusinghe della violenza e del fanatismo». Così lo scrittore israeliano David Grossman, in un articolo della Repubblica del 28 gennaio, sull’affermazione di Hamas alle recenti elezioni palestinesi. Un commento che, come altri, oscilla tra la speranza che il realismo stemperi l’integralismo della fazione palestinese chiamata a governare l’Autorità nazionale palestinese e il timore di nuove violenze.


Recensioni/1
Al Zarqawi, un mito inventato

Questo il titolo della recensione, pubblicata il 15 gennaio sulla Stampa, del libro-inchiesta di Loretta Napoleoni: Al Zarqawi. Storia e mito di un proletario giordano, pubblicato dall’editore Marco Tropea. Riportiamo un brano: «L’aspetto più interessante – e inquietante – che emerge da questo libro è che la figura di Al Zarqawi sia stata creata a tavolino dal governo degli Stati Uniti il 5 marzo del 2003, quando l’allora segretario di Stato, Colin Powell, ne parlò nel suo famoso discorso alle Nazioni Unite indicandolo come il “luogotenente di Al Qaeda in Iraq”: ossia l’anello mancante, la prova vivente che tra Saddam Hussein e Osama Bin Laden ci fosse un legame tale da giustificare un’invasione dell’Iraq».


Recensioni/2
Un sicario dell’economia al servizio degli Stati Uniti

Il 7 gennaio sulla Stampa è apparsa la recensione dell’autobiografia di John Perkins: Confessioni di un sicario dell’economia, edizioni Minimum fax. Nella recensione si legge che l’autore, formato dalla National Security Agency (servizio segreto Usa), «racconta di come per quarant’anni abbia lavorato per il governo americano con l’esplicita missione di rovinare i Paesi del Terzo mondo e renderli dipendenti da Washington. Non solo: in squadra con altri americani, Perkins sostiene di aver fomentato l’integralismo per destabilizzare e tenere in ostaggio i governi dei Paesi islamici (tutti i governi: amici o nemici che fossero) e finanziato Osama Bin Laden non solo ai tempi dell’invazione sovietica, ma anche quando ormai la deriva antioccidentale e terrorista del suo movimento era evidente».


Italia
Apicella vescovo di Velletri, Tuzia ausiliare di Roma

Il 28 gennaio Vincenzo Apicella, nato a Napoli 59 anni fa, è stato nominato nuovo vescovo di Velletri-Segni. Alunno dell’Almo Collegio Capranica, ordinato sacerdote nel 1972 per il clero romano, Apicella era dal 1996 vescovo ausiliare di Roma per il settore ovest.
Sempre il 28 gennaio monsignor Benedetto Tuzia, 62 anni, è stato nominato vescovo ausiliare di Roma per il settore ovest. Tuzia, originario di Subiaco, ordinato sacerdote per l’abbazia territoriale sublacense nel 1969, dal 1980 fa parte del clero diocesano dell’Urbe. Dal 2003 era parroco di San Roberto Bellarmino a Roma.


Diplomazia
Nuovi nunzi in Terra Santa e in Zambia e Malawi

Il 21 gennaio l’arcivescovo Antonio Franco è stato nominato nunzio apostolico in Israele e Cipro e delegato apostolico in Gerusalemme e Palestina. Franco, 69 anni, originario di Puglianello (Bn), sacerdote dal 1960, è entrato nel servizio diplomatico vaticano nel 1972. Ha prestato servizio successivamente presso le rappresentanze pontificie in Bolivia, Iran, Francia e presso la missione permanente all’Onu a New York. Dal 1988 ha svolto la sua opera presso la seconda sezione della Segreteria di Stato. Nominato nel 1992 arcivescovo e nunzio apostolico in Ucraina, dal 1999 era nunzio nelle Filippine.
Il 24 gennaio Nicola Girasoli è stato nominato arcivescovo e nunzio in Zambia e Malawi. Girasoli, 49 anni, originario di Ruvo di Puglia (Ba), sacerdote dal 1980, è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede nel 1985. Ha prestato la propria opera nelle nunziature in Indonesia e in Australia e presso la prima sezione della Segreteria di Stato; successivamente nelle rappresentanze pontificie in Ungheria, Belgio, Stati Uniti d’America e, da ultimo, in Argentina.


Libri
La secolarizzazione, il nichilismo e la società occidentale

Segnata dai due “crolli”, quello del muro di Berlino e quello del World Trade Center, l’era moderna è funestata dallo scontro di civiltà. Massimo Borghesi nel suo ultimo volume, Secolarizzazione e Nichilismo, analizza i fattori in gioco del conflitto che si è acceso negli ultimi decenni, nel tentativo di trovarne le radici e le motivazioni ideologico-religiose.


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