Rubriche
tratto dal n.04 - 2006


30 GIORNI NEL MONDO


Chiesa/1
Conferenza dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana sulla figura di Giovanni Paolo II

Il 21 aprile a Roma, presso la sala Igea di palazzo Mattei di Paganica, si è tenuta la conferenza Treccani su “Giovanni Paolo II nel primo anniversario della scomparsa”. Alla conferenza hanno partecipato il cardinale Camillo Ruini, vicario generale di Roma, e il senatore a vita Giulio Andreotti. Sono intervenuti inoltre il presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana Francesco Paolo Casavola e il direttore del “Libro dell’anno Treccani 2005” Adriano Alippi.
Ruini ha ricordato il primo colloquio che ebbe con Giovanni Paolo II durante una cena cui venne invitato nel 1984, in vista del convegno ecclesiale di Loreto che si sarebbe svolto l’anno seguente: «La prima impressione forte fu la sua determinazione nell’andare alla sostanza dei problemi». Tracciando anche una analisi del pensiero filosofico e teologico di papa Woityla, il presidente della Cei ha affermato che «il principio unificante del pensiero di Wojtyla è stato quello di mettere in luce che, con la sua incarnazione, Cristo si è unito ad ogni uomo e quindi che l’uomo stesso è la prima fondamentale via della Chiesa». «Da tutto il suo magistero» ha concluso «emerge quindi che la Chiesa ha una missione antropocentrica, centrata cioè sull’uomo, da realizzarsi teocentricamente, riferendola costantemente a Dio». D’accordo con Ruini sui tratti essenziali del Papa scomparso un anno fa si è detto il professor Casavola. E il senatore a vita Giulio Andreotti, autore del contributo sul Papa scomparso nel “Libro dell’anno Treccani 2005”, ha ricordato come Karol Wojtyla «veniva da una Chiesa perseguitata e aveva lavorato “fisicamente” come operaio. Dunque si sapeva come era nata la sua vocazione: era un uomo carico di grandissime novità» (dal notiziario Agi del 21 aprile).

Chiesa/2
Pannella, la mediazione e l’antropologia del potere

Al margine del congresso straordinario dell’Associazione Luca Coscioni, Marco Pannella ha affermato che, per quanto riguarda la procreazione assistita e le tematiche etiche, «la mediazione e il negoziato su questi temi sono fondamentali, ma bisogna farlo direttamente con il Vaticano». Apertura interessante, che però stride con il prosieguo del suo intervento: «Oggi ci sentiamo anatemizzare da un’antropologia che ha sacralizzato il momento del potere sugli altri, un gruppo di prepotenti come i fondamentalisti talebani». L’intervento dell’onorevole della Rosa nel pugno è stato pubblicato sul Corriere della Sera del 23 aprile.

Chiesa/3
Facoltà teologica del Triveneto tra psicologia e pastorale

È stato il presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani cardinal Walter Kasper a inaugurare a Padova, lo scorso 31 marzo, la nuova Facoltà teologica del Triveneto. Assieme a lui il patriarca di Venezia Angelo Scola, gran cancelliere della Facoltà, e il vescovo di Padova Antonio Mattiazzo, vicecancelliere. La nuova realtà agisce in autonomia rispetto alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale e propone l’intero ciclo di studi: baccalaureato, licenza e dottorato. Ha sede centrale a Padova e più sedi distaccate, ma collegate in un sistema di rete, in tutte le diocesi del Nordest. Nel prossimo anno accademico partirà un progetto di ricerca sul tema “Tra psicologia e pastorale: la prassi della relazione di aiuto (counseling)”. Il progetto intende approfondire lo studio di una prassi che si sta diffondendo in molti ambiti della vita privata e pubblica, civile ed ecclesiale: la terapia psicologica.

Scristianizzazione/1
Küng e la scomparsa della confessione

Il 13 aprile La Stampa ha pubblicato una riflessione di Hans Küng a un anno dall’elezione di Benedetto XVI. Nell’articolo, intitolato Le sorprese di un conservatore, il teologo tedesco accenna a possibili «sorprese» dell’attuale Papa. Scrive Küng: «Le messe oceaniche del precedente Papa, per quanto ben organizzate ed efficaci sui media, non sono riuscite a nascondere il fatto che le cose non vanno bene per la Chiesa. C’è un profondo divario fra quello che la gerarchia comanda e quello in cui i membri della Chiesa credono davvero, un divario che si riflette sulla maniera in cui essi vivono. La frequentazione delle chiese è in declino, al pari dei matrimoni religiosi. La pratica della confessione è scomparsa nella maggior parte dei Paesi occidentali. I ranghi del sacerdozio si assottigliano e mancano i rimpiazzi».

Scristianizzazione/2
Dal 1978 diminuiscono fedeli e sacerdoti

«È in stasi, anzi arretra lievemente la percentuale dei cattolici rispetto alla popolazione mondiale. Il dato si rileva dal nuovo Annuario statistico della Chiesa cattolica e riflette la vertiginosa crescita di abitanti nelle zone emergenti del pianeta – Asia, Africa, America Latina – mentre il Vecchio continente si avvita sempre più su sé stesso. In un quarto di secolo (dal 1978 al 2004, ultimo anno cui si riferiscono le cifre dell’Annuario) il peso dei cattolici europei rispetto al totale dei fedeli nel mondo è calato dal 35 per cento del 1978 al 25,4 del 2004 […]. Cresce di mille unità il numero dei vescovi e anche la loro età media (da 62 a 67 anni), ma questo è un dato meramente organizzativo. Appare, invece, “globalmente piuttosto deludente” (sono le stesse parole dei redattori dell’Annuario) l’andamento delle vocazioni sacerdotali: il numero complessivo dei preti continua a calare, scendendo da 421mila a meno di 406mila». Così sulla Repubblica del 30 aprile.

Iraq/1
Il terribile Al Zarkawi? Un’invenzione Usa

Il terribile Al Zarkawi? Un’invenzione Usa questo il titolo di un articolo del Corriere della Sera dell’11 aprile. Così l’incipit dell’articolo: «Ogni epoca ha avuto i suoi soliti sospetti, ai quali attribuire tutte le nefandezze possibili. Prima Carlos lo sciacallo, poi il palestinese Abu Nidal, quindi lo sciita Imad Mugnyeh, maestro di sequestri. Oggi l’icona del Male è Abu Musab Al Zarkawi. Se la situazione in Iraq è sull’orlo dell’abisso, è colpa sua e dei suoi kamikaze. Ma è altrettanto vero che gli americani lo hanno aiutato sfruttando la sua sete di morte. Un documento interno – citato ieri dal Washington Post – ha rivelato che il Pentagono ha deliberatamente enfatizzato il ruolo di Al Zarkawi nelle trame irachene. Sia per presentare la guerriglia come prodotto del qaedismo, sia per suscitare una spaccatura tra i ribelli locali e i jihadisti stranieri».


Iraq/2
Guerra e satanismo

«In Iraq l’orrore si aggiunge all’orrore. Le vittime della guerra in corso non trovano pace neanche dopo la morte. La polizia ha scoperto infatti un traffico di cervelli di “defunti seppelliti recentemente”, gestito da ladri profanatori di tombe e da stregoni che arrivano a pagare persino l’equivalente di mille dollari americani pur di avere “un cucchiaio di cervello fresco”, da utilizzare in “una cerimonia di magia nera”». Così La Stampa del 30 aprile.

Sacro Collegio
La scomparsa del cardinale Primatesta

Il 1° maggio è venuto a mancare il porporato argentino Raúl Francisco Primatesta, 87 anni, arcivescovo di Cordoba dal 1965 al 1998, creato cardinale da Paolo VI nel 1973. Ora il Sacro Collegio risulta composto da 192 membri di cui 120 con meno di 80 anni. I porporati creati da papa Montini rimangono in nove, uno solo dei quali, lo statunitense William W. Baum, è, fino al prossimo 26 novembre, ancora “elettore”.

Usa
Monsignor Dewane coadiutore a Venice

Il 25 aprile monsignor Frank J. Dewane, dal 2002 sottosegretario del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace, è stato nominato vescovo coadiutore di Venice in Florida. Dewane, 56 anni, originario di Green Bay in Wisconsin, ordinato sacerdote nel 1988, è stato collaboratore presso la Missione permanente della Santa Sede presso la sede Onu di New York dal 1991 al 1995 e officiale del Pontificio Consiglio «Cor Unum» dal 1995 al 2001. Conosce l’italiano, il francese, lo spagnolo e il russo.


Italia
Conti arcivescovo a Fermo, Sanna a Oristano; Sanguinetti vescovo a Ozieri e De Luca a Termoli

Il 13 aprile Luigi Conti è stato promosso arcivescovo di Fermo, la più popolosa diocesi delle Marche. Conti, 65 anni, originario di Urbania, in provincia di Pesaro, sacerdote dal 1965, era stato nominato vescovo di Macerata nel 1996. È anche presidente della Conferenza episcopale marchigiana.
Il 22 aprile Ignazio Sanna, prorettore della Pontificia Università Lateranense, è stato nominato arcivescovo di Oristano. Sanna, 64 anni, originario della provincia di Nuoro, ordinato sacerdote nel 1967, dal 1974 fa parte dell’Istituto secolare dei sacerdoti di Schoenstatt. Per un breve periodo ha fatto parte anche del servizio diplomatico vaticano.
Il 22 aprile poi Sebastiano Sanguinetti, 61 anni, originario della provincia di Nuoro, è stato nominato vescovo di Tempio-Ampurias; dal 1997 era vescovo di Ozieri.
Sempre il 22 aprile infine monsignor Gianfranco De Luca, 57 anni, originario di Atri, in provincia di Teramo, è stato nominato vescovo di Termoli-Larino. Sacerdote dal 1974, De Luca era dal 1985 parroco di San Nicolò a Tordino.

Diplomazia
Nuovi nunzi in Indonesia e in Giordania e Iraq

Il 13 aprile Leopoldo Girelli, 53 anni, originario della provincia di Bergamo, è stato nominato arcivescovo e nunzio apostolico in Indonesia. Girelli, ordinato sacerdote nel 1978, nel 1987 è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede. Ha prestato la propria opera nelle nunziature in Camerun, in Nuova Zelanda, nella prima sezione della Segreteria di Stato, e – da ultimo – nella nunziatura presso gli Usa.
Il 29 aprile Francis Assisi Chullikatt, 53 anni, indiano, è stato nominato arcivescovo e nunzio apostolico in Giordania e Iraq. Chullikatt, ordinato sacerdote nel 1978, nel 1988 è entrato nel servizio diplomatico vaticano. Ha prestato il proprio servizio in Honduras, Sud Africa, Filippine, nella sede Onu di New York, e – da ultimo – nella seconda sezione della Segreteria di Stato.




CINA

«Distrutta la fiducia»


Bambini cinesi all’uscita dalla chiesa nel villaggio di Niupidi, 
Shanghai

Bambini cinesi all’uscita dalla chiesa nel villaggio di Niupidi, Shanghai



«La denuncia viene da Asia News, l’agenzia stampa del Pontificio Istituto missioni estere: Liu Bainian, il vicepresidente dell’“Associazione patriottica” che in Cina sembra stia lavorando per ostacolare la “primavera” di rapporti con la Santa Sede, “sta preparando l’ordinazione di altri venti vescovi senza l’approvazione della Santa Sede, allo scopo di distruggere tutto il lavoro di riconciliazione fra Chiesa cinese e Papa, avvenuto fino ad ora”. E proprio questa mattina, a Wuhu, nella provincia dell’Anhui (Cina centrale), senza il permesso della Santa Sede, verrà ordinato un nuovo vescovo. Secondo alcuni cattolici cinesi questo è “uno schiaffo in faccia al Vaticano”; tanto che il neocardinale Joseph Zen, di Hong Kong, accusa Pechino di aver “distrutto la fiducia”». Così La Stampa del 3 maggio.




CEI

Betori confermato segretario generale


Giuseppe Betori

Giuseppe Betori

Il 6 aprile il Papa, «accogliendo la proposta presentata dalla Presidenza della Conferenza episcopale italiana ai sensi dell’art. 30/1 dello Statuto», ha confermato Giuseppe Betori come segretario generale della Cei «per il prossimo quinquennio». Betori, 59 anni, umbro di Foligno, era stato nominato segretario della Cei il 5 aprile 2001.


Español English Français Deutsch Português