Rubriche
tratto dal n.09 - 2006


LETTERE DAI MONASTERI


Il Carmelo di Lisieux in una foto dei primi anni del Novecento

Il Carmelo di Lisieux in una foto dei primi anni del Novecento

DOMENICANE DEL MONASTERO “SANTA ANA”
Murcia, Spagna

Desideriamo salutare tutte le comunità contemplative, con le quali ci sentiamo unite da questo vincolo di comunione che la sua rivista rappresenta

Murcia, mercoledì 19 luglio 2006

Stimatissimo senatore signor Giulio Andreotti,
Dio benedica lei e tutti coloro che lavorano a 30Días [30Giorni in edizione spagnola]. È stata per noi una graditissima sorpresa ricevere gratis la sua rivista. Ci siamo sentite fortunate e molto grate al Signore. È veramente interessantissima e molto attuale. Ne avevamo notizia, ma non sapevamo che la stavate inviando ai monasteri.
Siamo una comunità di domenicane, appartenenti all’ordine dei Predicatori, o Famiglia Domenicana, come si suole dire adesso. La nostra missione fondamentale nella Chiesa e nel mondo è pregare perché «il seme dia frutto e non torni vuoto a Dio», per cui fin da ora la terremo ben presente ogni giorno nella nostra lode e intercessione. D’alta parte, siamo disposte a collaborare in quanto potrà esserci chiesto e rientri nelle nostre capacità.
Desideriamo salutare tutte le comunità contemplative, con le quali ci sentiamo unite da questo vincolo di comunione che la sua rivista rappresenta per tutte noi, e raccomandiamo loro le celebrazioni del prossimo anno che sarà per noi Anno giubilare poiché celebreremo, a Dio piacendo, l’VIII centenario della fondazione delle monache dell’ordine dei Predicatori, che avvenne nel lontano 1206. Così inizieremo l’Anno giubilare la prima domenica d’Avvento per concluderlo la domenica dell’Epifania del 2008. Bisogna pregare il Signore affinché quest’anno sia fecondo per tutte noi e la nostra presenza che riflette il Signore Gesù in mezzo al mondo sia accresciuta da nuove vocazioni.
Stimatissimo signor Andreotti, conti sulla nostra preghiera, la nostra gratitudine e la supplichiamo di pregare per noi affinché siamo fedeli. Ci permettiamo di chiederle se è possibile inviarci i numeri della rivista in cui si parla della vita del nostro carissimo papa Benedetto XVI, è una parte che ci è piaciuta moltissimo. Grazie anticipatamente.
Riceva cordialmente il nostro più fraterno abbraccio nel Signore.

Suor Teresa de Paco López, priora.


TRAPPISTE DEL MONASTERO “SANTA MARÍA DE LA ESPERANZA”
Esmeraldas, Ecuador

Che la nostra preghiera semplice sia di sostegno al grande lavoro della sua rivista

Esmeraldas, martedì 1° agosto 2006

Egregio signor Andreotti, pace.
Con grande gioia abbiamo ricevuto la sua lettera con la quale ci offre l’abbonamento gratuito alla rivista 30Días en la Iglesia y en el mundo [30Giorni in edizione spagnola]. Le nostre fondatrici, venute dal monastero di Santa María de la Caridad di Tulebras, conoscevano già 30Días per cui abbiamo ricevuto il suo prezioso dono con grande entusiasmo e gratitudine. La sua pubblicazione arricchisce la nostra vita monastica, dato che ci permette di essere meglio informate su ciò che accade fuori dalla clausura. Condividiamo la sua convinzione sulla necessità della vita contemplativa in un mondo che dà priorità soltanto alle cose pratiche e le chiediamo la sua preghiera per perseverare in questa silenziosa vocazione dentro la Chiesa.
Che la nostra preghiera semplice sia di sostegno al grande lavoro della sua rivista.
Fraternamente,

le monache trappiste di Esmeraldas


carmelitane del Monastero di goonellabah
Lismore, Australia

Il libricino rosso è un compendio degli insegnamenti della Chiesa

Lismore, venerdì 1° settembre 2006

Caro Giulio Andreotti,
la ringrazio sinceramente per la grande generosità di spedirci gratuitamente 30Days in the Church and in the World [30Giorni in edizione inglese].
Le assicuriamo le nostre preghiere e la gratitudine, e ringraziamo Dio per questa nuova finestra sulla vita della Chiesa e sul mondo di oggi.
La ringraziamo per il libricino rosso di preghiere in dono [Who prays is saved, edizione inglese di Chi prega si salva]. Il libricino è un compendio degli insegnamenti della Chiesa.
Avete delle copie disponibili? Potrebbe farci sapere il prezzo di questi libricini dato che ci piacerebbe regalarli a quelli che potrebbero trovarne giovamento?
Vorremmo sapere il prezzo per renderci conto se possiamo comprarli.
Possa il Signore benedirla e ricompensarla con la vita eterna.
In Gesù e Maria,

suor Johanne ocd, priora, e comunità


benedettine dell’abbazia “NOTRE DAME”
Argentan, Francia

Ringraziamo di cuore per l’affettuoso pensiero di averci donato 30Giorni

Argentan, sabato 2 settembre 2006

Signor senatore,
con tutte le nostre sorelle monache dei diversi monasteri del mondo, di cui leggiamo con gioia le lettere, la ringraziamo vivamente per l’invio gratuito della sua rivista 30Jours [30Giorni in edizione francese]. I diversi articoli sulla vita della Chiesa nel mondo aiutano la nostra preghiera e abbiamo apprezzato in maniera particolare quello sugli anni giovanili del nostro papa Benedetto XVI in Germania.
Siamo delle benedettine contemplative di clausura e la nostra abbazia – una delle più antiche di Francia – è stata fondata alla fine del VI secolo ad Almenesche, piccolo borgo della Normandia. Distrutta dalle invasioni dei Normanni, restaurata verso il 1060, fu trasferita per ordine di Luigi XV nella cittadina di Argentan nel 1736. Nel monastero, ricostruito dopo la battaglia di Normandia nel 1944, continuiamo la lunga tradizione dell’ufficio corale in latino e in gregoriano. Ci guadagniamo da vivere con i laboratori di serigrafia, calligrafia, icone su legno, confezionando merletti all’uncinetto di cui abbiamo l’esclusiva. Per molti anni abbiamo registrato dei dischi di canto gregoriano. Viviamo il più possibile dei prodotti di un piccolo appezzamento di terra. Preghiamo in particolare per il Santo Padre che amiamo molto e di cui ammiriamo l’insegnamento così luminoso e forte per la Chiesa nel mondo e l’ecumenismo. Tutte queste intenzioni lei le valorizza stupendamente nella sua bella rivista che apprezziamo molto.
Il Signore l’aiuti nel suo apostolato e nella sua comprensione della vita delle monache di clausura. Noi preghiamo per tutta l’équipe della rivista. Con tutti i nostri ringraziamenti, la preghiamo di credere, signor senatore, ai nostri religiosi sentimenti.

La badessa e le monache

P.S. Potrebbe inviarci, per favore, 50 esemplari del libretto Qui prie sauve son âme [Chi prega si salva in edizione francese]? È un meraviglioso strumento di apostolato che può toccare il cuore di molte persone.


Domenicane del MONASTERO “MADRE DE DIOS”
Añatuya, Santiago del Estero, Argentina

Il nostro silenzio e la nostra preghiera sono una collaborazione diretta alla sua pubblicazione

Añatuya, lunedì 24 luglio 2006

Egregio signor Giulio Andreotti,
la ringraziamo di cuore per la gentilezza che ha avuto per noi iniziando l’invio gratuito della sua rivista mensile, 30Días en la Iglesia y en el mundo [30Giorni in edizione spagnola].
Nella nostra missione che consiste nel «cercarLo nel silenzio, pensare a Lui e invocarLo», terremo ben presenti lei e le sue intenzioni e necessità. E chiediamo inoltre di considerare il nostro silenzio e la nostra preghiera come una collaborazione diretta alla sua pubblicazione, «affinché sedute ai piedi di Gesù e ascoltando le sue parole», possiamo essere veramente feconde.
Il Signore continui a benedire il suo lavoro e quello dei suoi collaboratori e Maria Santissima vi conceda il suo materno incoraggiamento per restare fedeli al vessillo di Gesù Cristo.
La ricorderemo davanti al Santissimo. Riceva il nostro cordiale saluto e gratitudine,

suor María Purificación de Jesús op


CLARISSE del monastero “santa clara”
Líbano, Tolima, Colombia

Molte felicitazioni per il suo importante lavoro a favore della Chiesa universale

Líbano, giovedì 28 luglio 2006

Signor Giulio Andreotti, pace e bene!
Caro fratello in Gesù Cristo,
voglia degnarsi di accettare il religioso saluto delle suore clarisse residenti in questa città di Líbano, in Colombia.
Con grande sorpresa abbiamo ricevuto il gradito omaggio della sua rivista, 30Días en la Iglesia y en el mundo [30Giorni in edizione spagnola], di cui benevolmente ci fa dono, accompagnata dalla sua amabile e cordiale lettera. La ringraziamo moltissimo per la sua considerazione. Dio la ricompensi in questa e nell’altra vita per il prezioso regalo. Stiamo leggendo accuratamente in comunità il contenuto della sua importante rivista e questo, come contemplative, ci è estremamente utile per informarci sulle notizie della santa Chiesa.
Molte felicitazioni, signor Giulio Andreotti, per il suo importante lavoro a favore della Chiesa universale. La accompagniamo con la nostra preghiera e il sacrificio di ogni giorno e le chiediamo di degnarsi di farci dono della sua fervida preghiera secondo le nostre intenzioni. Le suggeriamo di continuare a lavorare con coraggio ed entusiasmo crescente in quest’opera così gradita a Dio e che tanto bene fa a tutti. Come figlie dei nostri serafici santi Francesco e Chiara di Assisi, che lei conoscerà molto bene essendo dei santi italiani, le facciamo sapere che, secondo il nostro carisma specifico, siamo contemplative a tempo pieno. Secondo questo carisma, diamo il nostro contributo ecclesiale e missionario attraverso l’intercessione quotidiana, la comunione fraterna, la lode liturgica, il silenzio, la penitenza e l’umile lavoro monastico a favore della santa Chiesa, del mondo e concretamente per ogni fratello e sorella che vivono nell’universo. Coltiviamo con cura la letizia francescana, vivendo gioiosamente la nostra totale consacrazione al Signore.
Vogliamo far riferimento alla terza lettera di nostra Madre santa Chiara a sant’Agnese di Praga, clarissa: «Ti considero cooperatrice dello stesso Dio e sostenitrice delle membra vacillanti del suo Corpo Ineffabile». Questo impegno è per noi fondamentale.
Affezionatissime sorelle in Cristo,

suor Maria Nelly del Espíritu Santo osc,
badessa, e comunità


Carmelitane del monastero DI MIRI
Miri, Malaysia

Nel Carmelo «nascoste con Cristo in Dio» possiamo essere d’aiuto solo nel silenzio e nella preghiera

Miri, martedì 1° agosto 2006

La pace di Cristo!
Caro senatore Giulio Andreotti,
è con grande gioia e gratitudine che desideriamo ringraziarla per l’abbonamento gratuito a 30Days [30Giorni in edizione inglese]. Lo appreziamo molto dato che desideriamo conoscere solo la verità in tutto quello che leggiamo. Riceviamo anche L’Osservatore Romano che è sempre un aiuto per noi, e ora con la sua rivista siamo veramente soddisfatte. Possa Dio ricompensarla!
Le assicuriamo le nostre offerte e preghiere per il successo del suo grande lavoro.
Nel Carmelo «nascoste con Cristo in Dio» possiamo essere d’aiuto solo con il silenzio e la preghiera. Dispensateci da altre forme di testimonianza.
Una volta ancora la ringraziamo riconoscenti.
Uniti nella preghiera e nel Suo amore,
rimaniamo umilmente grate,

le carmelitane del Sacro Cuore di Gesù,
suor Beatrice di Gesù ocd


carmelitane del Monastero di Montreville
Montreville Trail North, Minnesota, Usa

Dio la ricompensi anche per il delizioso libro di preghiera

Montreville, giovedì 7 settembre 2006

Caro padre, sia lodato Gesù Cristo!
Ci scusi per il ritardo. Possa Dio ricompensare la sua premura e la sua gentilezza nel condividere 30Days [30Giorni in edizione inglese] con tutte le comunità claustrali. Gliene siamo grate.
Le assicuriamo le nostre preghiere per lei e per il suo apostolato.
Le sue riconoscenti sorelle in Gesù e Maria,

le monache carmelitane

Dio la ricompensi anche per il delizioso libro di preghiera [Who prays is saved, Chi prega si salva in edizione inglese].






LETTERE DALLE MISSIONI


Il piccolo libro Who prays is saved

Il piccolo libro Who prays is saved

Arcidiocesi di karachi
Karachi, Pakistan

Dal Pakistan, Paese musulmano

Karachi, lunedì 21 agosto 2006

Caro signor Andreotti,
grazie per averci inviato 30Days [30Giorni in edizione inglese] in questi anni. Apprezzo il suo grande lavoro per la Chiesa.
Ho appena ricevuto il numero 6/7 2006. Mi ha particolarmente colpito l’articolo intervista John Paul I and Nikodim [Luciani e Nikodim] come pure l’omelia del cardinale Albino Luciani del 9 agosto 1978.
Grazie anche per il libricino Who prays is saved [Chi prega si salva in edizione inglese]. Ritengo sia importante pubblicare per la gente le principali verità e preghiere della Chiesa cattolica. La società dell’Occidente sta scivolando velocemente verso il paganesimo il che sicuramente influisce su noi in Oriente. Dobbiamo salvare le persone a tutti i costi.
Ancora una volta la ringrazio molto per il periodico 30Days e per il libricino.
Con ogni benedizione,
cordialmente suo in Cristo,
Evarist Pinto,
arcivescovo di Karachi, Pakistan


MISSIONARI SALESIANI
Betlemme, Palestina

Ringrazio per il bellissimo dono

Betlemme, giovedì 10 agosto 2006

Gentilissima direzione e amministrazione di 30Giorni,
un saluto da Betlemme e un memento riconoscente alla Grotta.
Ringrazio per il bellissimo dono della vostra rivista. Ci sarà di aiuto. Cercheremo di farci vivi con qualche notizia sulla nostra presenza in Terra Santa e nel Medio Oriente. Uniti nel Risorto,
padre Giovanni Cacumi,
vicario provinciale dei Salesiani del Medio Oriente


MISSIONARI SALESIANI Chiesa di “Nossa Senhora das Dores”
Ká-Ho, Coloane, Macao, Cina

Grazie al governo cinese

Coloane, sabato 12 agosto 2006

Gentilissimo signor senatore Giulio Andreotti,
la spero bene in salute assieme ai suoi cari. È questa una delle tante grazie che il Signore suole elargire ai generosi benefattori e alle benemerite benefattrici di questa nostra missione nella Cina del sud.
I nostri numerosi assistiti mediante il vostro generoso aiuto stanno assai meglio. Che differenza tra gli anni Ottanta, quando abbiamo cominciato a prenderci cura non solo del centro Coloane, villaggio dell’Addolorata, ma anche dei numerosi centri, più di quaranta, della Cina del sud. Coloane si è trasformato in una casa d’accoglienza per tanti poveri anziani che ne hanno assoluto bisogno. Saranno delle decine in più. Mai fermarsi nelle opere del Signore per il bene dei fratelli e delle sorelle. «Avrete sempre i poveri con voi…», ma anche e specie Lui, sempre. In diversi villaggi della Cina abbiamo delle suore che si prendono cura dei nostri assistiti. All’assistenza sanitaria e materiale non manca la parte spirituale, la più importante, la cura delle loro anime. In Cina abbiamo tanti altri centri. Ora, grazie alla larghezza del governo, vi sono sacerdoti, suore e cristiani che cercano di avere contatto con questi centri e anche il governo si è mosso.
Nei vari centri abbiamo nuclei di cattolici: gente che è arrivata poco a poco alla conoscenza di Gesù Cristo, della sua passione. Si fa il possibile perché abbiano la messa. Il giorno della messa per loro è un giorno di festa, la desiderano. In altri centri, specie dove ci sono le suore, c’è una chiesetta. È là che i cristiani si radunano la sera per pregare e la domenica per qualche incontro. Si sentono e sono una famiglia. Una famiglia di Dio. Queste anime semplici non conoscono molta teologia, ma conoscono bene quella dell’Amore.
Ancora una volta, grazie del suo aiuto, senatore. Ho ricevuto con gratitudine la sua rivista 30Giorni e questo pomeriggio ho speso due ore per leggerla: niente da perdere, tutto da guadagnare… anche questo tempo spiritualmente benefico, sacro, consolante per le belle notizie sulla Chiesa, le missioni, i fratelli e le sorelle di tutto il mondo.
Nelle pene della vita sappiamo elevare spesso il nostro sguardo al cielo. È là che abbiamo un Padre che teneramente ci ama, una Madre che sempre ci pensa, una patria che ci aspetta. Sia sicuro della nostra preghiera, un ricordo nella santa messa.
In Cristo Gesù,
don Gaetano Nicosia


MISSIONARI DEL Pime
Leprosy Health Centre, Nalgonda, India

Sono qui da quarant’anni

Nalgonda, mercoledì 16 agosto 2006

Caro e rispettabile Giulio Andreotti,
pace e bene!
Ho ricevuto la sua rivista 30Giorni! L’ho letta con piacere. La ringrazio tanto per noi missionari che siamo lontani e viviamo in altre parti del mondo. Ho fondato questo lebbrosario e l’ho registrato presso il governo dell’A. P. (Andhra Pradesh, cioè la nazione degli abitanti dell’Andhra). Le unisco questi due dépliants così capisce il perché del mio vivere qui da ben quarant’anni! Nella mia vita sono sempre stato attirato dall’innocenza dei bambini e dalla sofferenza dei lebbrosi: le due vie maestre che conducono l’uomo a Dio. Le auguro ogni bene nel Signore! Ciao!
Accluso: due dépliants; una lettera mia del Ferragosto; un dipinto su seta; una foglia pitturata. Me la mandi ancora, mi mette al corrente della vita italiana!
Padre Luigi Pezzoni






Per una lettura spirituale


In una lettera fra le tante giunte in redazione dai monasteri di clausura, ci veniva fatta la proposta di «riservare nella rivista un “angolino” di spiritualità». Accogliendo di buon grado tale invito, abbiamo pensato di offrire come lettura spirituale, cominciando da questo numero, i documenti più importanti del magistero della Chiesa sulla grazia.
Perché questa scelta? Perché, dice san Tommaso, «quod est potissimum in lege novi testamenti […] est gratia Spiritus Sancti» (Summa theologiae I-II, q. 106 a. 1). Perché niente più della grazia dello Spirito Santo caratterizza il cristianesimo. Conviene sempre partire dall’essenziale. Ritrovandolo magari nella stringatezza di definizioni dogmatiche che, lungi dall’aridità di cui sono tacciate, sono invece umide sponde in grado di far verdeggiare la vita cristiana proprio perché custodiscono umilmente il mistero e l’operare della grazia.
Ma c’è poi un motivo di attualità che ci consiglia di partire da ciò che la Chiesa insegna sulla grazia. Infatti oggi la fede e la vita dei fedeli sono messe in pericolo non per la negazione (che nessuno si sogna di fare) ma per lo snaturamento del concetto di grazia, a cui invece si applicano in molti secondo due direttrici.
Innanzitutto considerando la grazia come un a priori. Scrive Goulven Madec, uno dei più intuitivi commentatori viventi di sant’Agostino: «Per il pelagianesimo la grazia è un dono che l’uomo ha a sua disposizione come un bene che gli sarebbe comunque già sempre dato […]. Originariamente per Pelagio l’uomo si trova sempre già in una dinamica di grazia» (La patria e la via. Cristo nella vita e nel pensiero di sant’Agostino, Roma 1993, p. 234). Come non vedere che questa concezione pelagiana della grazia è diventata egemone in questi ultimi decenni in tanta teologia e in tanta predicazione? Così la preghiera non è più domanda reale, ma, secondo un’espressione insuperata di Agostino, diventa «un per modo di dire» (De dono perseverantiae 23, 63) perché comunque la grazia sarebbe da sempre data.
In secondo luogo non riconoscendo, con semplicità, che l’efficacia e la visibilità della grazia sono le opere buone. In altre parole, che l’umile obbedienza ai dieci comandamenti e l’umile pratica del sacramento della confessione sono sicuro criterio di discernimento della vita di grazia. Anche a questo proposito, come non scorgere «l’orrendo e occulto veleno», per usare un’espressione di Agostino (Contra Iulianum opus imperfectum II, 146), di chi pretende che la grazia scaturisca dal peccato quasi come prodotto di una dialettica? Tanto è vero che Hegel (1770-1831) parla «dell’origine del male in Dio e da Dio» e nei movimenti gnostici come il frankismo (Jacob Frank, 1726-1791) non c’è più differenza tra bene e male, tra desideri e azioni cattive e le opere buone.
Prima di pubblicare le dichiarazioni dogmatiche di antichi concili, visto che il Credo del popolo di Dio di papa Paolo VI ripropone l’essenziale della dottrina della fede, iniziamo col pubblicare i brani del Credo del popolo di Dio in cui si accenna alla grazia. La professione di fede pronunciata da Paolo VI il 30 giugno 1968, in occasione dei millenovecento anni dal martirio degli apostoli Pietro e Paolo, è certamente una delle espressioni più semplici e belle con cui un Papa ha ripetuto a Gesù: «Signore, Tu sai tutto, Tu sai che ti voglio bene» (Gv 21, 17).


dal Credo del popolo di Dio di papa Paolo VI

Alla eterna vita di Dio siamo chiamati per grazia di Lui a partecipare

«Noi crediamo che questo unico Dio è assolutamente uno nella sua essenza infinitamente santa come in tutte le sue perfezioni: nella sua onnipotenza, nella sua scienza infinita, nella sua provvidenza, nella sua volontà e nel suo amore. Egli è Colui che è, come Egli stesso ha rivelato a Mosè (cfr. Es 3, 14); ed Egli è Amore, come ci insegna l’apostolo Giovanni (cfr. 1Gv 4, 8): cosicché questi due nomi, Essere e Amore, esprimono ineffabilmente la stessa Realtà divina di Colui che ha voluto darsi a conoscere a noi, e che abitando in “una luce inaccessibile” (cfr. 1Tm 6, 16) è in Sé stesso al di sopra di ogni nome, di tutte le cose e di ogni intelligenza creata.
Dio solo può darci la conoscenza giusta e piena di Sé stesso, rivelandosi come Padre, Figlio e Spirito Santo, alla cui eterna vita noi siamo chiamati per grazia di Lui a partecipare, quaggiù nell’oscurità della fede e, oltre la morte, nella luce perpetua, l’eterna vita.
I mutui vincoli, che costituiscono eternamente le Tre Persone, le quali sono ciascuna l’unico e identico Essere divino, sono la beata vita intima di Dio tre volte santo, infinitamente al di là di tutto ciò che noi possiamo concepire secondo l’umana misura.
Intanto rendiamo grazie alla Bontà divina per il fatto che moltissimi credenti possono attestare con noi, davanti agli uomini, l’Unità di Dio, pur non conoscendo il mistero della Santissima Trinità».




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