Rubriche
tratto dal n.02 - 1998


Il Sole-24Ore attacca

Il cardinale Martini


Il cardinale Carlo Maria Martini

Il cardinale Carlo Maria Martini

Il Sole-24Ore dello scorso 10 febbraio ha polemizzato con il cardinale Carlo Maria Martini. Con l’arcivescovo di Milano, secondo il quotidiano della Confindustria, «è problematico essere d’accordo» quando fa delle affermazioni come quelle rilasciate sabato 7 febbraio «intervenendo sul tema “Mondializzazione e solidarietà” alla presenza di imprenditori, sindacalisti e lavoratori». «Martini ritiene» continua l’articolo del Sole-24 Ore «che nel mondo un potere finanziario incontrollato starebbe riducendo i poteri politici degli Stati nazionali, che sono per definizione preposti al “bene comune”. È difficilmente comprensibile questa difesa dello Stato nazionale sovrano, e della sua indipendenza, da parte di un membro così eminente della Chiesa cattolica, la quale – nel nome della universalità – si è opposta allo Stato nazionale sovrano sin dal suo nascere».
Il giorno dopo, memoria di Nostra Signora di Lourdes, Martini ha presieduto una solenne celebrazione nel Duomo di Milano con gli aderenti alla Fraternità di Comunione e liberazione. Occasione della liturgia: il 16° anniversario del decreto pontificio con il quale, proprio l’11 febbraio 1982, Giovanni Paolo II ha riconosciuto ufficialmente la Fraternità.




Cina:

eletta la nuova leardership della Chiesa cattolica patriottica


Il vescovo di Shangai Aloysius Jin Luxian

Il vescovo di Shangai Aloysius Jin Luxian

Dal 17 al 22 gennaio si è riunito a Pechino il sesto Congresso nazionale dei rappresentanti cattolici, cui hanno partecipato 250 fedeli, tra cui 108 preti, 20 suore, 80 laici e 35 vescovi. In questa occasione è stata designata la nuova leadership che guiderà la Chiesa cattolica patriottica – riconosciuta dal governo – nei prossimi cinque anni. Presidente della Conferenza dei vescovi cinesi (Cvc, non riconosciuta da Roma) è stato eletto Liu Yuanren, 74 anni, vescovo di Nanchino. Presidente dell’Associazione patriottica dei cattolici (Apc) è stato eletto Michele Fu Tieshan, vescovo di Pechino, mentre segretario è stato confermato il laico Antonio Liu Bainian. Queste nomine sono state salutate positivamente dall’agenzia Fides della Congregazione di Propaganda Fide, di solito non molto tenera nei confronti dei leader della Chiesa patriottica. «Liu Yuanren» scrive Fides «sebbene sia un prelato nominato dal governo, è conosciuto come un uomo di fede indubbia, che a causa della fede ha sofferto anche la persecuzione: è stato in un campo di “riforma attraverso il lavoro” per venti anni (1959-1979), proprio dal momento in cui si è andata affermando l’Associazione patriottica». Fides valuta poi come «elemento positivo» la distinzione fatta tra la presidenza della Cvc e quella della Apc, che invece negli ultimi cinque anni erano presiedute dalla stessa persona. Riserve invece vengono manifestate dall’agenzia di Propaganda Fide sulla persona di Liu Bainian («di stretta osservanza governativa», «sostenitore degli ideali di autonomia da Roma»), e sullo stesso Congresso nazionale dei rappresentanti cattolici, che «se viene usato come organo autorevole che decide anche sopra i vescovi, è inaccettabile dal punto di vista canonico ed è uno strumento di divisione fra i cattolici cinesi e fra questi e la Chiesa universale».





Una seduta del Consiglio episcopale latinoamericano

Una seduta del Consiglio episcopale latinoamericano

Celam
Contro Clinton che permette la vendita di armi ai Paesi latinoamericani

La decisione del presidente Bill Clinton di permettere di nuovo, dopo vent’anni, la vendita di armi tecnologicamente avanzate ai Paesi latinoamericani ha suscitato forti critiche da parte dei vescovi del continente. L’atto dell’inquilino della Casa Bianca rimuove una decisione presa nel ’78 dall’allora presidente Jimmy Carter. Contro questa mossa di Clinton si sono schierati il Consiglio episcopale latinoamericano (Celam), l’episcopato cileno e l’Ufficio per la pace e la giustizia internazionale della Conferenza episcopale statunitense. «Siamo contro l’embargo nei confronti di Cuba e dell’Iraq. L’unico tipo di embargo che appoggiamo, e che invece non viene applicato, è quello sulle armi», dichiara a 30Giorni l’arcivescovo honduregno Oscar A. Rodríguez Maradiaga, presidente del Celam, riferendosi alla decisione di Clinton.


Portogallo
Approvata la legge sull’aborto. In arrivo un referendum?

Il Parlamento portoghese ha approvato, i primi di febbraio, la nuova normativa che legalizza l’aborto. L’Asamblea lusitana, nella quale l’anno scorso il fronte antiabortista aveva fermato per un solo voto la legge, ha visto 116 parlamentari battere 107 colleghi contrari all’interruzione volontaria della gravidanza. Tra i vincitori ci sono una buona parte dei deputati del Partito socialista al governo, i comunisti, i verdi e tre deputati del Partito socialdemocratico, la maggiore forza di opposizione. Tra i socialisti, l’ala conservatrice contraria alla normativa è capeggiata proprio dal primo ministro portoghese, il cattolico praticante Antonio Guterres. I vescovi lusitani, che alla vigilia del voto si erano riuniti nel santuario di Fatima per pregare, hanno ribadito l’assoluto rifiuto dell’interruzione della gravidanza e anche dell’ipotesi, caldeggiata dai socialdemocratici, di sottoporre la nuova legge – prima che entri in vigore, a 90 giorni dall’approvazione parlamentare – a referendum popolare: è un principio, hanno affermato, che non si può discutere né sottoporre a referendum.


Gerusalemme
Il cardinale Sodano: che la città diventi «ambiente di adorazione, incontro e dialogo»

In occasione del 50° anniversario della costituzione della delegazione apostolica a Gerusalemme e in Palestina ad opera di Pio XII, il segretario di Stato vaticano cardinale Angelo Sodano ha scritto una lettera nella quale esprime l’augurio che la città santa possa diventare «per il mondo intero ambiente di adorazione, di incontro e di dialogo». Gerusalemme, sottolinea Sodano, «è ancora, purtroppo, motivo di perdurante rivalità, quando non di violenza, e di rivendicazioni esclusiviste». «Sono infatti ben noti» prosegue il porporato «i dolorosi avvenimenti che hanno visto gran parte dei cattolici, insieme con i loro connazionali, vittime di guerre, di movimenti di popolazione e, spesso, in condizioni di estrema precarietà, senza casa, senza terra e rifugiati».
La delegazione apostolica, guidata da monsignor Andrea Lanza di Montezemolo, che è anche nunzio apostolico in Israele, è stata mantenuta dal Vaticano pur essendo stati istituiti rapporti diplomatici ufficiali tra Israele e Santa Sede nel giugno 1994.


Germania
Teologi protestanti contro la dichiarazione cattolico-luterana sulla giustificazione

Più di 140 teologi protestanti tedeschi hanno firmato un appello chiedendo alle comunità luterane della Germania di non ratificare uno dei più importanti documenti ecumenici tra la Federazione luterana mondiale (Flm) e la Santa Sede: la Dichiarazione comune sulla “giustificazione per fede” tra cattolici e luterani, attualmente sottoposta all’approvazione delle 122 comunità membri del Flm. Ne ha dato notizia la Nev, l’agenzia di stampa dei protestanti italiani. «Il vero contenuto della Dichiarazione» ha dichiarato polemicamente il teologo luterano Eberhard Jüngel, professore all’Università di Tubinga «è la dottrina del Concilio di Trento, e i cattolici sono certamente stupiti nel vedere che il Tridentino è stato da noi così ben recepito!».


Cuba
Luigi Giussani invia a Fidel Castro Il senso religioso

Durante il viaggio del Papa a Cuba, nel gennaio scorso, i cardinali americani presenti sull’isola hanno invitato Fidel Castro a pranzo. Un’occasione di incontro durante la quale, su suggerimento del cardinale di Boston, Bernard Law, un sacerdote di Comunione e liberazione ha esposto per grandi linee al leader cubano le intuizioni fondamentali del libro Il senso religioso di don Luigi Giussani. Fidel è rimasto realmente sorpreso, e ha chiesto: «Ma come fate poi a dire che Gesù è Dio?».
Monsignor Luigi Giussani è venuto a conoscenza del dialogo e ha inviato una copia del libro Il senso religioso a Fidel Castro con questa dedica: «A Sua eccellenza il Presidente, con stima e... con molto più ancora speranza».


Roma
Giovanni Paolo II riforma il Vicariato

Il 3 febbraio è stata resa nota la costituzione apostolica Ecclesia in Urbe circa il nuovo ordinamento del Vicariato della diocesi di Roma. Il documento pontificio sostituisce la Vicariae potestatis di Paolo Vi in vigore dal ’77. Per quanto riguarda i ministeri del cardinale vicario, del vicegerente e dei vescovi ausiliari, non si registrano novità. Tra i cambiamenti segnalati dalla stampa c’è l’eliminazione dei raggruppamenti di uffici che venivano chiamati “Centri pastorali”. Adesso invece sono istituiti singoli uffici, centri e servizi (20 di carattere pastorale e 8 di carattere amministrativo), «la cui diversa denominazione non comporta differenze di grado» (art. 28). Altre novità riguardano la reintroduzione del Tribunale di appello, la separazione dell’amministrazione del Vicariato da quella della Santa Sede (già introdotta nel 1989), e infine la codificazione del Consiglio dei 36 parroci-prefetti.
Una novità non messa in rilievo dai mass media è invece la codificazione (art. 29) dell’Opera romana pellegrinaggi (Orp), che si occupa dei pellegrini che da Roma e dall’Italia si recano nei vari luoghi sacri del mondo (Terra Santa, Lourdes, Fatima...). Attuale amministratore delegato dell’Orp è l’intraprendente monsignore Liberio Andreatta, che fino a due anni fa era anche amministratore delegato della Peregrinatio ad Petri Sedem (che si occupa dei pellegrini che dall’estero vengono nell’Urbe), un ufficio chiave in vista dell’imminente Giubileo. Nel ’96 infatti l’arcivescovo Sergio Sebastiani, allora segretario generale del Comitato centrale del Grande Giubileo del 2000, avocò a sé la carica di amministratore delegato della Peregrinatio. Senonché Sebastiani alla fine dello scorso anno è stato sostituito dall’arcivescovo Crescenzio Sepe, che è in ottimi rapporti con monsignor Andreatta, il quale infatti in un recente convegno da lui organizzato ha prospettato per l’immediato futuro maggiori sinergie tra l’Orp e la Peregrinatio.


Roma
Tettamanzi e Sodano alla missione cittadina

Nell’ambito delle iniziative della Missione cittadina organizzate dal cardinale Camillo Ruini, vicario di Roma, nel mese di marzo si tengono due incontri di spiritualità con i cardinali Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Genova, e Angelo Sodano, segretario di Stato. Il primo, previsto per mercoledì 18, è rivolto agli uomini politici, il secondo, per i giornalisti, si tiene martedì 24.


Ecclesia Dei
Messa tridentina celebrata dal cardinale Felici, presente Ratzinger

Il prossimo 24 ottobre, nella chiesa di San Carlo ai Catinari in via del Corso a Roma, il cardinale Angelo Felici, presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, celebrerà una messa in latino secondo il rito di san Pio V. Alla celebrazione assisterà anche il cardinale Joseph Ratzinger. L’occasione è data dal decimo anniversario della nascita di Ecclesia Dei, l’organismo vaticano che si occupa del “recupero” alla piena comunione con Roma dei tradizionalisti ritenuti scismatici.


Diplomazia
Nuovi ambasciatori ricevuti in Vaticano

Nelle prime settimane del ’98 Giovanni Paolo II ha ricevuto il nuovo ambasciatore della Gran Bretagna (31 gennaio) e i primi rappresentanti di Angola (7 febbraio) e Libia (16 febbraio) presso la Santa Sede. Dal Regno Unito è giunto a Roma Mark Edward Pellew (a lui il Papa ha ricordato, tra le altre cose, che «le nazioni che producono ed esportano armi hanno una seria responsabilità morale nell’assicurare che questo commercio non alimenti ulteriormente le minacce alla pace tra i Paesi e tra le Nazioni»). Da Luanda è arrivato José Bernardo Domingos Quiosa. Come capo della missione della “Grande Giamahiria araba libica popolare socialista” è giunto il professor Husein-Fuad Mustafa Kabazi. La Santa Sede aveva allacciato pieni rapporti diplomatici con Luanda e Tripoli, rispettivamente nel luglio e nel marzo dello scorso anno.
Nel mese di dicembre numerosi nuovi ambasciatori avevano presentato le loro lettere credenziali a Giovanni Paolo II. In udienza di gruppo – perché non residenti a Roma – erano stati ricevuti gli ambasciatori di Togo, Eritrea, Norvegia, Sri Lanka e Benin. Uno ad uno – perché con residenza nella Città Eterna – erano stati in udienza dal Papa i nuovi rappresentanti di Albania (Jul Bushati), Turchia (Altan Güven), Stati Uniti (Corinne Lindy Claiborne Boggs) e Bolivia (Jorge Siles Salinas). L’Osservatore Romano del 7 dicembre in un unico riquadro in prima pagina aveva dato la notizia dell’udienza del nuovo ambasciatore turco e del messaggio di solidarietà inviato da Giovanni Paolo II al Patriarca ecumenico di Costantinopoli per l’attacco dinamitardo subito tre giorni prima dallo stesso patriarcato nel quale era rimasto ferito un monaco.


Nunziature
Un portoghese in Sud Africa e un francescano in Sudan

Il 2 febbraio Giovanni Paolo II ha nominato nunzio in Sud Africa, Swaziland e Namibia, il portoghese Manuel Monteiro de Castro, 60 anni, finora rappresentante pontificio in El Salvador. Il 13 dicembre il francescano italiano Marco Dino Brogi, dal ’91 sottosegretario della Congregazione per le Chiese orientali, era stato nominato nunzio apostolico in Sudan e delegato in Somalia. Brogi, nato ad Alessandria d’Egitto 65 anni fa, è uno dei pochissimi nunzi apostolici appartenenti ad ordini religiosi. Gli unici altri in servizio sono infatti il comboniano Romeo Panciroli (Teheran), il verbita John Bukovsky (Mosca) e lo scalabriniano Silvano Tomasi (Addis Abeba).


Vaticano
Nomine episcopali nella Curia romana

A febbraio, nel giro di una settimana, sono state rese note tre nomine episcopali nella Curia romana che hanno colto di sorpresa i mass media. Sabato 7 infatti la sala stampa della Santa Sede ha annunciato la nomina del nuovo prefetto della Casa pontificia, in sostituzione del settantaseienne e neocardinale Dino Monduzzi: si tratta dello statunitense James M. Harvey, 49 anni, che era da soli sei mesi assessore (“vice-ministro dell’Interno”) in Segreteria di Stato. Harvey è stato affiancato da un prefetto aggiunto: si tratta di monsignor Stanislaw Dziwisz, 59 anni, dal ’63 segretario personale dell’allora arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla e poi ininterrottamente, dal ’78, di papa Wojtyla. Dziwisz conserverà anche l’incarico di segretario particolare del Papa. Sia il nuovo prefetto che il “prefetto aggiunto” sono stati insigniti della dignità episcopale. Non è la prima volta in questo secolo che il segretario di un pontefice diventa vescovo. È la prima volta invece che lo diventa quando il papa è ancora in vita. Il segretario di Paolo VI, Pasquale Macchi, lo è diventato dieci anni dopo la morte di papa Montini; quello di Giovanni XXIII, Loris Capovilla, quattro anni dopo; Pio XII aveva una “segretaria”, suor Pasqualina, che non poteva diventare vescovo; mentre il segretario di Pio XI, Carlo Confalonieri, divenne arcivescovo dell’Aquila nel ’41, due anni dopo la morte di papa Ratti, e cardinale – unico a raggiungere, per ora, questo traguardo tra i segretari dei pontefici di questo secolo – nel ’58.
Al posto di Harvey come assessore è stato nominato l’aragonese Pedro López Quintana, finora officiale in Segreteria di Stato e segretario particolare del sostituto, l’arcivescovo Giovanni Battista Re, di cui diventa quindi vice.
Sabato 14 febbraio la sala stampa ha poi reso nota l’elevazione alla dignità episcopale di monsignor Piero Marini, dall’87 maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. Marini, nato 56 anni fa in provincia di Pavia come il cardinale Virgilio Noè, è un allievo dell’architetto della riforma liturgica conciliare Annibale Bugnini. La sala stampa della Santa Sede nel dare la notizia della nomina ha ricordato che in questo caso c’è un precedente. Nel ’62 infatti Giovanni XXIII nominò vescovo il suo cerimoniere, Enrico Dante, che all’epoca – ma questo nella nota della sala stampa non viene specificato – aveva 78 anni.


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